NOTTE DA LUI

Eccomi arrivata a casa del mio amore, che mi accoglie in modo caloroso. Mi abbraccia forte e mi stringe tra le coperte, poiché nuda potrei aver freddo. Mi porta nella sua camera da letto e mi bacia ardentemente, è così dolce, così buono. Gli salgo a cavalcioni addosso e facciamo l'amore. Questo è un atto battagliero, violento, ma al contempo docile e pieno di passione.
La sua tenerezza e rudezza è qualcosa che mi piace molto, anche se non sono una ragazza che ama la violenza nei rapporti, però con lui forse chi lo sa....
È così strano che mi abbia cambiato in così poco. Sono contenta perché ho conosciuto una parte di me totalmente sconosciuta.
La mia natura è stata scoperta, finalmente, ho avuto l'occasione di mostrare la vera Maria.
Piano piano Jàvier mi circonda i seni con i suoi baci caldi, mi abbraccia e mi tiene con sé.
Scende giù e il ritmo vacilla, non capisco perché non riusciamo a essere padroni dei nostri corpi, dal momento in cui ci sciogliamo ad ogni rapporto. Mi bacia giù e non mi divincolo, è così caldo, così accogliente che non riesco a fargli smettere di farlo.
Poi gli chiedo:"Jàvier non balliamo il tango?"
"Secondo te cosa stiamo facendo adesso? Non stiamo ballando?"
Lo guardo sorpresa, quasi intontita, però poi gli confermo che ha ragione in effetti.
"Si infatti lo stiamo facendo. Hai ragione! Io intendevo il tango tango come ballo."
"Hai ragione faremo anche quello. Time to time."

È così dolce che non mi lascia. Tutta la notte mi abbraccia e mi tiene con sé stretta. Mi mette il suo membro in bocca e poi ricambia me con la stessa moneta, infilando la lingua sul mio sesso.
Che sensazione estenuante.
Poi però crolliamo, stanchi e stecchiti dalla stessa passione che ci accomuna e ci fa provare brividi forti.
Che dolce melodia, sinfonia che provo quando sono con lui, è un'esperienza piacevole che non mi va di perdere, certamente non ci rinuncerò facilmente.

La mattina, avvolta ancora tra i vapori della notte, in quel letto veramente comodo, vorrei capire che cosa fare, decido di alzarmi e vado presso la cucina. Lí trovo l'immancabile pancake con caffè e subito mi sento serena, vedo che lui è lí e non temo nulla. Dopo la colazione vado a prepararmi e poi vado a lavorare con il cambio che ho portato da casa.

Quell'uomo è capace di trasformare ogni giorno in qualcosa di meraviglioso, che dote che ha. Nessuno ci è mai riuscito fino in fondo.

A lavoro mi riunisco con la mia equipe e iniziamo a discutere delle varie proposte o problematiche circa il progetto. Da quell'incontro ne sono uscite un sacco di idee promettenti che poi sono confluite nel plastico che sto realizzando in modo accurato e dettagliato.
Mi sento propositiva, voglio che tutto vada come sta andando, ovvero bene e a gonfie vele. Non voglio dirlo troppo o illudermi, perché mai si sa se tutto resterà così o meno.
Io tiro avanti, perché sta andando tutto realmente bene.

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