🔥 DOPO IL LAVORO 🔥
Arrivo e non ho neppure il tempo di lavare le mani e darmi una rinfrescata che scopiamo senza sosta. Mi bacia con foga sulle labbra, poi con la stessa intensità scende al collo, sul quale mi morde. Non contento decide di baciarmi voracemente i seni e dopo me li lecca.
Prima di continuare mi benda.
Dopo scende al ventre e lí non ho più scampo. Mi inizia a baciare sulla pancia, i baci fanno posto alla lingua. Solo dopo aver immerso le dita, una ad una nel mio sesso, alla stessa intensità, va a metterci la lingua.
Ci mette il membro.
Mi eccito, mi muovo, mi logoro ma allo stesso tempo mi piace, mi sento così piena, così sua.
Mi scopa benissimo come lui sa fare, si prende tutto di me, fino all'ultimo. Mi ama e lo sento bene.
Decide di togliermi la benda, vuole guardarmi in faccia mentre scopiamo, mentre mi penetra fottendomi con forza.
Fa come piace a me.
Alla fine mi riesce difficile ammetterlo. Mi riesce difficile poiché la mia personalità di donna forte ma anche la mia posizione di donna di potere, dipendente della Wind Entreprises non vuole accettarlo. A me fa male ammetterlo.
Poi tocca a me, c'è infatti un capovolgimento di ruoli, mi metto io a giocare assieme a Jàvier. Lo bacio il petto, mi diverto un pó, dopo gli prendo il membro in mano e prima lo stringo, lo strizzo e solo alla fine gli lecco l'asta argentina. È così bello farlo, mi eccita tantissimo, mi piace succhiarlo, mi piace succhiare la sua asta argentina, la migliore che abbia mai assaggiato a parer mio. Mi piace molto perché lui è dolce, è bravo, tranquillo. Mentre tesso le lodi di calma e tranquillità, improvvisamente ha uno spasmo e mi inonda la bocca di sperma. La sostanza è acida, ma ha un buon sapore poiché lui riesce a far diventare tutto buono, quindi diventa nettare degli dei.
Mi piace molto lui. Riesce a tirare il meglio di me in ogni caso e in ogni maniera, mi piace tutto, anche la sua gelosia, poiché rare volte c'è stata.
Nuovamente fottiamo, stavolta al buio, senza luce, senza il minimo ritegno.
Prende il gel lubrificante e se lo mette sulle sue dita, una e due, tre e quattro e per ultima cinque le emerge una dopo l'altra nel mio culetto. Io dopo un godo nonostante credo che un pó mi faccia schifo. Effettivamente questa è stata la prima volta che un uomo lo ha fatto, si è preso la mia verginità anale. Non c'è un'età giusta per perdere la verginità, figuriamoci quella anale, quindi sono perfettamente nella norma.
Poi passa all'altra penetrazione, quella frontale, vado in estasi, continuo a contorcermi ma nonostante questo mi piace.
Godo, gemo e la stessa cosa fa lui, quando ci invertiamo di nuovo, si continua così, in un modo sessualmente primitivo, animalesco, quasi orrendo.
Alla fine mi accucciolo al suo petto, inerme e senza la voglia di andare via dalla tana del lupo.
Mi abbraccia e mi sento benissimo, quasi come se mi mancasse la terra da sotto i piedi perché felice di essere un questo momento così bello.
Voglio che sia sempre così, voglio essere la preda e la predatrice allo stesso tempo, voglio essere posseduta e allo stesso tempo possedere, voglio essere sua, solo sua, questo sempre e non solo occasionalmente.
Poi arriva la mattina e voglia di alzarmi non ho. Poi guardo il display del cellulare e vedo che è domenica e quindi posso dormire.
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