Bisogno
Aurora era distesa sul divano mentre con una mano accarezzava distrattamente il pelo morbido di Zed che si era appollaiato al suo fianco.
Stava aspettando il suono di un clacson e nella sua ardua attesa fissava con inquietudine il soffitto, cercando disperatamente di vederci le stelle senza dover uscire fuori.
Aspettava quel clacson più di ogni altro suono al mondo, non le importava se appena chiudeva gli occhi vedeva Giulia a terra con il sangue che le faceva da aureola bagnandole i ricci, non le importava se durante la notte vedeva il sangue uscire da tutte le parti. Aurora aveva bisogno di quel suono, era come se in quel momento la sua vita dipendesse solo e soltanto da quel clacson.
L'attesa le sembrava un'altra agonia da aggiungere nei suoi dolori più atroci.
Non le importava di essere vestita con una maglietta estiva, pantaloni a cavallo basso e delle scarpe da corsa. Non le importava affatto di non essersi vestita nel modo più consono alla seguente serata. Aurora aveva bisogno di una persona e solo il clacson l'avrebbe avvisata del suo arrivo.
Non sapeva se alla fine si sarebbe stancata del contatto umano per starsene un po' da sola, non sapeva se invece avrebbe cercato ancora più calore nel suo costante gelo.
Aurora semplicemente non sapeva, ma aveva bisogno.
Il cuore già inesistente periva ancora di più in quel silenzio a cui restava aggrappata, schiacciato da un trauma che nemmeno lo psicologo più esperto sarebbe riuscito a curare.
E così la pittrice tentava in qualche modo di dipingere con lo sguardo paesaggi maestosi, valli enormi dove il Sole bacia la sua terra e i fiumi dissetano gli animali, dove le montagne decorano la cornice mentre le rondini cantano la vita semplicemente volando.
Aveva bisogno di perdersi ogni tanto, disposta a smarrirsi per sempre.
Ma quando l'attesissimo clacson la risvegliò dal suo quadro a sogno aperto balzò in piedi, conducendo quasi meccanicamente Zed nella sua cuccia mentre con un solo sguardo affidava la sua incolumità al saggio Romeo vigile sul davanzale.
Si infilò in una sola mossa il parka ed uscì con la massa rosa lasciata libera al vento che subito le alzò delle ciocche non appena mise piede fuori dal portone.
Il tramonto stava già morendo e il cielo sopra di lei, come d'abitudine, stava sanguinando di un rosso pastello.
Delle foglie secche superarono in corsa la punta dei piedi, lasciandola stordita per qualche secondo alla vista di una Porsche Macan bianca che pareva brillare in quel grigio autunnale newyorkese.
Il finestrino si abbassò lentamente e più si abbassava e più Aurora sentiva una bellissima sensazione di felicità crescerle dentro.
-Cosa ci fa una ragazza bella come te sola in questa grande città?
La rosa alzò gli occhi al cielo con un lieve sbuffò divertito, recandosi verso l'auto, aprendo la portiera per poi entrare dentro in quella sorta di astronave formato mini.
-Mi sei mancata, honey.
Robert si sporse verso di lei e le lasciò una piccola scia di baci sulla guancia fino ad arrivare alle labbra dove vi lasciò un dolcissimo bacio a stampo.
Chiuse completamente la portiera, allacciandosi la cintura mentre con una mano scompigliava i capelli sbarazzini di Rob che in quel momento puntavano verso sinistra, il ciuffo pareva quello del personaggio che doveva interpretare...Toy Sank o robe del genere.
Il tragitto fu tranquillo e all'insegna della musica e del divertimento, ma Aurora ancora non si sentiva serena poiché non poteva abbracciarlo. A proposito, nel mezzo dei loro discorsi saltò fuori che Damien alla fine altro non era che il figlio di un amico dell'attore quindi tutto tranquillo, per ora.
Dopo neanche quaranta minuti si fermarono in un garage ampio e spazioso, uscendo successivamente verso un ascensore che li portò all'ultimo piano di quello che, chiaramente, era uno dei tanti grattacieli di Manhattan.
Attraversarono un breve corridoio per poi entrare in quello che doveva essere il super attico di Robert.
Aurora ne rimase esterrefatta di quella magnifica sala che si estendeva davanti ai suoi occhi, una grande ed unica vetrata che affacciava sul Central Park con i colori del tramonto erano un vero spettacolo.
Guardò in alto, vedendo una scala portare al piano di sopra mentre in basso, sotto le scale superiori, c'era un'ulteriore scalinata che portava al piano inferiore, probabilmente una taverna di notevoli dimensioni.
-Chiudi quella bocca altrimenti entrano le mosche!
Scherzò Robert meritandosi una gomitata nel costato.
Aurora finalmente sentì lo stupore darle l'ultima stoccata per poi farle salire nelle vene il bisogno di sentirsi a casa, il sangue che ribolliva di cieca ricerca del contatto.
Trovò il nirvana quando si gettò nelle braccia forti di Robert, stringendolo finché i suoi muscoli non gridarono pietà.
Come un interruttore quelle mani grandi e nervose spensero ogni suo ricordo, ogni suo incubo e ogni sua cattiveria quando le accarezzò la nuca e la schiena.
Robert riscoprì l'eccitante torpore che provava ogni volta che affondava il mento nei capelli della rosa, sentendo il profumo di Marsiglia entrare dentro di lui e calmare ogni suo indomabile diavolo.
Piano le baciò la tempia, percependo attraverso il loro abbraccio il bisogno disperato che lei provava nei suoi confronti.
Fu uno di quegli abbracci che ti aspetti da una vita ma che quando arrivano ti legano per sempre ad un'altra vita.
-Va meglio?
Chiese calmo.
-Decisamente.
Robert con un gentilezza di cui non aveva conoscenza la staccò dal proprio corpo, fermando la mano su quella guancia liscia come il velluto.
Con un sorriso la baciò, trasmettendole tutto il suo bisogno di sentirsi indispensabile per lei.
-La pizza ha fretta.
Disse con voce roca e approfondita dal bisogno.
La caricò sulla spalla e a passo di marcia si recò in cucina, divertendosi mentre accusava i piccoli pugni che sentiva sulla schiena.
Quando ci si sente l'uno bisognoso dell'altro, altro non può essere che una sola cosa: amore.
*lungo ma dolce, dai, ammettetelo. Mh, ma troppa felicità provoca effetti collaterali lo sapete? Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
Ahem, comunque la Porsche Macan è questa qui👇🏻
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