Adorable Armin x Hero Reader(🥺🦸🏻‍♀️)

NARRATORE POV

sei un eroe nella legione esplorativa e tutti ti ammirano, ti ammira anche il caporale maggiore Levi per una grande ragione, però uno in particolare ti ammira più di tutti e quel qualcuno si chiama Armin Arlert, lui ti considera un esempio da seguire e avvolte quando giri per la legione e passi vicino a lui e al suo gruppo di amici e ti nota diventa rosso in volto, però è da un po che sembra essere cambiato come se volesse farti vedere che lui è come te dimostrandosi forte, ma non è molto credibile, ma tu lo trovi molto tenero quando fa in quel modo e ridi leggermente per la tenerezza che ti fa, una volta ci hai parlato pure ma lui si dimostrava un po goffo ma un sacco tenero, ma pensi che dovrebbe mostrare il suo vero io e non mostrare quella maschera fasulla di lui perché sai che è meglio di così.

T/N POV

oggi ho incontrato Armin uno dei tanti che mi ammirano ma lui mi fa sentire una persona normale no una celebrità che non sono, io ho solo fatto il mio lavoro ma in quel giorno ho perso il controllo e uccisi un sacco di titani solo perché uccise un mio amico molto stretto, lì persi il controllo delle mie facoltà e lì e come se fosse passato un minuto ma invece era passata mezza giornata poi quando sono morti tutti i titani mi inginocchiai a terra e strillai a pieni polmoni quasi da farmi sentire le tonsille bruciare, da lì che mi sentii vuota e da lì che cominciai a odiare essere una celebrità e lì che cominciai a odiare tutto, 

però una cosa positiva che gli ammiratori dicono che sono un eroe e che mi considerano un esempio da seguire, però quando sentii che Levi il soldato più forte dell'umanità mi ammira ci rimasi un po di merda cioè lui il più forte di tutti mi considera un eroe, ci rimasi di merda anche per un altro motivo ma ok, ma solo uno dei miei ammiratori mi colpì per la sua estrema gentilezza e intelligenza e quello fu proprio Armin e i suoi amici che mi hanno accolto tra loro come una persona normale no come una celebrità, mi sento bene con loro, un giorno però Armin si comportava in modo strano come per far vedere che lui fosse forte era tenero ma non può fingere quello che non è veramente così dissi prendendolo dai bicipiti,

T/N: Armin guardami che diavolo stai facendo? questo non sei tu, non fare finta di essere quello che non sei! 

Armin: Perché pensi questo? io sono così

T/N: perché io ti ho visto non sei così, io per tutti sono una celebrità e per questo detesto essere popolare, lo so per uno come te sentire queste parole da me è strano ma credimi se diventi qualcosa che non sei alla fine perdi te stesso come quel giorno che divenni qualcuno che non volevo essere e alla fine guardami si sono popolare ma poi tutto lì, Armin ascoltami non farlo nemmeno per scherzo, io sono diventata una Hero solo perché ho perso il controllo delle mie facoltà e feci quella cazzo di mossa che mi costò tanto, costò la mia normalità e non sai quante volte che ho rimpianto quella mossa!

dissi con un nodo in gola sentivo anche una morsa allo stomaco e mi bruciavano gli occhi, me ne andai via con una faccia di una a cui hanno pugnalato alle spalle, me ne tornai nella mia camere, appena entrai però trovai qualcuno nella mia stanza, e indovinate chi era? l'ultima persona che volevo vedere, Levi Ackerman che mi stava guardando in modo strano ma si poteva vedere un accenno di sorriso sulle sue labbra, si alzò dalla sedia che era vicina alla mia scrivania e mi venne vicino per poi pattarmi la testa, cosa? lui che mi patta la testa? serio? lui era il mio allenatore e qualcos'altro quindi forse per questo mi stimava, poi lui disse,

Levi: che hai?

T/N: come scusa?

Levi: ti conosco bene, quando stavi male avevi la stessa espressione che hai ora! senti lo so che non ti senti più te stessa anche se in quel giorno che hai perso il controllo hai salvato tante persone, cioè ma guardati a torno hai salvato un centinaio ma che dico un migliaio di persone, soldati e civili, perché fai così?

T/N: lo so che stai dicendo così perché non sai come ci si sente, nessuno può capirmi qui in questo cazzo di posto, NESSUNO.

dissi alzando leggermente la voce alla fine della frase enfatizzando l'ultima parola, lui alzò gli occhi al cielo e scosse la testa a destra e a sinistra come per negare qualcosa, lui si mi guardò dritta negli occhi con quei occhi freddi come una lama di coltello con uno sguardo serio, e mi disse con voce seria e fredda senza emozioni,

Levi: non so come ci si sente e? QUI ti sbagli invece signorina, sai cosa ho passato prima di diventare un caporale perché, CAZZO io ho sofferto prima di te e guarda io sono famoso per la mia forza, sai cosa volevo quando divenni caporale? volevo condividerlo con le persone a cui tenevo ma non ho potuto, indovina perché? PERCHÉ NON ERANO PIÙ QUI! e secondo te come cazzo mi sentivo eh? UNO SCHIFO ECCO COME MI SENTIVO! ma io sono andato avanti per loro vivevo al posto loro. Mi sentivo come in colpa di essere in vita al loro posto. 

rimasi in silenzio con gli occhi sgranati, abbassai il capo guardando il pavimento ma poi rialzai il volto, potevo vedere le fiamme dentro quel azzurro chiaro quasi di ghiaccio, potevo sentire come una lama perforarmi il cuore con una violenza inaudita, mi sentivo ancora peggio di prima non né potevo più, Levi mi riguardò alla stessa altezza e ci guardammo negli occhi poi dissi abbassando la testa,

T/N: papà lo so che ti sei impegnato per farmi diventare forte ma io non ci sono riuscita, scusami papà non sono come la mamma porto il suo nome ma non sono come lei non sono forte come lei non ho le sue capacità, per questo forse non mi sento all'altezza di una popolarità del genere, poi mi hai detto che lei si era sacrificata per salvarmi ma forse doveva fare il contrario.

(dan dan dan) ebbene si Levi Ackerman il soldato più forte dell'umanità è mio padre, lui mi guardò fulminandomi con lo sguardo,

Levi: *da uno schiaffo a T/N* NON RIPETERLO NEMMENO SE FOSSE UNO SCHERZO, HO PERSO L'AMORE DELLA MIA VITA SE PERDEVO ANCHE TE NON POTEVO VIVERE, *abbraccia T/N piangendo* ti prego non dirlo mai più ti prego non dirlo più figlia mia, dici che non meriti questa popolarità ma qui ti sbagli anche questa volta, hai salvato tantissime persone io non sono riuscito a salvare la mia squadra, i tuoi zii e tua madre l'unica persona che amavo più di ogni altra cosa, a differenza tua che ne hai salvate a migliaia di persone, non né hai salvato uno ma ne hai salvati a migliaia e quella persona che non hai salvato sicuramente pensa che ti vorrebbe dare uno schiaffo più forte di quello che ti ho dato io, perché devi vivere per quella persona, poi chiedi a Armin perché ti ammira così tanto.

T/N: non so cosa centra lui ora ma ok, ma adesso c'è l'avrà con me sicuramente, come faccio a saperlo? mi ha guardata negli occhi con della rabbia inaudita che non ho mai visto in lui. vorrei chiedergli perdono!

Levi: perché non glie lo vai a chiedere allora?

T/N: perché non so dov'è ora.

Levi: perché non ti volti invece di dire stronzate come tuo solito.

disse con un sorriso che non gli ho mai visto sfoggiare, mi girai e vidi Armin con uno sguardo gentile, lui mi guardò negli occhi io potevo intravedere il perdono nei suoi occhi azzurri/verdi profondi e lucenti, io mi precipitai verso di lui e lo abbracciai forte a me dicendo,

T/N: Armin ti prego perdonami sono il peggior idolo che tu abbia mai avuto.

Armin: non osare mai più a dire una cosa del genere sei e sarai sempre il mio idolo un esempio da seguire e la mia cotta...0////0

Spalancai gli occhi e lo guardai negli occhi, potevo intravedere anche un po di vergogna nel suo volto, insieme a del rossore nel suo adorabile faccino paffutello, lui mi guardò con uno sguardo di uno che si vergogna talmente tanto da seppellirsi da solo, lui disse con un po di agitazione,

Armin: I-io n-non volevo d-dirlo davvero- cioè

T/N: tappati la bocca Arlert.

Dissi dandogli un bacio sulla guancia, lui appena sentì quel piccolo contatto sulla sua guancia si irrigidì poi però fece un sorrisetto simpaticissimo, sembrava un po in imbarazzo ma era allo stesso tempo felice, AWWW TROPPO PUCCIOSO STO PER SVENIRE PER LA TROPPA TENEREZZA

(PIÙ O MENO COSÌ)

potevo vedere mio padre un po scazzato con me per quel gesto visto che lui è un po geloso di me visto che assomiglio molto alla mamma, si però ti prego dammi spazio papà.

Armin POV

T/N ha ragione non posso fingere di essere quello che non sono, andai a cercarla per dirle scusa per averla guardata con odio, so che gli ho fatto male. Andai nella sua stanza la trovai a parlare con il caporale che era suo allenatore non ché suo padre, poi lei disse con voce tremolante che voleva essere al posto della madre e che lei non doveva sacrificarsi per salvarla, volevo dirgli di non dire così ma il caporale gli diede un ceffone, 

anche se mi dispiace dirlo ma se lo merita, poi lei disse che voleva perdonarmi, poi il caporale avendomi notato fece girare la figlia che quando mi vide si fiondò su di me e mi abbracciò, OH MIO DIO CHE IMBARAZZO!! voglio sotterrarmi, poi lei si auto reclamò il peggior idolo che io abbia avuto, MA STA SCHERZANDO PER CASO? perché lei oltre a essere un idolo/esempio da seguire per me lei è anche la mia crash, poi dissi una frase che avrei preferito evitare di dire solo per l'ultima parte.

Armin: non osare mai più a dire una cosa del genere sei e sarai sempre il mio idolo un esempio da seguire e la mia cotta...0////0

lei mi guardò teneramente con un bellissimo sorriso, io cercai di sviare quello che ho detto ma lei mi impose di stare zitto per poi darmi un bacio sulla guancia, OH PORCA MISERIA! L'HA FATTO DAVVERO? AAAAAAAA!! potevo notare Il caporale Levi che mi guardava male, posso capirlo è geloso della figlia visto che assomiglia un sacco alla sua povera moglie che non c'è più, OH MIO DIO HO RICEVUTO IL MIO PRIMO BACIO DA UNA RAGAZZA E QUELLA RAGZZA MI PIACE UN BOTTO, YAUUUU. Poi avvolte mi chiedono perché la stimo così tanto, la risposta è più che semplice, lei salvò la mia vita però lei era fuori controllo quindi non guardava in faccia a nessuno, praticamente era come se avesse perso l'umanità per un secondo per poi tornare se stessa quando stava per tramontare il sole, poi tirò un urlo disumano, fortissimo e dilaniato da mille dolori, poi tornò in se per poi tornare da sola alla caserma come se non fosse successo nulla di tutto l'accaduto. 

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