Addio


Questa sarà l'ultima lettera che io ti scriverò. 
L'ultima che leggerai, se mai riuscirai a trovarla.

Ti chiederai perché ti scrivo dopo tutto questo tempo.

Dopo quello sguardo fugace da sconosciuti

che ci siamo lanciati

in quel misero mezzo di trasporto.

Chissà cosa hai pensato nel vedermi.
Chissà cosa ho pensato io.

Siamo stati tante cose insieme:
compagni.
Amici. 
Innamorati.

Esauriti.
Pazzi.
E alla fine,

anche sconosciuti.

Ma io penso.
Penso che tu in realtà

non mi hai mai conosciuta per come sono.

Ci sono tanti aspetti di me che tu hai voluto ignorare.
Come io, ho voluto ignorare tutti i tuoi difetti,

per mesi,

per anni.

Non volevo vedere quella parte di te.
Mi faceva male.

I tuoi occhi sono ancora vuoti, sai?
Sei ancora il fuoco fatuo che ho lasciato nel bosco,
quello che mi avrebbe dovuto condurre

in chissà quale meraviglioso posto,

ma si è perso,

facendo quasi perdere anche me.

Io ho cambiato strada.
Ho svoltato a sinistra.
Tu a destra.

Io ho cavalcato il vento.
Tu cosa hai cavalcato nel frattempo?

Ricordo ancora il tuo profumo.
La sensazione della tua mano nella mia.
Il tuo sguardo sfuggente.
Le lacrime che mi hai fatto versare contro la tua maglietta,
per colpa della tua sbadataggine.

Anni fa,
nel vedere lo sguardo che mi hai lanciato oggi,
nel presente,
probabilmente sarei un po' morta.
Avrei vagato coi pensieri per ore, cercando di capire
cosa ho sbagliato.
Se avessi davvero sbagliato.

Ora invece,
l'unica sensazione che mi fa provare

è paura.
Non paura che tu possa farmi del male.
Ormai, tu non puoi più farmi niente.
Sono protetta da una corazza che 
tu stesso mi hai fatto costruire
per difendermi.

Ma paura di quello che sei.
Di quello che ti ho fatto diventare.
Paura di aver lasciato questo discorso in sospeso
per così tanto tempo
dimenticandomi
della necessità

di dirti ciò che penso.

E io penso.
Penso che avremmo potuto
entrambi
fare di meglio.

Avrei dovuto accettare chi eri.
Avresti dovuto perdere un po' più di tempo
a guardarmi.
A vedermi.
Ad ascoltarmi.

Ascoltare il mio cuore, 
come io ascoltavo il tuo.

Avresti visto tante cose nei miei occhi
se l'avessi fatto.

Io non so chi sei.
Tu non sai chi sono.
Quindi, 
siamo davvero stati qualcosa?
O siamo sempre stati gli sconosciuti che siamo ora?

Io adesso ti scrivo
perché è l'unica cosa che so fare.
Perché è l'unico modo 
per dirti questo.
Quello che non riuscirò mai a dirti
per colpa della mia paura.

Io ti auguro ogni bene.
Ti auguro di essere felice quanto lo sono io adesso.
Perché non ho mai voluto male per te.
E lo sai.

Io ti auguro ogni bene.

Ma non tornare.

Non tornare mai da me.
Lasciami guidare da un altro fuoco 
in questo bosco di rovi.

L'unica cosa che voglio dirti
è mi dispiace.
Mi dispiace di non avere il coraggio 
di dirti ciò di persona.

Per il resto, non mi pento.

Perché, il resto, ora, mi ha condotta
dalla persona più bella del mondo.
Che mi vede.
Che io vedo.
Che io amo.
Che mi ama

esattamente per come sono.

Tu rimarrai un ricordo.
Un ricordo triste.
A volte felice.
A volte doloroso.
Che io ho amato.
Inutilmente.
Ma è stato così.

Sii felice, S.
Ma non tornare.

Addio.


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