Libri o Quidditch?
POV'S ROSE
Il tappeto del salotto è davvero morbido e mi fa il solletico sulle cosce lasciate nude dal pagliaccetto che mi ha messo la mamma, visto il caldo di questo luglio. Le temperature sono così alte che mi sento quasi soffocare, e il condizionatore che papà ha installato purtroppo serve a poco. Di certo non aiutano le due sagome sedute davanti a me così vicine che mi tolgono l'aria e mi impediscono di vedere quello che mi circonda; a destra c'è una cespugliosa massa di capelli castani che copre due dolci occhi ambra che mi fissano con amore, a sinistra c'è un disordinato ciuffo di capelli rossi che ricadono su dei profondi e sorridenti occhi azzurri: questi sono la mia mamma e il mio papà. Lei mi porge un libretto che contiene una favola babbana e mi propone di sfogliarlo insieme mentre lui mi mostra una Nimbus 2010 giocattolo e mi esorta a provarla. Capisco all'istante cosa sta succedendo; quei due hanno fatto l'ennesima scommessa su a chi dei due io assomigli maggiormente e adesso stanno cercando di ottenere da me la risposta che sognano: la mamma mi vede già a leggere pile e pile di libri come faceva lei da bambina mentre papà sogna il momento in cui mi potrà insegnare tutto quello che sa sul Quidditch, come aveva fatto con zia Ginny quando erano piccoli. Ora stanno semplicemente cercando conferma delle loro speranze per poter poi sbattere in faccia all'altro la cocente verità. Sono così buffi e sciocchi che decido di prenderli un po' in giro; li guardo con aria interrogativa e sospetta, fingendo di non capire cosa mi stiano proponendo...
"Ecco vedi Hermione? Non le interessano i libri, non è ancora abbastanza grande per capire. Meglio il Quidditch, vero Rosie?" quasi urla mio padre, praticamente gioendo della mia, secondo lui, scarsa intelligenza.
"Non è che, solamente perché viene da una famiglia di ossessionati da quello sport, lo debba essere anche lei! Potrebbe invece aver ereditato la mia passione per i libri, Ronald!" ribatte la mamma in modo acido.
Iniziano così a discutere, come se si trattasse di qualcosa di vitale importanza, e io mi trattengo a stento dal ridacchiare. Voglio prenderli in giro ancora un po'; non voglio che scoprano proprio adesso che presto attenzione a tutto quello che mi legge mia madre (mi è piaciuto perfino il libro su che comportamento tenere in qualità di rappresentante del Ministero della Magia in presenza di Maridi che la mamma mi ha letto una sera nel disperato tentativo di farmi addormentare) e che, quando papà ascolta alla radio i risultati delle partite di Quidditch con me in braccio, io faccio solo finta di dormire e seguo il più attentamente possibile per cercare di capire la differenza tra un Reverse Pass e un Woollongong Shimmy*. Adesso devo solo decidere a chi darla vinta e chi far arrabbiare, per divertirmi ancora un po'. Scruto i loro volti, entrambi un po' spazientiti dal mio comportamento, e in pochi secondi ho preso la mia decisione: farò arrabbiare papà, è molto più divertente. Mi metto così in piedi e con qualche passo malfermo arrivo in mezzo a loro due e lì mi fermo, come davanti ad un bivio; dopo averli nuovamente guardati marcio spedita e con passo decisamente più sicuro verso la mamma, acchiappo il libro che mi tende e mi lascio avvolgere in un suo abbraccio. Mentre mia madre inizia a ridere, papà sbianca e io mi unisco alla sua risata; dopo poco, inizia a ridacchiare imbarazzato anche lui, mentre le orecchie si tingono di rosso. Adesso però non è più il caso di far sentire papà ancora in imbarazzo; quindi mi alzo, mi metto il libro sotto il braccio, con passo sicuro mi dirigo verso di lui e prendo in mano anche la scopa giocattolo tra lo stupore di entrambi i miei genitori. Mi sposto di nuovo e torno a sedermi di fronte a loro, e lì stringo sorridente i due oggetti che così bene mi rappresentano, anche se i miei genitori non lo possono ancora sapere, dato che ho solo 16 mesi. Con mio stupore, dopo questo gesto, papà mette un braccio intorno alle spalle della mamma che lo guarda sorridente e insieme pronunciano la stessa frase, guardandomi con affetto: "Certo che è proprio figlia tua!".
*Due tattiche utilizzate nel Quidditch moderno (Il Quidditch attraverso i secoli, capitolo 10)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top