§2§
Le ragazze scesero dal vagone della metropolitana, stranite e confuse sul perché tutte dovessero scendere alla stessa fermata.
-Allora... voi dove state andando?- chiese Miriana, mentre uscivamo all'aria aperta
-Alla Mondadori vicino al Duomo.- rispose Camilla.
-Anche... Noi.- rispose Rosa, poi alsó le spalle -Bah, ormai non mi sorprendo piú.-
-O mio dio!- esclamó Miriana, saltellando
-Miriana!- esclamó la ragazza.
-Anche questa chi é?- chiese Micol
-Chiara.- spiegó la ragazza, mentre abbracciava l'amica
-Dove state andando?- chiese Chiara
-Alla Mondadori.- rispose
-Posso aggregarmi a voi?- domandó lei
-Credo di sí.- gli rispose Alice. Ci avviammo verso la libreria.
-É bellissima, é giganterrima!- esclamó Micol
-Sai vero che quel termine non esiste, giusto?- le domandó Camilla
-Vabbé, non importa!- le rispose, facendo un gesto noncurante con la mano
-Quella non é Calipso?- chiese poi l'altra
La bionda si voltò verso dove l'amica stava indicando. -Sí! Cal!- la chiamò, sbracciandosi per farsi notare
-Ciao, che cosa state facendo qui?- domandò la ragazza.
-Allora, è una storia lunga: praticamente ci siamo incontrate in metropolitana sclerando per i fandom, poi abbiamo incontrato lei e te.- rispose Alice -Comunque piacere, sono Alice.-
-Piacere.Io sono Calipso, le altre sono?- chiese. Aveva i capelli marroni scuro, quasi neri, gli occhi neri e gli occhiali. Ed era veramente bassa.
-Miriana, Chiara, Ilaria e Rosa.- rispose Micol, indicandole una ad una.
-Stai andando anche tu alla Mondadori?- chiese Ilaria. Calipso annuì. La situazione diventava sempre più strana. Ripresero a camminare ed entrarono finalmente nella libreria. Salirono al piano superiore. Degli urletti le fecero correre dietro una libreria.
-Che cosa succede?!- chiesero, arrivando di corsa. Una ragazza cercava di calmarne un'altra, decisamente con qualche problema. Una ragazza con i capelli neri le guardava sconvolta.
-Non lo so, stavo cercando un libro e lei è impazzita!- spiegò quella con i capelli biondi
-All'inizio pensavo di avere le allucinazioni- disse l'altra. -Ho pensato che forse ero allergica a qualcosa che avevo mangiato a pranzo. E' stato dieci minuti fa la prima volta che è successo! Ma poi è accaduto di nuovo, e ho capito che le allergie non c'entrano.-
-Di cosa stai parlando?-
-Del libro!- gridò la ragazza -Luccica! Ronza! E ogni minuto diventa più luminoso e rumoroso! E' contro tutte le leggi della fisica!-
-Ah...- disse la ragazza bionda che stava cercando di calmarla, aggrottando le sopracciglia -Katai, credo che dovremmo andare in ospedale...-
-Tu credi che io sia pazza!- urlò la ragazza -Avevo paura che la commessa lo scoprisse, così l'ho nascosto. L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno di preoccuparci è di un libro posseduto che gira per Milano!- L'altra ragazza non sapeva cosa dire. Immaginava già le gite future, quando lei e le sue amiche sarebbero andate al manicomio della città, e alle battute che avrebbe fatto riguardo alla "bella camicetta bianca" che l'amica avrebbe dovuto indossare.
-Katai, hai affrontato tante difficoltà nell'ultimo anno. E' perfettamente normale sentirsi in affanno, e...- Un ronzio si diffuse per la libreria. Guardarono tutti un libro appoggiato al leggio. Sì, stava luccicando, e Katai si sentì sollevata. Le altre invece erano terrorizzate.fecero un balzo indietro, come se fossero state davanti a una bomba.
Angolo persona che sa che morirà
Okay, sono viva. Mi dispiace per non aver scritto nulla per circa un mese, ma ho avuto molti compiti e le verifiche. Vi adoro
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