Ricostruire

Robert dopo essersi saziato di quelle labbra toccate dal cielo iniziò a tormentarla di piccoli baci su tutto il viso, facendola sorridere imbarazzata con quelle piccole fossette che la rendevano adorabile, forse più di lui.
-Mh, Rob!
Protestò lei, cercando di sottrarsi con una risata a quella piacevole tortura che non terminò. L'attore la tenne stretta su di lui, facendole piegare la schiena all'indietro talmente insisteva a ricoprirla di baci e dolci morsi. Aurora continuava a ridere mentre invano gli dava dei colpetti sul petto per farlo smettere, ma adorava sentire quelle labbra morbide e gentili sulla sua pelle.
Robert le morse la punta del naso, facendole strizzare gli occhi per il fastidio.
Aurora sentiva la sua faccia rovente di quelle labbra, percepiva ancora il loro contatto sulle guance, sulla fronte, sulla bocca. Uno spettro troppo importante per essere abbandonato.
-Ti mangio di baci, honey.
La rosa riuscì a sottrarsi in tempo prima che tornasse all'attacco, calpestando incerta la neve che abbracciava le foglie secche.
-Non sono un biscotto!
Robert spinse il labbro inferiore in avanti e ingrandì le pupille oltre il limite concesso, il suo sguardo era più dolce di una torta alla crema ripiena di cioccolato. Aurora trovò di nuovo il suo autocontrollo e alzò un sopracciglio come a dire "embè?".
Rob sbuffò teneramente per poi abbandonare la sua espressione da cucciolo indifeso, prese la pittrice per mano mentre recuperò il suo zaino da terra, recandosi verso il bellissimo chalet.
-Perché mi hai portata qui?
Non rispose.
Aurora roteò gli occhi.
-Come siamo permalosi, Robbie l'aviatore.
Si beccò una linguaccia e un pizzicotto sul sedere per dispetto, facendole tirare una palla di neve esattamente sul ciuffo ben curato dell'attore.
La cuoca gli rise sguaiatamente in faccia, facendosi beffe dei suoi capelli perfetti completamente rovinati.
-Ah, la metti così?
Si piegò sulle ginocchia per fare una palla di neve, ma Aurora l'aveva già colpito sul fondoschiena.
Robert approfittò del fatto che aveva chiuso gli occhi per togliersi delle lacrime di divertimento, aspettando solo quando li aprì per attaccarla. Aurora smise di ridere quando una palla di neve, alla velocità di Bolt con una supposta effervescente, le arrivò in pieno viso, facendola cadere a terra di botto.
Fu il turno di Robert per riderle in faccia.
La rosa sentì il freddo entrarle dentro le ossa, facendola sedere di scatto mentre il solo suono dell'attore che la umiliava alimentò il suo senso della vittoria.
-Tu..tu sei un...
-Sii gentile!
L'ammonì lui.
Aurora sorrise enigmatica e facendo appello ai suoi muscoli fece un balzo da pantera su Robert, placcandolo come il più feroce rugbista, facendolo cadere a sua volta nella neve, trovandosi sopra il suo cuore caldo.
Provò ad insultarla ma la sua bocca fu subito riempita di neve, imbiancando a regola d'arte la sua barba appena visibile.
Rotolarono l'uno sull'altro per dieci minuti buoni, colpendosi a morte con della semplicissima ed innocente neve. Ovviamente la lotta finì con Robert seduto sopra di lei, la faccia grondante di brina e tanta, tantissima neve sui suoi vestiti. Ma Aurora era messa molto peggio: sembrava un pupazzo di neve vivente.
Il freddo fu l'ultimo dei loro pensieri.
Le afferrò i polsi, portandoli ai lati dei capelli rosa completamente bagnati, facendoli volutamente sprofondare nella coltre bianca.
-Il gioco è finito sweetie.
Minacciò con voce fintamente cupa, scatenando un sorriso ampiamente arrogante sulla faccia del nemico che accese numerosi istinti dentro di lui.
-Io credo proprio di no bello mio!
Rob si chinò fino al suo orecchio, riscaldandola con il suo fiato caldo, facendola rabbrividire di piacere talmente tanto da farla contorcere sotto di lui.
-Potrei farti mia anche qui, adesso.
Sussurrò con una voce talmente roca da sembrare il ringhio di una bestia dentro una grotta. Detto ciò infilò una mano sotto il suo giubbotto e la sua maglietta, accarezzandole il fianco destro con risoluta lentezza. Osò addirittura sfiorarle il seno, accendendo solo il fiammifero di quel ardente incendio che sarebbe scoppiato nei prossimi giorni.
-Ma prima ti devo delle spiegazioni.
Tolse la mano e si alzò da lei, alzandola a sua volta finché non afferrò di nuovo lo zaino abbandonato, caricandosela in spalla per raggiungere lo chalet senza ulteriori interruzioni.
Aurora venne messa a terra solo quando entrarono nella casa di montagna, ma quello che vide non era affatto un lussuoso chalet: c'erano scatoloni ovunque e alcuni arredi erano già stati messi al loro posto.
-No.
Disse già rivolta verso Robert che la guardava con le braccia incrociate e la serietà stampata in volto.
-Non mi sono infradiciata tutta per poi non poter neanche trovare un camino accesso.
Le si avvicinò con quel suo ego prepotente tornato a dipingerlo come un affascinante, irresistibile stronzo senza limiti, e forse stava imitando un suo personaggio.
Con due dita le alzò il mento, imponendosi su di lei.
-Prima ci laviamo insieme e poi mi aiuterai ad arredare la vecchia casa dei miei bisnonni.
Aurora non riuscì ad abbassare il capo, Robert la costringeva ad alzare ancora di più il viso per accarezzarle dolcemente la gola e il collo, facendola deglutire.
-Che c'è sei pure austriaco ora?
Chiese antipatica.
-Non ti conviene provocarmi honey.
Digrignò i denti, pronunciando quella frase come un ferreo sospiro.
Aurora non riuscì a ribattere talmente era attratta da quel suo comportamento quasi cattivo nei suoi confronti, ma è inutile additare la protagonista come una poco di buono: sappiamo tutti che quando l'angelo ti corteggia il demone ti ha già conquistato, non negatelo.
-Vieni con me.
La sedusse.
-Vai convinto Robert!
Per ripicca la baciò esattamente sulla vena centrale del collo, facendola sussultare per aver trovato uno dei suoi punti estremamente deboli.
Ghignò sicuro di sé.
-Dobbiamo ricostruire il nostro amore Auro, da qualche parte dobbiamo pur iniziare.
E detto ciò la prese per mano, trascinandola verso il cancello delle anime dannate di fascino e le speranze di restare lucida erano ben lungi dal rimare con lei.


*eh sì, vi provoco non poco😏. BTW, ve lo chiedo in ginocchio: rispondete alla domanda principale del capitolo precedente: cosa ne pensate della storia ora che siamo arrivati a questo punto? Seriamente però.Vi scongiuro, vi prometto che non farò accadere niente di male a loro (forse). Vi prego in aramaico antico. Poi passo alle maniere forti io vi ho avvisato, perché il mio potere di persuasione arriva fino ad un certo punto. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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