Arthur McRoy

NOME E COGNOME

Arthur McRoy

Un nome che non cela alcun tipo di storia. Toby McRoy (Il padre di Arthur) sin dai tempi di Hogwarts fantasticava su come sarebbe stato avere un figlio e già sapeva che voleva chiamarlo così.
Semplicemente gli piaceva come suonava.
Il membro più famoso della famiglia fu Norman McRoy, cavaliere che fondò il piccolo casato nel nord della Cornovaglia prima dell'anno mille, ma finendo al centro di un complotto politico, trovò rovina dopo poche generazioni.
I discendenti persero il titolo nobiliare, ma almeno sopravvissero come semplici popolani fuggendo sulle Highlands.
Può capitare che gli studenti od i professori distratti si rivolgano a lui chiamandolo "Roy" credendo erroneamente che sia il suo nome.
Di solito Arthur non li corregge. Anzi, si diverte a vedere quanto tempo serve loro per capire l'errore

ETÀ E ANNO

14 anni. Quarto anno

La metà perfetta del suo percorso scolastico.
Arthur sia fisicamente che mentalmente presenta l'età che ha, pur avendo diversi elementi che lo fanno apparire più maturo.
I suoi genitori in quanto a statura ed età dimostrata erano molto medi, quindi in teoria Arthur dovrebbe diventare come loro ma lui e sua zia hanno qualche dubbio ora che è un dampiro. Da adulto probabilmente invecchierà bene, ma non vanterà la stessa longevità dei vampiri completi

CONDIZIONE FAMIGLIARE

Mezzosangue

La famiglia di Arthur è molto piccola contando solo tre membri, ma ognuno di loro ha, nel bene e nel male, avuto un forte impatto sulla sua vita: Suo padre Toby, sua madre Rachel e sua zia Tiana.
Viene da una povera famiglia di allevatori scozzesi. Suo padre era un mago, sua madre una babbana ed ha vissuto con loro fino al tragico rapimento del padre.
Dopo si è trasferito con la famiglia della zia ed ha iniziato a vivere come un nobile.
La gita per acquistare il materiale scolastico è stata relativamente serena grazie alla posizione e alle precauzioni della zia e conoscendo bene molti sentirei secondari non segnati sulle mappe e solitamente usate dai pastori, andare ad Hogwarts è sicuro per lui

CASATO

Corvonero

Durante lo smistamento si è dimostrato un quasi testurbante.
Ci sono voluti tre minuti prima che venisse deciso il casato (Il dubbio era Corvonero e Grifondoro)
Suo padre e sua zia erano nella sua stessa casata quindi si aspettava di finirci ma onestamente avrebbe preferito entrare in Serpeverde o Tassorosso.
Questo perché le loro sale comuni si trovano sottoterra e sono quindi meno esposte al Sole, a differenza delle altre che sono in delle torri.
Se non altro, c'è da dire che apprezza molto la tendenza dei corvonero di stare sulle proprie a studiare e lavorare su se stessi.
Non solo perché è una qualità che ammira, ma anche perché ha meno attenzione su di sé.
Quando è stato smistato ha cambiato il colore del kilt in onore della casa.
Non si è ancora abituato al fatto di dover rispondere ad un indovinello ogni volta che vuole entrare nella sala comune. Non essendo troppo bravo avvolte è costretto ad aspettare che qualcuno li risolva per lui.

ASPETTO

Arthur è un adolescente di altezza e stazza media dalla pelle molto chiara. Prima dei dieci anni aveva tratti somatici tipici della Scozia: capelli rossi, occhi chiari, labbra sottili e lentiggini accennate, ma dopo la sua colorazione è cambiata diventando albino.
Quando deve andare in pubblico si colora i capelli con un intruglio a base di bacche e inscurisce gli occhi con la magia.
Schiena, addome e petto sono costellati da tante cicatrici.
Anche quando è ad Hogwarts indossa un kilt e porta una pesante pelliccia sopra il farsetto.
La pelliccia ha un mantello che all'occorrenza può ripararlo dal Sole
 
CARATTERE

Arthur per tutta la permanenza ad Hogwarts si è sempre sentito fuori posto. Molti lo hanno sempre visto come un ragazzo che riesce ad essere spensierato e responsabile allo stesso tempo. Un buon studente, ma mai il primo della classe. Simpatico e gentile, ma mai gli è capitato di condividere un pomeriggio con un altro gruppo di studenti che non fosse per motivi di studio.
Insomma, una personalità che pur presente, riesce sempre a rimanere in secondo piano senza mai spiccare veramente.
Naturalmente è voluto.
Arthur non pensa di essere malvagio o nel torto ma si reputa un mostro e vuole allontanare le persone per proteggere sia lui che gli altri.
Parla poco perché così può ascoltare meglio.
È intelligente e gli piace imparare. Da quando è ad Hogwarts considera qualsiasi cosa, dalla lettura di un tomo ad una semplice conversazione, come una buona occasione per imparare qualcosa e diventare migliore. Arthur sa bene che la sua tendenza ad isolarsi è un problema che lo ostacolerà in futuro ma la sua voglia di diventare una persona da stimare è perennemente contrastata dalla sua paura di essere un dampiro e delle conseguenze che può avere sulle persone attorno a lui. Questi due lati causano un enorme conflitto in Arthur, con cui deve fare i conti anche per le cose più banali e che spesso lo portano ad avere tremendi dubbi. In contrasto con la sua onnipresente indecisione, abbiamo il suo coraggio ed il suo spirito di iniziativa, che lo portano ad agire rapidamente quando la situazione è critica.

STORIA

Arthur è nato nelle Highlands ed ha sempre vissuto in mezzo al nulla, in una casetta di legno vicino ad un bosco profondo sul confine tra Scozia e Inghilterra.
Viveva con i genitori allevatori (allevavano aniamli normali e di nascosto magici) ed il padre era un mago, ma era troppo intelligente e prudente per finire nelle grinfie dell'inquisizione, oltre ad avere la fortuna di aver trovato una donna che lo accettasse.
Arthur quindi viveva felice e con una famiglia amorevole.
Un giorno come gli altri Arthur stava raccogliendo legno da ardere nel bosco quando vide un'ombra muoversi tra le fratte.
Seguendola, scoprì una ragazza ferita e vestita di stracci che si nascondeva dentro un albero.
Provò ad avvicinarsi ma lei ringhiò come una bestia e lo graffiò. Guardandola meglio si rese conto che era una vampira.
Nonostante fosse ostile, Arthur andava tutti i giorni a trovarla senza dire niente a nessuno e la nutriva con il suo sangue.
Piano piano si guadagnò la sua fiducia ed i due iniziarono a parlare.
Lei si chiamava Iris ed era stata ferita e braccata dalle squadre antimago, ma era fortunatamente riuscita a seminarli entrando nel bosco, poi aveva trovato Arthur che l'aveva accudita. Non aveva un posto dove andare, quindi Arthur l'aveva invitata a rimanere lì.
Tutto tornò apparentemente normale e Arthur aveva anche trovato una nuova amica.
Ogni sera spariva nel bosco e restava per ore con Iris, e piano piano i due attirarono molte creature magiche selvatiche.
Senza volerlo, avevano creato una sorta di rifugio ed Iris era molto grata ad Arthur.
Il suo sogno era avere un posto che poteva chiamare "casa".
La loro amicizia trovò il culmine con l'amore, ma in una maniera... strana.
Il ragazzino aveva bevuto per curiosità il vino della madre e subito dopo aveva provato un fortissimo innamoramento per Iris e le si era dichiarato alla svelta.
Lei, pur sbigottita, aveva ricambiato, ma per quanto fosse bella come cosa rimaneva un dubbio: perché il vino della madre gli aveva fatto quell'effetto?
Lo chiese al padre e lui, dopo un'inizale ed inutile resistenza, vuotò il sacco: lui e sua sorella erano abili pozionisti e avevano sfruttato la cosa per far innamorare i loro compagni con dei filtri d'amore al fine di aiutare i Vigilantes. Lei aveva sposato un nobile facoltoso con cui di nascosto e molto discretamente finanziava il movimento, lui aveva rimediato una casa grande e isolata, utile per riunioni, per nascondersi e per allevare animali magici utili.
Senza il filtro d'amore, la madre li avrebbe già denunciati da molto tempo.
Anche se Toby cercò di essere il più delicato possibile, era troppo per Arthur, che inorridito fuggì nella foresta.
Li venne consolato per tutta la notte da Iris che ingenuamente consigliò di eliminare di nascosto i filtri d'amore convinta che dopo dieci anni, un sentimento genuino fosse nato.
Se l'amore poteva essere possibile per un umano e una vampira allora poteva esserlo per chiunque no?
Lo fece e per un pò la situazione sembrava normale, ma una sera si era accorto che lo sguardo di sua madre sembrava diverso.
Li guardava con panico, come se fossero due leoni sul punto di sbranarla ma faceva finta di non avere paura.
Il giorno dopo vennero attaccati da una squadra d'inquisizione.
Toby cercò di fare qualcosa ma non era abbastanza forte.
Venne catturato, ma riuscì a far fuggire il figlio.
Andò da Iris e le altre creature ma gli inquisitori erano arrivati li ed avevano alcuni maghi con loro.
Arthur conosceva degli schiantesimi e coraggiosamente si frappose tra gli aggressori e la sua ragazza ma perse dopo poco, venendo ferito mortalmente dalle loro magie.
Lo spettacolo e l'odore intenso di sangue risvegliarono la furia vampirica di Iris, che fece una strage.
Alla fine solo lei era rimasta viva.
Presa dalla disperazione e non sapendo cosa fare, prese Arthur e si diresse dove sapeva abitare sua zia, abile medimaga.
Fortunatamente Toby era stato prudente ed il giorno prima aveva informato la sorella di tutto quello che era successo (in codice ovviamente) e lei per sicurezza aveva reclutato due Vigilantes per andarli a trovare.
Lei ed Iris si incontrarono a metà strada.
Iniziò subito le cure ma era troppo tardi.
Arthur stava per morire.
Disperata, Iris propose di vampirizzarlo, ma la zia disse che non era nelle condizioni di sopportare una trasformazione completa.
L'unico modo era una mutazione parziale, ma il prezzo da pagare per Iris sarebbe stato davvero alto.
A lei non importava.
Era pronta a tutto per salvare colui che le aveva fatto provare la sensazione di avere una casa...
Qualche giorno dopo Arthur si era svegliato in una stanza da letto misteriosa.
Si sentiva forte. Più forte di quanto non si fosse mai sentito. Ma aveva anche sete.
La zia entrò con una ciotola piena di quella che lui credeva essere minestra.
La mangiò di gusto e inorridì quando gli disse che era sangue di maiale.
Quando chiese spiegazioni, lei lo informò che il padre era stato catturato e che era stato condotto da lei da Iris.
Gli aprì la vestaglietta.
Sotto aveva una moltitudine di cicatrici e segni che prima non aveva e con orrore, notò che alcuni punti avevano il colore della pelle di Iris.
Iris non esisteva più.
Aveva donato il suo corpo ed il suo sangue come pezzi di ricambio per le ferite mortali di Arthur.
Ora che nel suo organismo aveva sangue e tessuti muscolari di Iris, non era più un umano, ma nemmeno un vampiro completo.
Era diventato un dampiro.
Scioccato, incapace di fare qualsiasi cosa a parte fissare la zia, ricevette l'ultimo messaggio di Iris: Trova un posto da poter chiamare casa.
Dopo quel tragico episodio iniziò a vivere con la zia ma non stava bene.
Ora che era un mostro, non stava davvero bene con nessuno.
Aveva paura degli altri e per gli altri, ma lui usò questa paura come carburante.
Si iscrisse ad Hogwarts.
Non sapeva che ne sarebbe stato di uno come lui, ma una cosa la aveva chiara: voleva una casa per lui e per tutti quelli come lui e gli serviva la forza e la conoscenza per trovarla.
E chissà... magari Hogwarts sarebbe potuta essere una casa per lui.

CLUB

È un cacciatore della squadra di quidditch di corvonero e lo è dall'inizio del suo secondo anno. Come sport gli piace ed è insolito che salti gli allenamenti, ma non la definisce una vera e propria passione. Principalmente lo pratica solo per i crediti sportivi visto che ha molta paura che, con i suoi voti, non possa diplomarsi con una valutazione soddisfacente. Anche se non sta volentieri in compagnia, riconosce l'importanza del gioco di squadra ed è disposto a collaborare. Le sue abilità vampiriche lo aiutano durante il gioco, ma non inala mai del sangue per potenziarsi di più perché lo considera barare.

Quest'anno pensa di iscriversi anche al club dei duellanti per avere ancora più crediti e sotto sotto, per vedere se riesce a farsi qualche amico

MATERIE D'ECCELLENZA

La specialità di Arthur è Cura delle Creature magiche. Avendo da sempre vissuto in contatto con animali magici e normali è arrivato ad Hogwarts con una base ed anche nel tempo libero studia la materia.
Oltre a saper riconoscere ogni specie, è anche un astuto predatore avendo un'ottimo occhio per le tracce ed una forte sensibilità da cacciatore.
Ha anche delle capacità veterinarie e può capitare che visiti gli animali magici.
In tutte le altre materie Arthur è bravo ma non si distingue.

PATRONUS

Un pipistrello

L'animale non lo ha stupito la prima volta che è riuscito ad usare il patronus.
Sebbene tanti smaniano per avere animali dall'aspetto potente e maestoso come draghi e fenici, Arthur è affezionato al suo patronus.
Quando lo evoca ha la sensazione che Iris stia vegliando su di lui.
Il momento felice a cui pensa a lei è l'istante in cui il suo sguardo cambia quando le confessa i suoi sentimenti

CURIOSITÀ

Abilità vampiriche: Grazie alla sua condizione, Arthur ha sviluppato capacità fisiche che rasentano la soglia umana, cosa che gli permette di compiere sforzi notevoli e fare azioni fuori dal comune.
Oltre a questo, il vampirismo gli dona qualche abilità utile come una soglia del dolore molto alta, un'innata furtività, resistenza ai malanni, guarigione più rapida e fiutare sangue, ma la capacità principale è sicuramente fortificare le sue qualità fisiche-sensoriali odorando sangue.
Mentre è in preda al potenziamento e nei momenti di rabbia i canini si appuntano e le pupille si dilatano innaturalmente.

Debolezze vampiriche: Purtroppo Arthur ha anche svariate debolezze.
La luce solare pur non essendo mortale gli da fastidio e la prolungata esposizione può portare ad ustioni di primo o secondo grado.
Entrare in una chiesa o un altro luogo sacro può causargli vertigine, panico, spossatezza e nausea e l'acqua santa causa gli stessi danni di un acido leggero.
Anche un paletto nel cuore è letale per lui, ma gli esperti di medicina e vampirismo concordano tutti nel dire che chiunque muore se gli viene piantato un palo di legno nel cuore.
È allergico all'aglio.
Non possiede poteri vampirici avanzati come il controllo mentale e la trasmutazione in un pipistrello.
Altra debolezza che però è dovuta ad una sua scelta, è quella di rifiutarsi categoricamente di andare in infermeria, perché altrimenti scoprirebbero immediatamente trattarsi di un dampiro.
Per curarsi è costretto a procurarsi da solo il sangue e questa abitudine può ovviamente essere motivo di sospetto

Il Kilt: Arthur indossa un kilt nonostante sia un indumento che nascerà solo nel diciottesimo secolo. Sua zia gli fece una predizione quando era bambino, dicendogli che la moda sarebbe nata solo se l'avesse indossato, visto che è la prima persona nella storia che lo farà.
Si aspettava di essere più discriminato, ma i maghi sono abituati a portare abiti lunghi ed i curiosi ricevono una semplice e onesta spiegazione

Claymore: Ha una Claymore nascosta sotto il letto. Entrare in camera sua di soppiatto mentre dorme è pericoloso, perché avendo il sonno leggero si sveglierà facilmente e tirerà fuori lo spadone correndo contro l'intruso sbraitando come un pazzo frasi in gaelico.

Cornamusa: Sa suonare la cornamusa.
Se lo fai incazzare entrerà in camera tua ogni giorno alla stessa ora e ti sveglierà con la cornamusa, guardandoti mentre lo fa.
Non esiste diplomazia o perdono.
Anche se ricambi la moneta, lui continuerà a farlo.
Rivolgerti ai professori sarà solo una soluzione temporanea.
Non esiste una via d'uscita.
Solo l'oblio.

Bacchetta: 11 pollici, legno di frassino, Capelli di Therstal, sufficientemente elastica.
Ricevette la sua bacchetta molto presto, quando aveva appena cinque anni.
Sua zia per il compleanno lo portò a Londra, dove in un vicolo isolato un uomo aveva una bottega di bacchette sotto copertura.
Oggi Arthur trova molto ironico che la sua bacchetta sia fatta con lo stesso legno con cui si dovrebbero fare i paletti per uccidere i vampiri.
Si chiese se sia o meno una coincidenza.

Sogno: Dopo aver perso tutto, la sua aspirazione è diventata trovare una casa; una culla dove sentire l'amore di una famiglia o di amici e dove persone incomprese possono sentirsi felici. Per questo desidera creare una tenuta in campagna dove accogliere maghi e allevare animali e creature in difficoltà.
Desidera anche scoprire il destino di suo padre, ma avvolte è difficile sperare che sia ancora vivo

La pagella media: Qui segnata la pagella media di Arthur.
Non stiamo parlando di uno studente ottimo, ma nemmeno di un somaro.

Difesa contro le arti oscure: A
Astronomia: A
Pozioni: A
Erbologia: O
Incantesimi: O
Trasfigurazione: A
Storia della Magia: A
Cura delle creature magiche: E
Antiche rune: E

I professori: Per assurdo, Arthur ha avuto più a che fare con i professori che con gli altri studenti che spesso interpella per domande o approfondimenti. Ecco una piccola lista delle opinioni che si è fatto su alcuni di loro

Earl Darkwines: Gli sta alla larga perché sa che la sua presenza non è gradita ma Arthur comunque rispetta le sue capacità ed ogni tanto ha provato a corromperlo per avere ripetizioni o si è offerto per aiutarlo con le creature magiche

Daisy Wellmot: Ha sinceramente paura di lei perché è una delle persone che può capire più facilmente che è un dampiro. Per questo la evita ed in anni ci ha parlato pochissime volte.
 
Derrick Loweyes: Nonostante sia il direttore della sua casa è uno degli insegnati con cui ha meno avuto a che fare, anche se crede che le cose cambieranno quando diventerà un membro del club dei duellanti. La sua aura misteriosa, il suo aspetto ed il suo modo di parlare lo hanno sempre fatto sospettare sul fatto che sia totalmente umano

Anne Glymmer: Ha molta difficoltà durante le sue lezioni perché Anne ha un modo di raccontare e descrivere le costellazioni molto simile a suo padre. Spesso gli vengono gli occhi lucidi e sapendolo, si mette sempre in fondo dove nessuno può vederlo

John Meave: Arthur ha ben impressa nella memoria il loro primo incontro. Il bastone di John si era rotto ed era finito in ginocchio. Lui si offrì gentilmente di accompagnarlo in aula a braccetto, ma il professore riparò il bastone con reparo mentre ascoltava. Arthur si sentì un idiota e scappò via. Da quel giorno non ha più avuto il coraggio di guardarlo negli occhi da tanto era l'imbarazzo

Edworth Longshen: Uno dei suoi insegnanti preferiti. Adora seguire le sue lezioni e le considera come una pausa. È anche una delle persone a cui si rivolge più volentieri per un consiglio. Dal momento che è molto vecchio si offre spesso di aiutarlo nel tenere in ordine la serra

Jayne Canterbury: È stato amore a prima vista. Arthur è cotto di lei e si impegna sempre molto nella speranza di farsi notare da lei. Avrebbe il massimo dei voti se durante le lezioni non stesse imbambolato a fissarla.
Naturalmente è solo un cottarella adolescenziale e non vero amore.

Larry Stone: Lo rispetta per la sua passione per gli scherzi, ma ha paura di diventare sua vittima. Sarebbe più apprezzato se facesse un'altra materia. Arthur non riesce proprio a farsi piacere trasfigurazione anche se riesce a raggiungere la sufficienza per un soffio

Anya Tearhouse: Ritiene la sua materia una delle più importanti, ma non ha una precisa idea di Anya. Ha sempre voluto impegnarsi a scoprire di più sul suo passato da vigilantes, ma per qualche motivo non lo ha mai fatto

William Janyer: Arthur è il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via alle sue lezioni. Fa di tutto per imparare il più possibile e considera William un professore adatto. Ha a cuore quello che pensa di lui anche se non è compatibile con lui nelle opinioni sulle altre persone. Senza cattiveria, Arthur pensa di finire come lui nel caso fallisca nei suoi sogni

Abigail Jones: Si sente molto in empatia con lei e la tratta gentilmente senza fare domande sul suo aspetto.
Ha scoperto il suo compleanno e ogni anno le fa trovare un regalino sulla cattedra, mantenendosi anonimo. Dal momento che le rune sono largamente usate nella cultura scozzese, ad Arthur viene molto facile la sua materia.

Phyllida Spore: Ci ha sempre avuto poco a che fare ma gli fa venire i brividi. Avvolte lo guarda ed ha l'impressione che sappia che è un dampiro. Ma ovviamente sono solo paranoie...

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NOTA: Non ho ancora messo il prestavolto ma rimedierò...
TAG: dangershindoulover
Poi taggo qualcun altro mwah <3

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