Perfetto
La pioggia nascondeva impertinente il loro bacio, correndo sui loro volti, formando i loro cuori.
Sono gli attimi più duri quando inizi ad amare qualcuno, ma dicono i migliori.
Bellissimo come un bacio potesse prendersi per mano fino al paradiso, dove ogni loro affetto rendeva tutto straordinario e non volevano far invidia a tutte le coppie del mondo, assolutamente no.
Robert e Aurora volevano restare nel loro piccolo infinito e osservare le stelle ogni notte lucente, sperando ogni giorno di più di potersi amare più di prima.
Incastrò le dita fra quelle ciocche di capelli rosa, sentendo il fresco della pioggia tra le dita mentre piano posò la mano sulla sua nuca, approfondendo il contatto fino all'impossibile, perché in amore ogni cosa è senza limiti.
Quella notte le uniche stelle che brillavano non erano in cielo.
Si modellavano a vicenda, si creavano angeli per sostituire i demoni che per troppo tempo se ne stavano seduti sui loro cuori straziati da grandi guerre.
E per Robert lei era perfetta, accettò le ferite che le spine di quelle rosa gli avrebbero procurato in futuro. Era deciso, era convinto di poter imparare l'arte dell'amore semplicemente amando.
E per Aurora lui era perfetto, accettò il dolore che il buco nero di quell'anima le avrebbe procurato in futuro. Era decisa, era convinta di poter camminare in quel tunnel buio solo se lui fosse stato la sua luce.
Danzando nell'oscurità smisero di baciarsi ormai a corto di fiato bruciato con passione, abbracciandosi ancora di più finché non iniziarono a dondolarsi lentamente.
La pioggia tentò la fuga e scappò altrove, lasciandoli soli e infreddoliti, ma era un freddo esterno quello che sentivano.
Dentro di loro bruciava il più caldo dei camini, la fiamma di cupido scoppiettava ardente d'amore. Il loro bacio fu lento, ma l'amore non si misura con l'affetto, si misura con il cuore.
Si illuminavano di se stessi.
Si stava come onde del mare in un giorno d'estate, perfetto.
Aurora fu la prima a sollevare il volto dalla spalla di Robert che a sua volta la guardò, sorridendo con la più pura della sincerità mentre una delle poche gocce d'acqua rimaste sul suo viso scivolò sul contorno delle sue labbra e poi cadde dal mento sbarbato.
Quelle piccole fossette che si risaltavano quando sorrideva rendevano quello spettacolo un amore del tutto ripagato, uno di quelli dove si è disposti ad aspettare ancora pur di completarlo.
Robert alzò una mano e l'avvicinò alle labbra dolci della pittrice, sfiorandole con dita tremanti per l'emozione. Proseguì il percorso e delineò con l'indice il contorno della mascella, curvando fino alla punta del naso dove lasciò un piccolo pizzicotto seguito da una risata di Aurora.
Rob la fece aderire al proprio bacino e baciò a stampo la parte pizzicata, le fronti si decisero ad avvicinarsi.
La pioggia se n'era andata da un po' e quasi sentivano la sua mancanza, ma per loro bastava stare insieme e il resto poteva aspettare.
Era una resa al sublime rapporto che si era creato, una sentita sconfitta con solo e soltanto due vincitori da ora in poi invincibili.
Robert cercò a tentoni la mano fredda della rosa, circondandola come un muro circonda la sua città.
Regalò una dolce carezza sulla guancia, superando ogni ostacolo e perché se non la toccava gli mancava il fiato.
Due sovrani nel loro regno, perfetto.
-Sei perfetta stanotte.
Soffiò lui sulla bocca di Aurora e non servì più sorridere per nascondere la verità.
Perché se si fermava lei poi si fermava lui, se si faceva male lei sentiva dolore lui. Il vento si gettò tra le loro bocche e rubò la frase della pittrice, stringendola tra le mani per portarla lontano dalle strade di New York.
Combatterono una crociata contro i loro sbagli, non alzando neanche per un secondo le armi. Perfetti erano, perfetti sono e perfetti saranno, comunque vada a finire. Era tutto così maledettamente perfetto, ed era troppo bello quanto vero. Perciò non si ama per sport, si ama per correre ogni volta lontano dalle tempeste, insieme.
Avevano creato un nuovo simbolo della perfezione, loro ne erano il significato.
Avevano fede in ciò che vedevano, che sentivano, che assaporavano, senza mai chiudere gli occhi e voltare le spalle.
Sotto il loro respiro si potevano percepire quelle particelle di una loro chimica unica e complessa, il tempo che rasentò l'eterno quando accennarono a riprendere il bacio perfetto in ogni movimento.
Perfetti, da quale passato provenivano?
Abbraccio tremante nella notte, rugiada che sgorga nel mattino.
Perfetti, da quale presente scappavano?
Bacio lungo e intenso, amore rigoglioso nel campo.
Perfetti, da quale futuro sognavano?
Mani avvolte dalle tenebre, squarciate dalla loro stessa luce.
L'amore si sconta amando.
*ma questo finale in stile Ungaretti? Dopo un'ora di letteratura ci sta dai, adesso in testa ho poeti, fascisti e nazisti che bazzicano in ogni dove. Che mi fate un'altra recensione per questo capitolo? Adoro le recensioni. Stupore, ammirazione, canzone bellissima? Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top