Terza lettera
25 Settembre, 2019
Cara Aria,
Devo darti una notizia meravigliosa! Papà e Isabella si sono fidanzati! Sebbene Isa abbia quattordici anni, il mio caro padre ha acconsentito a diventare suo amante. L'ho capito ieri sera. Ero in biblioteca per cercare un volume di poesie, quando ho visto Isabella avvicinarsi guardinga alla poltrona rossa. Sai, la biblioteca dell'albergo è molto grande, con scaffali di legno saturi di libri polverosi che soffocano le pareti. Al soffitto dondola un grandissimo lampadario di cristallo che manda riflessi colorati ai grossi tavoli su cui si legge. Davanti a questi tavoli c'è un caminetto che, con la sua fiamma, riscalda tutta la stanza. Ma tornando alla storia, avevo visto Isa avvicinarsi alla poltrona. Ero perplessa, poiché la nostra criminale non ha mai amato la lettura, tranne quella riguardante la magia nera o cose simili. Ma, vedendo meglio, c'era mio padre seduto a guardare le fiamme del nostro caminetto. Aveva sul volto il suo sorriso maniaco e volgeva gli occhi in ogni direzione possibile. Quando ha visto Isabella, ha allargato il suo sorriso e con un cenno l'ha invitata a sedersi sulle sue ginocchia. La mia amica, arrossendo, ha ubbidito. E da allora ho visto tutto. Isa ha avvolto il collo di mio padre con le sue braccia e lo ha avvicinato sempre di più. A sua volta, il demone le ha stretto la vita con le braccia. Percepivo i loro respiri uniti come due frammenti di un cuore dell'amicizia. Non riuscivo a muovermi. Sembrava una scena del film "Lolita". Ero senza fiato. Poi le labbra dell'uno e dell'altra si sono sfiorate e si sono unite. Attorcigliandosi, separandosi e riunendosi quelle bocche sembravano comunicare amore, passione e follia. Arrossivo tutta e immaginavo che papà avrebbe spogliato la ragazza. Ma non fu così.
Prima che potessero avere l'occasione di vedermi, sono fuggita per la mia stanza per pensare. Angie stava per uscire per incontrare un cliente, quando mi ha visto correre. I nostri fianchi si sfiorarono e sentii un calore innaturale attraversarmi il corpo. Non riuscii a udire le domande di Angel riguardo alla mia fretta, poiché ero ancora sconvolta da quel contatto.
Sai, è strano per noi preadolescenti innamorarsi di qualcuno che è più grande di noi. È peccato ma se ci si abitua è una storia d'amore ordinaria, come tutte le altre. Perché, qui all'Inferno, esistono molte lolite, ma che non si vogliono mostrare. Sembra incoerente questo modo di nascondere il proprio lato lussurioso, ma è così.
Oh, Aria, sono ancora sconvolta e appena ripenso al bacio tra papà e Isa o il contatto fugace con Angel Cakes, il mio viso diventa incandescente, come se avessi la febbre.
Devo pensare a tutto quello che è avvenuto.
Tua Daphne
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