Il passo

Aurora scese dall'autobus, trascinando dietro di se due valigie non troppo impressionanti, ma che nascondevano tutte le diavolerie che si era portata appresso.
Per un attimo si fermò appena davanti alla porta di ingresso dell'aeroporto di Malpensa, riuscendo a scrutare solo una piccola parte del continuo sciamare di persone al suo interno.
Alzò lo sguardo verso il cielo nel posto migliore per osservare la landa azzurra ed arida che sovrastava le persone.
Seguì con gli occhi l'aereo che era partito con il tipico boato, quell'improvvisa voglia di voler volare che spinse Aurora a muovere il passo più importante della sua vita verso l'ignoto del suo futuro.
L'aria cambiò improvvisamente quando entrò dentro l'aeroporto, forse perché l'aria pungente di fuori sembrava essere stata bloccata appena fuori dalle porte.
Proseguì con tutti i controlli necessari, passandoli uno ad uno con stupore e successo per il suo primo volo in assoluto, un giorno da ricordare.
Si guardò attorno curiosa e attratta da tutta quella folla che faceva da colonna sonora al luogo, vedendo con che classe le hostess sfilavano tra i passeggeri.
Quando raggiunse, assieme a tutto il suo gruppo di passeggeri vogliosi di New York, l'aereo le sembrò qualcosa di molto esaltante e mai visto fino ad ora.
Raggiunse il posto assegnato che era proprio quello vicino al finestrino, il posto più ambito dai sognatori di nuvole e di ricordi che il cielo riesce a scatenare nell'uomo.
Si sistemò la felpa rosa tenue e si tolse il cappello di lana, muovendosi leggermente prima di trovare la posizione ideale per adattarsi al sedile.
Appiccicò la faccia al vetro, vedendo i vari addetti che si preparavano al decollo dell'aereo consapevoli di essere guardati da tanti occhi impazienti. Sfortunatamente nel posto di fianco a quello della rosa non c'era nessuno, così erano solo lei e il cielo che sostituiva il mare.
Continuò a guardare tutto tranne l'interno del veicolo con la voglia di cambiare pagina e cambiare vita dopo aver smesso di credere a quei sorrisi finti che le rivolgeva.
Di tutto poteva aspettarsi quando l'aereo decollò con la chiara intenzione di non fermarsi, ma mai e poi mai si sarebbe immaginata quello che sarebbe successo in seguito al suo viaggio.
Perché nella sua mente vedeva solo i grattacieli della città che non dorme mai, non le straordinarie coincidenze che la porteranno dove il destino deciderà di portarla, di portarli.

*e quel plurale? Vi stuzzico 😏😏. Comunque ho appena finito di ascoltare il nuovo album di Ed Sheeran, Divide, ed è semplicemente,meravigliosamente, straordinariamente fenomenale. Quindi vuol dire più canzoni per i capitoli musicali che arriveranno, eccome se arriveranno. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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