QUEL MOMENTO #13

Quel momento in cui scopri che questa rubrica è arrivata a 10k, e boh.... scleri male.

Ciaooo a tuttiii.
Forse gia sapete che oltre a questa rubrica, sto scrivendo una storia più seria.

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La sveglia suona e mi alzo per spegnerla.

In questo momento mi ritrovo in una stanza tutta grigia. Numerosi scatoloni sparsi sul pavimento mi impediscono di arrivare alla porta della camera.

Strano, non ricordavo di essermi addormentata qui.

Scavalco qualche scatolone e cerco di raggiungere la porta grigiastra, che è praticamente dall'altra parte della stanza.

Un rumore proveniente da dietro di me, causa dei brividi sulla mia pelle.

Ho paura di girarmi, daltronde non so neanche dove mi trovo.

Mi volto lentamente, mentre il rumore si fa sempre più vicino.

Il mio respiro si blocca e i miei piedi sembrano essersi attaccati a terra, impedendomi di scappare da queste creature nere che corrono nella mia direzione.

I loro occhi sono tutti bianchi, e, mentre corrono, lasciano una scia nera dietro di loro, come se fossero fatti di qualcosa di intoccabile.

Le loro zampe non sembrano toccare a terra da quanto corrono veloci.

Una voce richiama la mia attenzione.

Mi volto e vedo un ragazzo che mi tende la mano. Sta urlando qualcosa di indecifrabile e solo adesso mi accorgo che cerca di farmi scappare da queste creature.

Mi volto un'ultima volta verso quegli esseri e poi inizio a correre verso quel ragazzo.

La stanza sembra non finire più e la superficie della stanza è diventata curva, come se stessi correndo sulla superficie della terra.

Gli scatoloni contornano il percorso che sto facendo per scappare via da qui.

Dopo poco tempo mi rendo conto di non correre più in quella stanza, ma bensì in un bosco, e gli scatoloni che prima erano nella stanza, ora sono diventati fili d'erba verde.

Mi guardo attorno e le uniche cose che vedo sono le foglie degli alberi che si scontrano e creano una melodia molto accogliente.

Non so se restare calma, o correre per fuggire da questo posto.

Il cinguettio degli uccellini mi calma e in questo momento non riesco a capacitarmi del fatto che prima ero in una stanza, e adesso sono in un posto praticamente opposto da quello dove mi sono addormentata prima.

Mi inoltro nel bosco e cammino per quelle che sembrano ore, ma che in realtà sono solo pochi minuti.

In lontananza scorgo un piccolo laghetto.

Mi avvicino e mi inginocchio vicino all'acqua limpida.

Il mio riflesso è molto sfocato e non si intravedono i dettagli del mio viso.

Sfioro l'acqua con un dito formando una scia di piccole onde che pian piano si estendono fino a scomparire.

La mia attenzione si riferna sul mio riflesso.

Il mio cuore si ferma e resto piatrificata da quello che è raffigurato sulla superficie dell'acqua.

Un viso di una ragazza continua a guardarmi e questo mi mette parecchio inquietudine.

Chi è lei? Cosa ci faccio io qui?

Mima qualcosa con le labbra, che somiglia tanto a :"benvenuta"

Mi allontano di colpo e faccio qualche passo indietro mettendomi una mano sul petto dalla paura.

"E invece io ti dico che è lei!" sento qualcuno sussurrare.

"Non è lei! Fidati!" interviene un'altra voce.

Cerco di capire da dove provengono queste voci, ma è quasi impossibile.

"Vabbe, credici pure se vuoi, ma sappi che io non voglio finire nei guai per la persona sbagliata!" continua una voce. Sento uno sbuffo e poi più niente.

Chi erano?

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Questa è una piccola parte del primo capitolo. Ci tengo davvero tanto a questa storia, e mi farebbe davvero piacere che avesse le stesse visualizzazioni di questa rubrica.😍
Quindi aggiornerò questa storia quando quella sarà arrivata a 150 visualizzazioni e almeno 25 stelline❤
Potreste farmi questo piacere?
Vi voglio bene❤❤.

Domanda del giorno:
Cosa ti ricorda il tuo colore preferito?

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