2020/11/09 RISPOSTA A TE

Ciao Chiara, ho finalmente preso il coraggio per le briglie e ti sto scrivendo in risposta alla tua lettera.

Non ho mai scritto in vita mia a qualcuno, sei la mia prima volta.

Ti devo confessare che inizialmente, quando ho letto la tua lettera, ho pensato "che cazzo vuole questa, non sa niente di me non può dirmi che mi capisce".

Ero arrabbiato con te, con le tue parole perché mi hanno fatto pensare seriamente a come potevano sentirsi le persone accanto a me.

Sono sincero ho buttato la tua lettera nel cestino ma le tue parole continuavano a tormentarmi, a farmi pensare.

Ho iniziato a notare cose che prima non vedevo.

Ho iniziato a notare gli occhi di mio padre, stanchi e pieni di preoccupazione ogni volta che mi guardava, ho notato la sua tristezza e la sua stanchezza, ho finalmente notato il suo amore per me!

Non lo avevo mai notato o almeno non ci avevo mai fatto caso, prima lo davo per scontato, poi ero troppo concentrato sul mio dolore da non accorgermi dei sentimenti di mio padre e questo mi ha fatto sentire in colpa, questo sentimento mi ha fatto venir voglia di abbracciare mio padre dopo tanto tempo.

Ha pianto e io con lui, di felicità!

Mi ha fatto sentire meglio e abbiamo parlato tanto.

Sai però la cosa che mi ha fatto capire che hai ragione, che sono stato uno stupido egoista, è stata mia sorella, per essere preciso il diario di mia sorella.

Sono convinto che lo abbia lasciato aperto per me, le parole che c'erano scritte all'intero mi hanno fatto aprire gli occhi.

Te ne scrivo un assaggio
" Caro Diario
Il mio fratellone è così triste da quando mamma non c'è, davanti a me si dimostra così forte e allegro per farmi ridere ma io so che piange in segreto in camera sua.
Ho paura che anche lui mi lascerà sola e io non voglio!
Non mi interessa che lui sia forte e sempre sorridente, mi va bene anche se piange e urla, mi piace lo stesso.
Rivoglio il mio fratellone accanto a me e non il suo fantasma!
Io ho pianto tanto fra le sue braccia ora vorrei che lui piangesse fra le mie per poter continuare ad andare avanti insieme per rendere orgoglioso papà ma soprattutto la mamma".

A queste parole ho pianto e pianto e ho continuato a farlo fra le braccia di mia sorella per ore.

Ho capito che loro per me ci sono, come io per loro.

Ho capito che per quanto sia difficile non sono solo e ho delle responsabilità.

Ho capito che non posso far soffrire più la mia famiglia ma dobbiamo insieme andare avanti, in questo dolore.

Dopo aver aperto gli occhi, grazie alla tua lettera, la situazione è migliorata un po'.

È ancora difficile alcuni giorni ma il pensiero del sorriso della mia sorellina e la pacca affettuosa di papà mi sprona ad alzarmi e vivere.

Sto imparando a parlare di quello che provo con loro, per non tenermi tutto dentro e questo ci sta avvicinando ancora di più.

Finalmente ho trovato il coraggio di ripescare la tua lettera, rileggerla e farla leggere alla mia famiglia.

Ti devo ringraziare ma sopratutto devo invitarti a casa nostra, vogliamo conoscerti e parlare con te.

Aspetto una tua risposta, intanto un altro grazie infinito.

P.S.  ho deciso di afferrare la mano che mi hai teso, dandomi la salvezza.

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