Pietro Ricastro
[NOME]
Pietro
Pietro è un nome italiano. Deriva dal termine greco Petros, poi trasformato in Petrus in latino. Significa letteralmente "pietra" o "roccia".
Pietro è stato chiamato così per onorare suo trisavolo, ma al momento della nascita ci fu un piccolo disguido. La madre infatti avrebbe voluto chiamarlo Luciano, quindi per molti mesi i genitori del bambino litigarono per decidere quale nome adottare.
Quando la donna si riprese dal parto la situazione non era migliorata e si pensava di risolverla con un duello. A quel punto il capofamiglia, Oreste Ricastro, intervenne proponendo un semplice tiro di moneta.
Mino Ricastro scelse testa e Luana Ricastro scelse croce.
Uscì testa.
Mino e Luana ogni tanto litigano perché la moglie è convinta che Oreste abbia condizionato il tiro con la magia.
Curiosità: Lo ha fatto
Ricastro
I Ricastro sono una blasonata famiglia di purosangue pisani.
Le loro radici si trovano in profindità, visto che già dal medioevo esistevano Ricastro famosi, e nonostante non siano la famiglia italiana più pura e potente sono di certo una delle più rispettate.
Questo perché nel loro castello, Rocca Erudita, ospitano la più colossale e fornita delle biblioteche, in continua espansione e rinnovo.
I Ricastro si pongono dunque come protettori della verità e guardiani della cultura e si dice che ogni libro esistente, anche quelli segreti, può essere trovato a Rocca Erudita.
La posizione del castello è segreta e si sa soltanto che si trova in una piccola isola al largo di Marina di Pisa, a cui è possibile accedere solo con il permesso del custode della biblioteca, carica ricoperta dal capofamiglia Ricastro (l'isola è difesa dall'incanto fidelius).
Un tradizione della famiglia prevede di dormire nella biblioteca nella notte del settimo compleanno. Al risveglio il bambino dovrebbe trovare un libro sotto il cuscino, la cui natura rappresenta un indizio sul suo futuro.
Praticamente tutti i Ricastro hanno frequentato Castelbruno. Alcuni sono passati alla storia della scuola per capacità e meriti, ma molti altri si sono rivelati studenti più tranquilli, preferendo stare lontani dai riflettori per scelta o perché di media capacità.
Molti Ricastro sono finiti nei Purpura Malva, ma non sono affatto rari i casi di ragazzi e ragazze appartenenti ad altre casate (Mino Ricastro per esempio era un Laurea Dori)
I Ricastro a differenza di molte famiglie pure, hanno abolito il matrimonio combinato e permettono ai membri di sposarsi per amore, ma continuano a insistere sull'importanza della preservazione del sangue.
Lo stemma della famiglia è una civetta bianca su campo nero ed il suo motto è "Noli Oblivisci" ovvero "Non dimenticare".
[ETÀ E ANNO]
13 anni
Pietro ha 13 anni e li compie l' 8 maggio.
La sua età è ben visibile dal suo aspetto visto che piccolino, magro ed è ancora ben lontano dall'essere un uomo.
Stessa cosa non si può completamente dire del suo carattere.
Nonostante non sia completamente maturo e che dimostri spesso comportamenti degni di un ragazzino (ama giocare, è goloso, tende a disubbidire agli adulti e fraternizza con i coetanei) è disciplinato e non perde facilmente di vista i suoi doveri. È anche interessato a questioni mature come la politica ed il mondo del lavoro.
Di solito i suoi genitori si vantano con gli amici per quanto è maturo, e lui puntualmente fa qualcosa per smentirli.
I momenti di maggior maturità sono invece caratterizzati da almeno un adulto che sottolinea il fatto che lui è piccolo e che quindi quello che dice ha meno rilevanza rispetto a quello che dicono gli adulti.
Pietro è seriamente convinto che qualcuno gli abbia lanciato una fattura vista la sua fortuna.
3° anno
Frequenta il terzo anno. Ancora si chiede come abbia fatto ad essere promosso visti i suoi voti e da per scontato che i genitori ci abbiano messo lo zampino. In verità i professori lo hanno promosso nonostante i risultati perché sono a conoscenza dei motivi del suo rendimento, ma sperano comunque che il ragazzino risollevi la sua media in qualche modo.
Ancora adesso gli capita di guardare argomenti del primo e del secondo anno visto che è rimasto indietro in alcune materie ed è alla perenne ricerca di qualcuno che gli possa dare ripetizioni, anche se c'è da dire che in alcuni campi può essere paragonato ad uno studente di classi superiori.
Pietro ha come l'impressione che, nonostante sia al terzo anni e che quindi ci siano studenti più piccoli di lui, sia ancora relegato nel gruppo dei primini.
Trova divertente paragonare gli anni a Castelbruno ai giorni della settimana, quindi lui è arrivato a mercoledì.
Di solito quando è mercoledì Pietro si lamenta perché la settimana gli sembra appena iniziata e quando arriva giovedì si sente più leggero perché ha l'impressione che il weekend sia vicino.
Per questo motivo è convinto che appena arriverà al quarto anno entrerà a far parte del gruppo dei ragazzi grandi.
[CASATA]
Purpura Malva
Non poteva non scegliere il libro.
Era sempre stato circondato da libri.
La sua prova è stata molto meno entusiasmante di quello che si potrebbe pensare. L'aveva sentita raccontata talmente tante volte che quando arrivò il suo turno percepì una strana sensazione di nostalgia, quindi spese poco tempo nella scelta. In generale Pietro ha sempre dato pochissima importanza alla storia delle casate scolastiche.
Pensa di essere uno dei pochi studenti della storia ad essere indifferente sulla scelta della casa, arrivando addirittura a ritenere ridicoli quelli che ne fanno una questione importante.
Pietro seriamente non capisce questo genere di persone.
Una casata non da alcun tipo di beneficio o bonus agli studenti e da quel che sa non ce ne è una migliore o da favorire.
Le uniche due cose che te ne possono far favorire una rispetto alle altre sono il desiderio di finire nella stessa casa dove stanno i tuoi amici o perché la tua famiglia è tradizionalmente legata ad una certa casata e quindi vuoi finirci anche tu.
Pietro non appartiene a nessuna delle due categorie, visto che senza amici e appartenente ad una famiglia purosangue che non da troppo peso alla casa, quindi ha vissuto lo smistamento con molta serenità. Questo non gli impedisce di essere competitivo in caso di sfide, ma anche da quel punto di vista tende ad essere abbastanza pacato.
[SANGUE]
Purosangue
La famiglia Ricastro è pura da molte generazioni, e per farlo hanno a lungo fatto ricorso a matrimoni combinati con altre famiglie di purosangue noti e che condividessero lo stesso pensiero, non limitandosi solo al panorama italiano ma spingendosi anche alle famiglie francesi, ingleseli o spagnole e molte altre.
Solo recentemente il matrimonio misto è stato abolito da Silvio Ricastro, che desiderava vedere suo figlio sposare la donna di cui si era innamorato.
Pietro non è mai stato troppo interessato al concetto di purezza di sangue fine a se stesso, ed ha sempre avuto amici mezzosangue e nati babbani anche se trova rassicurante l'idea di appartenere a quelli che in teoria sono i superiori.
È convinto che lo status di sangue non sia direttamente correlabile alle capacità magiche, dato che la permanenza a Castelbruno gli ha più volte confermato che sono dicerie senza fondamento.
L'unica categoria di persone (a parte i babbani) per cui Pietro prova risentimento sono i magonò, che reputa incapaci ed inutili.
Anche se Pietro ha dei pregiudizi, non ritiene che il sangue sia un motivo valido per portare violenza o per giustificare certi comportamenti e non è sua abitudine maltrattare maghinò, a cui preferisce semplicemente stare alla larga.
[ASPETTO]
Pietro è un ragazzino basso (150 cm), ma che vista l'altezza dei fratelli maggiori è probabile che crescerà di colpo ad un certo punto dell'adolescenza.
È magro ma non viperito, chiaro di pelle, con lisci capelli castani che tiene abbastanza lunghi e che all'occorrenza lega in un codino.
I suoi occhi sono nocciola e sono attenti, luminosi e rapidi.
Sua zia quando lo guarda dice spesso che le sue labbra ed il suo naso sono quelli di suo padre e che ha lo stesso modo di sorridere di sua nonna.
Secondo Corrado invece, Pietro è fisicamente identico a sua madre quando era ragazzina ed ha persino ereditato da lei alcuni tic, come quello di battere il cucchiaino sulla tazza un paio di volte prima di metterlo a posto.
Ha una cicatrice segreta che non ama molto mostrare. Si tratta di un taglio sulla schiena procurato quando era piccolo mentre giocava con i fratelli nel cortile interno di Rocca Erudita.
Pietro è un ragazzino ordinato e questa caratteristica si rispecchia nel suo aspetto.
Non solo per i capelli sempre ben pettinati ed il corpo tenuto pulito, ma anche per la divisa, che porta in maniera impeccabile.
Di solito lo si può appunto vedere in divisa, e perfino nei momenti più rilassati tende a portarla.
Gli unici momenti in cui lo si può vedere casual sono quelle volte in cui la divisa non è proprio prevista ma anche in quelle occasioni è solito portare camicia e pantaloni lunghi.
Quando fa freddo indossa una sciarpa di tartan scuro e se possibile, una giaccone beige scuro.
La sciarpa è un regalo di una bambina che si era innamorata di lui, il giaccone un dono di sua nonna materna.
Prestavolto: Dylan Kingwell
[CARATTERE]
Pietro si considera una brava persona.
O almeno, è sempre stato circondato da persone che non facevano altro che ripeterglielo.
È certamente un ragazzo intelligente, capace di apprendere e capire informazioni nuove con relativa velocità, anche se riesce raramente a far valere la sua mente a scuola per il poco tempo che ha a disposizione.
Ha di base un energico, gentile e sensibile, scandito da una certa dose di immaturità dovuta ai suoi 13 anni che certe volte lo rendono troppo esuberante o addirittura sguaiato.
Anche se ha un carattere gradevole, Pietro è spesso da solo a causa dei suoi allenamenti nei duelli e nel quidditch e li porta avanti di sua iniziativa nonostante nessuno lo obblighi a farlo.
Questo perché sente il peso di appartenere alla famiglia Ricastro e vuole che i suoi parenti siano fieri di lui e vive nella perenne insicurezza che quello che fa non sia abbastanza.
I suoi sforzi negli allenamenti mostrano un lato più determinato e stacanovista del suo carattere, anche se i suoi sforzi sono talmente esagerati che secondo sua madre ed i suoi fratelli sono malriposti, anche se alla fine della fiera agisce solo per il bene della famiglia Ricastro.
È curioso ed avido di informazioni nuove.
Si definisce una persona piuttosto attiva a livello politico e sociale. È interessato non solo a quello che succede a Castelbruno ma anche fuori. Per questo ogni cena di famiglia è buona per assaltare i parenti e riempirli di domande per farsi un quadro della situazione.
Per gli stessi motivi, ama parlare con studenti stranieri e farsi un'idea di come sia la situazione negli altri paesi.
Pietro è convinto che se è informato sul mondo sarà una persona meno facile da raggirare e che capirà meglio quello che succede a Castelbruno, visto che è il mondo ad influenzare la scuola e non il contrario.
Gli piace parlare e si definisce un "fan della diplomazia e del dibattito" e a discapito delle sue capacità da duellante preferisce non scagliare la prima pietra. I dibattiti lo divertono e li reputa un buon modo per imparare, arrivando a percepire una certa soddisfazione quando ne fa uno, e anche se alla fine è lui quello a perdere. Nonostante sia sfavorevole alla violenza, non la rinnega a priori e la usa in caso di necessità.
Anche se buono, il suo carattere cambia se l'argomento si sposta sui babbani o nel caso si parli male della sua famiglia.
In quel caso la voce ed i modi di Pietro si induriscono e diventa all'istante più spietato ed aggressivo, sia nelle parole che nei modi.
[STORIA]
Pietro è nato l'8 maggio a Pisa ed è il terzogenito di Mino Ricastro e di sua moglie Luana Ricastro nata Corvi.
È nato in un'importante famiglia di purosangue ed è stato da subito circondato da amore ma anche da aspettative.
Passa un'infanzia felice con molti parenti, tra cui spiccano Cesare e Lucrezio, suoi fratelli maggiori, ma questi sono anche gli anni dove si sviluppano le sue maggiori insicurezze.
La sua famiglia è ricca e famosa ed ogni suo membro deve essere per forza all'altezza delle aspettative della gente.
Non importa in cosa, ma un buon Ricastro deve essere bravo in qualcosa e percorrere quella strada per forza.
Questi erano gli insegnamenti che Mino aveva impartito al figlio.
Nessuno lo ha mai trattato davvero male, ma Pietro ha sempre sentito sulle sue spalle il peso della reputazione che doveva difendere.
Più cresceva e più la situazione peggiorava perché a differenza dei suoi fratelli, lui non aveva ancora trovato qualcosa a cui dedicarsi.
E la situazione in casa diventava via via sempre più pesante.
Un giorno però, durante una festa di Natale quando Pietro aveva appena 8 anni, lui ed i suoi fratelli si erano ritrovati a giocare a quidditch con i cugini e stupendo i famigliari, Pietro diede prova di una buona abilità nonostante l'esperienza e l'età, e sempre in quell'occasione il bambino provò ad usare la bacchetta dello zio e sorprendentemente riuscì a fare un incantesimo offensivo.
Quidditch e duelli.
Finalmente avevano trovato i suoi doni.
Quella festa di Natale si era trasformata nella sua festa e da quel giorno si impegnò nello studio di queste due discipline, prima teorico e dopo essere arrivato a Castelbruno anche pratico.
Eppure Pietro non è felice.
Non è felice perché non ama il quidditch come dovrebbe e non trova duellare così entusiasmante.
Ha paura di vivere una vita forzata e triste facendo quello che non ama, ma il peso della famiglia Ricastro è più forte della sua volontà.
Dunque continua a sorridere e ad andare avanti.
[CONOSCENZE]
Achille Ferrari: Ha conosciuto Achille durante il suo primo anno e da allora lo aiuta a studiare e nel quidditch. Pietro lo vede come un amico e si sente a suo agio col suo carattere gentile. Siccome è grato ad Achille per l'aiuto che gli da, Pietro si sente in debito con lui e pensa di dovergli un favore. Suo zio Corrado una volta gli ha accennato qualche scherzoso tentativo di flirt con la madre di Achille, ma per farlo stare sulle spine se ne è andato via. Achille a scuola gli ha assicurato che non era nulla di grave.
Polifemo: Si sono conosciuti fuori Castelbruno, ad una festa di gala a Rocca Erudita. Pietro aveva 10 anni ed era seduto ad uno dei tavoli con i suoi fratelli. Uno di loro, Lucrezio, vide Polifemo ed intuì che essere lì non lo metteva a suo agio, e per gentilezza lo invitò al loro tavolo. Lì parlarono e fecero amicizia. Successivamente si rividero a Castelbruno e Pietro ha spesso chiesto il suo aiuto per Cura delle creature magiche, materia dove Polifemo è molto dotato
[BACCHETTA O NO?]
Legno di faggio, 15 pollici, crine di unicorno, rigida
Il giorno in cui ha ottenuto la bacchetta Pietro non era con i suoi genitori.
Era stato accompagnato a Via dello Gnomo da Lucrezio e Corrado; rispettivamente suo fratello maggiore e suo zio paterno.
La bottega per le bacchette fu l'ultima tappa ed una volta dentro fecero la conoscenza del fabbricante, che subito si mise al lavoro.
Non fu affatto una scelta facile.
Ricorda che dovette provarne una dozzina e che ogni volta faceva scoppiare un vaso o incrinava un vetro.
Si sentiva in colpa, ma il fabbricante ci scherzava sopra dicendo che gli stava dando una scusa per rifare l'arredamento.
E poi sarebbe bastato un semplice reparo.
Alla fine però, trovò la bacchetta che faceva per lui.
Lucrezio aveva notato che la bacchetta che lo aveva scelto era identica alla sua e a quella di Cesare, loro altro fratello, con la sola differenza del nucleo.
I Tre fratelli Ricastro infatti condividevano le bacchette ma ognuno aveva uno dei tre nuclei fondamentali: corda di cuore di drago, crine di unicorno ed infine piuma di fenice.
Incuriositi dal fatto, chiesero al fabbricante se avesse un qualche tipo di significato.
Questi disse che non era per forza un evento guidato dal destino ma che avrebbe potuto significare che i fratelli erano accomunati dal sangue ma che avevano cuore e destino diversi e che probabilmente in futuro sarebbero stati divisi.
Con gli anni i Ricastro hanno imparato ad ignorare questo episodio, ma quando ci ripensano non possono fare a meno di sentirsi inquieti.
Pietro non è assolutamente in grado di eseguire magie senza l'uso della bacchetta, e questa è una capacità che probabilmente non otterrà nemmeno in futuro
[PRO O CONTRO I BABBANI]
Contro
Pietro viene da una famosa famiglia di purosangue di stampo classico, ed è sempre stato educato a pensare che i babbani fossero inferiori ai maghi. C'è da dire che i Ricastro sono comunque una famiglia di eruditi e sostengono il dibattito motivato, quindi tendono a rispettare le opinioni altrui se ben argomentate. Per questo anche se li odiano, possono entrare in contatto con persone che non la pensano come loro e ritenerle comunque degne del loro rispetto (per esempio la madre di Pietro è pro babbani ma i Ricastro l'hanno comunque accettata). Nonostante Pietro sia a sfavore dei babbani e che li disprezzi, fa comunque parte di una categoria strana di puristi, che suo nonno ama definire come la "nuova generazione di puristi". Non odia i babbani per una questione di sangue, ma perché li ritiene inferiori visto che sono incapaci di usare la magia. Questa caratteristica fa accettare a Pietro chiunque abbia anche solo minime capacità magiche. Per esempio, non nutre pregiudizi nei confronti dei mezzosangue e dei nati babbani, anche se eventualmente nutrirebbe antipatia per i parenti non magici di questi. Il motivo principale dell'odio che i Ricastro nutrono nei confronti dei babbani però non è legato né al sangue né alle capacità, quanto alla massiccia dose di ignoranza e violenza contro i maghi che le persone non magiche hanno portato avanti per tutta la storia e che ha trovato il suo culmine nella caccia alle streghe, e che secondo loro continuerebbe ancora oggi se i maghi non fossero così abili a nascondere il loro mondo.
In quanto custodi della conoscenza i Ricastro non possono dimenticare e non dimenticano.
Hanno opinioni contrastanti sui magonò.
Certi membri li compatiscono, altri li considerano incapaci e li guardano con un certo disprezzo.
Pietro fa parte della seconda categoria.
Non nutre invece alcun tipo di pregiudizio verso le creature magiche e benché meno verso i lupi mannari, visto che per lui sono soltanto persone malate da aiutare.
Pietro è segretamente favorevole all'idea di unire tutto il mondo magico sotto un'unica bandiera per uscire allo scoperto e conquistare il mondo babbano.
Si dice che alcuni Ricastro stiano discretamente tentando di fare in modo che ciò avvenga, ma sono soltanto voci di corridoio.
[ORIENTAMENTO]
Eterosessuale
Non ha alcun tipo di dubbio al riguardo
[CURIOSITÀ]
Quidditch e duelli
Pietro è un campione di duelli e di quidditch. Suo padre lo ha fatto seguire sin da piccolissimo dai suoi fratelli (un ex giocatore ed un auror) perché apprendesse le capacità che gli servivano per brillare. A dimostrazione delle sue capacità, una mensola del suo dormitorio è zeppa di trofei e coccarde, vinte sia a Castelbruno che fuori.
Come duellante è rapido e aggressivo, preferendo prendere l'iniziativa e colpire per primo piuttosto che scegliere un approccio difensivo e prudente. Per mantenere alte le sue capacità, fonde lo studio e la pratica degli incantesimi con esercizi e allenamenti di scherma babbana
Nel quidditch il ruolo dove rende meglio è il cacciatore, ma può tranquillamente essere impiegato anche come battitore. Si sta attualmente impegnando per giocare anche come cercatore.
È apprezzato come giocatore per la qualità dei suoi tiri, che riescono ad essere potenti pur mantendo la loro precisione, per la sua rapidità nel volo, i suoi riflessi e per la grande padronanza che ha nel volo. Nessun giocatore però è privo di difetti. Pietro infatti scompensa la forza e la rapidità con una scarsa resistenza che raramente gli permettono di stare in partita dall'inizio alla fine (di solito lo fanno entrare solo dopo un certo punto). Ha inoltre difficoltà a tirare bene e a tenere d'occhio i bolidi allo stesso tempo, quindi a seconda della situazione potrebbe rivelarsi troppo dipendente dai battitori alleati.
La pagella media di Pietro
La pagella dell'alunno Pietro Ricastro è rimasta praticamente la stessa per il primo e secondo anno a Castelbruno. Unico cambiamento degno di nota è un'improvvisa impennata nel voto di Babbanologia, che è passato da Troll a Eccezionale
Volo: Eccezionale
Trasfigurazione: Desolante
Incantesimi: Scadente
Difesa contro le arti oscure: Eccezionale
Erbologia: Troll
Storia della Magia: Troll
Pozioni: Troll
Cura delle Creature Magiche: Troll
Astronomia: Troll
Aritmanzia: Troll
Antiche Rune: Desolante
Divinazione: Desolante
Babbanologia: Eccezionale
Alchimia: Troll
Italiano: Scadente
Inglese: Eccezionale
Latino e Greco: Troll
Storia e Geografia: Eccezionale
Patronus
I membri della sua famiglia sono noti per avere patronus a forma di creature alate. Nonostante gli sforzi, non è stato capace di eseguire l'incanto patronus nonostante lo abbia studiato da privatista
Parti del suo corpo che odia
A Pietro non piace far vedere una cicatrice sulla sua schiena perché la reputa brutta. A parte questo, detesta le sue mani. A causa dei suoi duri allenamenti i suoi palmi sono perennemente spaccati ed hanno delle grosse e dolorose vesciche che il ragazzino è costretto a bucare ogni volta che si gonfiano troppo.
Piccole passioni
Pietro ama la pioggia. Il suono lo rilassa e lo aiuta a lavorare meglio. Quando c'è brutto tempo lo si può spesso trovare fuori a passeggiare e con grande disappunto dei genitori, gira senza ombrello.
Nutre anche un profondo interesse per la cucina. Spesso seguiva sua madre e sua zia ai fornelli quando era più piccolo. Passione nata perché goloso, ma anche perché così poteva sorprendere i genitori e far trovare loro i pasti già pronti.
Come tanti suoi coetanei apprezza i giochi di carte collezionabili ed ha speso capitali interi in cioccorane. Ne ha molte, ma la sua collezione non è ancora completa
Animale domestico
Ha un piccolo gattino di nome Romeo che ha come hobby sparire e apparire nei posti più impensabili di Castelbruno e portare a Pietro strani regali dalle sue scampagnate (e polverizzare le scorte segrete di dolci del padrone)
Laboratorio in camera
Pietro ha preso il controllo di una piccola scrivania in camera sua e ne ha fatto una sorta di tavolo da laboratorio con cassetti e scoparti pieni di cianfrusaglie. In origine doveva essere dedicato ad ogni materia, ma siccome è rimasto indietro con gli studi ha perso il suo reale valore. Adesso lo usa per modificare la sua scopa
Il suo libro
Come ogni Ricastro prima di lui Pietro ha partecipato al rituale del libro, dormendo nella biblioteca di Rocca Erudita sopra un tavolo preparato per l'occasione. La mattina trovò un piccolo volume sotto il cuscino: Caccia alle Streghe - storia dei roghi d'Europa. Lo lesse in una notte. Quel libro descriveva gli orrori e le torture che i babbani riservavano ai maghi e alle streghe dell'epoca e lo faceva con brutale precisione. Sua madre gli spiegò che prorpio grazie alla magia quasi tutti i loro simili riuscirono a scappare, ma Pietro era rimasto talmente segnato da quel libro da sviluppare un forte odio per i babbani. Ancora si chiede perché proprio quel libro abbia scelto lui.
Diari personali
La biblioteca di Rocca Erudita virtualmente ospita ogni libro della storia. Quindi, anche i diari segreti delle singole persone.
Curiosità: Pietro sta leggendo il tuo diario in questo momento
Figli di Merlino
È il movimento politico fondato da Lucrezio. Essendo nato da poco, non conta molti sostenitori ma si sta piano piano allargando.
Puntano all'unire i maghi di ogni origine sotto la stessa bandiera abbattendo i pregiudizi di sangue e di uscire allo scoperto per soggiogare i babbani e assumere il controllo del mondo al posto loro. Possono ricordare i seguaci di Grindelwald ma da loro hanno 4 punti fondamentali da cui differiscono
1) La magia oscura è considerata dannosa ed è severamente vietata
2) I Mezzosangue ed i Nati Babbani sono accettati come pari dei Purosangue
3) Si vuole raggiungere il potere tramite la democrazia evitando la rivoluzione
4) Si vuole investire nel progresso tecnologico e far vivere i maghi in una società dove magia e tecnologia coesistono
Albero genealogico della famiglia Ricastro
Nota: La lettura dell'albero genealogico è assolutamente facoltativa
Oreste Ricastro: 60 anni. È il membro più anziano della famiglia ed è l'attuale Custode della Biblioteca.
Ha partecipato alla seconda guerra magica assieme al padre, scegliendo di schierarsi contro Lord Voldemort.
Suo padre, Valerio, fu ucciso e lui si distinse più per il coraggio che per le capacità.
Ha un aspetto austero e intimidatorio e lui lo sa. In realtà è un giocherellone e ama fare scherzi.
Renata Ricastro: 62 anni. Nata Bosconi. È la moglie di Oreste. Ha per un brevissimo periodo ricoperto la carica di preside di Castelbruno molti anni prima e quando era studentessa era la cercatrice di Laurea Dori. Ha conosciuto Oreste ad una festa di lusso mentre era intento a mettere polvere pruriginosa nelle pietanze del buffet. È appassionata di cucina e di moda ed Oreste spesso la prende in giro perché non sa cucinare
Mino Ricastro: 40 anni. È il padre di Pietro ed il primogenito di Oreste e Renata. Lavora come pozionista e ricercatore. Sebbene non sia cattivo, è una presenza tossica per il figlio e lo spinge ad impegnarsi in quel che fa senza capire quello che è davvero meglio per lui. A scuola faceva parte dei Purpura Malva ed ha ricoperto la carica di Caposcuola. È un uomo intelligente ma poco dotato a livello fisico ed ha bisogno degli occhiali per vedere.
Luana Ricastro: 40 anni. Nata Corvi. È la madre di Pietro e lavora come giornalista investigativa. Non è potuta diventare un auror perché il direttore dell'ufficio aveva chiesto a Luana di accompagnarlo al ballo del ceppo quando erano studenti, ma lei aveva rifiutato. Ha frequentato Castelbruno con Mino ma i due non si sono mai parlati granché a scuola. Anni dopo si sono rincontrati quando lei ha erroneamente colpito lui con uno schiantesimo durante l'inseguimento di un mago oscuro
Corrado Ricastro: 37 anni. Gemello di Ferruccio e secondogenito di Oreste e Renata. Durante i suoi anni da studente era il miglior duellante di Castelbruno ed aveva davanti a sé una ricca carriera. Si stufò però molto presto di quella vita e con il disappunto della famiglia si unì agli auror. A causa di questo ha contrasti con molti membri dei Ricastro. È vedovo ed ha due bambine piccole. È avvenente, biondo e con gli occhi azzurri. Ha addestrato Pietro nell'arte dei duelli.
Ferruccio Ricastro: 37 anni. Gemello di Corrado e secondogenito di Oreste e Renata. Da ragazzo era una promessa del quidditch nel ruolo di battitore. Uscito da Castelbruno entrò in una squadra professionistica ma un brutto infortunio mise fine alla sua carriera. Adesso gestisce una bottega di riparazione per scope e nel tempo libero allena una squadra di dilettanti. È uguale a Corrado, ma lui ha capelli e occhi scuri ed un fisico più robusto. Ha insegnato a Pietro a giocare bene a quidditch.
Angelica Ricastro: 32 anni. Terzogenito di Oreste e Renata. Frequentò Castelbruno ma a causa di una relazione con un'insegnante fu espulsa mentre frequentava il sesto anno. Il capofamiglia ed i Ricastro si dimostrarono comprensivi e non rinnegarono Angelica. La ragazza terminò gli studi da privatista e adesso è un'avventuriera. Alle riunioni famigliari porta sempre molti souvenir ai nipoti. È celibe. Da ragazza lei e Corrado si sfidavano spesso
Cesare Ricastro: 20 anni. Primogenito di Mino e Luana. Diplimato con lode e vecchio caposcuola, adesso lavora al ministero della magia italiano. È molto bravo a parlare e ad ammaliare le persone con i discorsi. È uno dei Ricastro che tiene di più alla lotta contro i babbani ma similmente a Pietro non è totalmente in accordo con i purosangue classici. Sta fondando un movimento sociale per unire ogni mago contro i babbani
Lucrezio Ricastro: 19 anni. Secondogenito di Mino e Luana. È molto bravo con gli incantesimi curativi e gli argomenti di erbologia e pozioni che riguardano la guarigione. Ha appena finito gli studi e viste le sue capacità, ha scelto di diventare un medimago. In verità il suo studio della medicina è nato da un trauma. Quando era a Castelbruno aveva una relazione con una ragazza che si rivelò essere un lupo mannaro. Anche se tentò di aiutarla con le sue crisi, la faccenda finì in tragedia e Lucrezio non si è mai perdonato il fatto di non averla potuta aiutare.
Lucio Ricastro: 20 anni. Primogenito di Feruccio. Ha frequentato Castelbruno ed ha studiato per diventare uno spezzaincantesimi. Il suo lavoro lo porta spesso fuori dall'Italia. Pietro non lo vede tanto spesso e se lo ricorda come un ragazzo dolce ma un pò solitario. Alcuni Ricastro pensano che abbia molti segreti.
Camilla Ricastro: 15 anni. Secondogenita di Ferruccio. Frequenta il quinto anno a Castelbruno nella casa di Purpura Malva. È una ragazza bella e gentile, ma gli altri studenti raramente la avvicinano perché la considerano stramba. I suoi voti sono nella media ma eccelle in Divinazione. Quando era una bambina incontrò una vecchia strega che le fece una profezia che riguardava un grave disastro. Quando fu abbastanza grande da capire la gravità della situazione si rese conto di non ricordare con precisione le parole della vecchia. Studia divinazione nella speranza di venire a capo di questa storia. A scuola parla poco con Pietro perché ha paura di condizionare negativamente la sua reputazione e rendergli più difficile farsi amici.
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La casata e le conoscenze devono ancora essere finite
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