L'INCONTRO

Mentre prendo una tazza di latte e gusto un pancake alle more e lamponi, ripenso a quel messaggio che mi ha infiammato l'anima. Ormai ho perso i sensi e si è manifestato tutto quel che basta per rendermi schiava di un uomo che non ha né un volto, né un nome.

Scaccio via il pensiero e vado a prepararmi. Indosso un vestitino rosso. Questo è stretto, modello tubino con delle ruches e dei vertiginosi tacchi a spillo neri, ne valorizza il mio corpo magro e tanto imperfetto a mio avviso. Ho un seno piccolo e un sedere che a mio avviso reputo troppo piccolo e poco tondo. Infatti il mio corpo è bellissimo e molto invidiato da tutti, però a me non piace per niente, mi vedo troppo tavoletta e troppo magra.
Molti mi chiedono:"Maria hai fatto qualche dieta particolare per essere così magra?", "Maria sei bellissima, fai palestra?"
Io a questi rispondo sempre che ho il metabolismo veloce e che praticamente sono molto fortunata in questo. A me come ho detto non piace, però.

Dopo aver preso borsa e un giubbotto nero, mi dirigo alla mia Mustang e vado al lavoro. In quella zona di New York in cui tutto ti sembra enorme, tutto all'ultimo grido, mentre costeggio la strada vedo quei grattacieli insormontabili, in cui lavoro anche io. Mentre parcheggio, vedo quell'ufficio grandissimo pieno di avanguardie che aspetta solo me.

Adesso entro e mi dirigo nell'abitacolo, pieno di novità e aria di cambiamento, pieno di oggetti che parlano di me. Ho una scrivania grande, rettangolare su cui poggia un Mac portatile, in bella vista c'è la mela dell'apple, poi ho un vaso di fiori colorati, un portapenne e varie cianfrusaglie che mi ricordano dei miei viaggi di piacere e non.
Improvvisamente bussano alla porta.
"Maria?"
"Avanti"
"Scusa, è arrivato questo per te, credo sia una bolla da firmare, me l'ha data il capo, controlla."
"Certo. Grazie mille Susie."

Dopo aver letto e firmato quella bolla importante, che altro non era che una fattura per far partire un ordine che serve per il progetto di ristrutturazione del plastico che sto realizzando con la mia equipe. Essendo architetto tutto grava sulle mie spalle, ho un sacco di responsabilità a cui devo far fronte.

Improvvisamente sento nuovamente il cellulare che suona.

"Eccolo è lui! " esclamo felice e senza il minimo controllo.
"Piaciuto il messaggio immagino. Bene, senza se e senza ma ti aspetto al bar vicino al tuo posto di lavoro. Ti offrirò la cena successivamente. Tu tanto sai già cosa darmi. Non cambiarti, stai bene così vestita. Stasera ti scoperò e ti scorderai tutte le tue responsabilità che hai. Ho un potere che nessun uomo ha. Contaci sarai mia, se non lo sei già e non lo sai. "

Sono nuovamente in preda all'estasi. Come fa a sapere che vestito ho, come fa a sapere soprattutto dove lavoro. Come fa a sapere tutte  queste cose? Mi spia? Mah. Ad ogni modo devo muovermi in modo da essere perfetta e soddisfare ogni sua richiesta, come lui farà con me.

Il turno è finito presto, le ore dopo quel messaggio sono passate velocemente, io infatti mi sono stupita di questo. Mi dò una rinfrescata e vado al bar.
Tra tutti gli uomini che stavano lì mi era parecchio difficile capire chi fosse quello che cercava me.
Decisa a capire chi fosse, scrivo al mittente.
"Ciao io sono al bar, tu dove sei?"
"Sono di sopra, sulla terrazza. Vieni."

Adagio adagio salgo, scalino dopo scalino, ho leggermente paura ma la curiosità mi assale profondamente, non riesco a fare a meno di capire chi è questa persona, nonostante ripeto di aver paura e ho le gambe che tremano.

Arrivata in terrazza vedo che tutti i palazzi sono bellissimi visti dall'alto, mentre guardo tutto il panorama, qualcos'altro attira la mia attenzione.
Una mano mi afferra le gambe e non riesco a divincolarmi dalla presa così salda di questa mano. Questa sale un pó e forse capisco bene perché siamo qua sopra.

"Dunque sono qui per farlo su una terrazza? Altro che caffè e cena." Dico seccata o forse meravigliata e  anche un pó ansimante.
"Beh che dire. Si?. Non ti piace l'idea" dice toccandomi  tra le gambe.
"Certo" affannosamente gli rispondo e mi sento inaspettatamente bene. Questo perché sono con lui.

Inizia a sfilarmi il vestito poi le mutandine, me le sfila in modo sensuale, sfiorando l'elastico prima di toglierle integralmente. Poi passa al reggiseno, mi tocca senza che io lo chieda, è magnifico il palmo della sua mano sul mio piccolo seno, che dopo il tocco, ne vuole di più, implode su se stesso. Inizia a baciarmi dolcemente e rudemente mi tocca la pancia, per poi avvicinarsi ai miei fianchi penetrandomi all'istante, riempendo ogni centimetro di me in pochissimo tempo. E cosa potevo fare, se non fargli strada e accoglierlo?
Infatti l'ho fatto prontamente entrare ed è stata un'esperienza meravigliosa. Mi aggrappo alle sue spalle mentre lui selvaggemente spinge. Poi mi dice:"Allora ti piace?"
"Si mi piace."
Nel frattempo al bar tutti stanno giù a fare aperitivo, a cenare e a divertirsi, io sento soltanto canzoni e null'altro. Mi sento così bene e non ho voglia che tutto questo finisca.
"Andiamo a casa tua?" gli chiedo senza mezzi termini.
"Ovviamente piccola bambola insolente. Andiamo da me."

Mi carica in macchina come un pacco postale, dopo che mi sono rivestita. Ho sentito un brivido alla schiena. Non faccio caso a niente di ciò che c'è a casa sua, perché neppure ho il tempo. Appena arriviamo è di nuovo dentro di me. Io gemo incontrollata, gli affondo le unghie nella carne, lui sentendo dolore continua di più.  Mi piace scoparlo, vedo che poi lui lo fa anche da Dio. Non è un mistero che secondo me lo facesse bene.
Ecco. È così magico quando sono con lui, è solo la prima volta che stiamo assieme e sento che è la prima di una lunga serie.

Il ragazzo senza nome per farmi calmare, poiché tremo dal freddo, me lo mette in bocca. Secondo lui mi scaldo così.... Va bene non mi sono scaldata ma ho goduto e l'ho fatto godere.
Che meraviglia, ho visto e succhiato il cazzo migliore della mia vita, pieno di sperma caldo che ha inondato la mia bocca. Il  nettare degli dei uscito da lui è diventato decisamente il mio cibo preferito.
La mia bocca essendo completamente sporca di lui, decisa a pulirla, mi sono leccata avidamente tutta.
Ho succhiato e anche morso la sua virilità, lui non ha battuto ciglio. Credo che gli sia piaciuto. Ho assaporato ogni goccia che lui è stato in grado di offrirmi. Che capacità di resistenza che ha avuto, mi ha lasciato succhiare, baciare e poi mordere senza dire una parola. Ha solo emesso gemiti, quando è arrivato al culmine e io sono stata soddisfatta.

È stato estenuante. Il sesso con quell'uomo è estenuante. Finalmente ho messo in pratica ciò che avrei voluto fare con lui al momento esatto in cui ho ricevuto quel primo messaggio.
È stato magnifico godere, toccare quel gioiello dono di Dio, con la grandezza e le venature che lo contraddistinguono. È stato molto bello.
Di membri ne ho toccati, ne ho presi dentro, ma nessuno come quello mi ha inondata, posseduta e comandata come il suo.

Finalmente ci addormentiamo, io beatamente mi accucciolo al suo petto, lui mi bacia delicatamente, lo sento. Va tutto come vorrei per adesso almeno.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top