Capitolo 50
"L'inizio è dolce, assurdo, felice. L'intreccio pieno di buona volontà, forte e carico di tensioni. La fine, una lacerazione".
Nuria Barrios
Los Alamos, 2006, quasi tre anni dalla scomparsa di Lily.
Avevano aspettato novità fin dal primo giorno in cui erano tornati a casa.
Quasi fiduciosi di sentir squillare il telefono. Ma la maggior parte delle segnalazioni si erano rivelate false.
Non appena però c'era qualcosa di nuovo, di più importante di una semplice "sentito dire", ecco che Bridget e Nick partivamo.
Affrontare il viaggio, per l'ennesima volta, non fu affatto facile.
Nick e Bridget ormai si parlavamo solo appunto per tenersi informati sulla figlia, e la tensione era palesemente palpabile nell'aria.
Non appena entrarono alla stazione di polizia Nick si guardò attorno, constatando che non era cambiato nulla dall'ultima volta.
Bridgte invece fu invasa dai brutti ricordi che quel posto le evocava.
Non riusciva a smettere di fissare la sedia sulla quale era seduta, tre anni prima, in attesa che qualcuno le dicesse cosa stava succedendo.
Quella mattina era occupata da un'altra donna. Lei non la conosceva ma si rivide molto in quella donna dall'aria distrutta.
Furono raggiunti dall'agente Ridge che subito gli andò incontro.
«Signori Mastrani, non c'era bisogno che veniste...».
«Quella è la madre del bambino?», chiese Bridget, interrompendolo e indicando la donna in questione.
Ridge fu costretto a voltarsi per dare una leggera occhiata, prima di rispondere con un lungo sospiro: «Sì, è lei... Il piccolo è scomparso ieri ma lo sceriffo non pensa che il caso sia collegato a quello di Lily».
Si conoscevano ormai da così tanto tempo che il ragazzo non si perdeva in chiacchiere inutili.
A Bridget piaceva il suo modo schietto e diretto, non aveva alcuna voglia di stare ad ascoltare parole di compassione.
«Per questo non ci vuole qui?», chiese Nick, che tutto sembrava fuorché felice di aver preso un aereo per attraversare gli Stati Uniti.
Ridge parve un po' imbarazzato, forse perché non avrebbe voluto dare una risposta.
Ma l'uomo lo fissava con insistenza e così fu costretto ad ammettere: «Lo so che per voi è dura, ma non potete presentarvi qui ogni volta che c'è una segnalazione».
Aveva o già sentito quel discorso, almeno quattro o cinque volte, negli ultimi anni, ma non volevano proprio comprenderlo.
Proprio per questo Bridget alzò gli occhi al cielo e sbuffò, stanca di sentirsi dire cosa avrebbe dovuto fare.
Stava per iniziare una discussione nella quale Bridgte avrebbe urlato, frustrata, chiedendo alle autorità che cosa avessero fatto per ritrovare sua figlia, mentre Nick al suo fianco cercava di tranquillizzarla.
Ma niente di tutto ciò accadde perché la donna li vide, si alzò si scatto e corse loro incontro.
«Io vi conosco, vi ho visto spesso alla televisione... Vostra figlia è scomparsa, proprio qui...», il suo isterismo era palpabile anche da come parlare, con una certa urgenza, e dal modo in cui gesticolava.
Bridget la osservava con estrema attenzione, dalle sue pupille rosse ai capelli scompigliati. Dalle borse nere sotto gli occhi ai vestiti del giorno prima.
Si chiese se anche lei, quel primo giorno, era apparse disperata e fuori dal mondo.
«Pensate che la sparizione di John sia collegata alla vostra?».
Il tono di voce era molto tirato e preoccupato mentre porgeva la domanda a nessuno in particolare.
Ed infetti non ci fu anima viva che decise di risponderle. Non solo perché in realtà non sapevano cosa dire, ma perché l'unica cosa che poteva rivelarle forse l'avrebbe fatta cadere in mille pezzi.
E Bridget non riusciva a distruggere la speranza di un'altra madre, non quando lei andava ancora in giro credendoci.
Si guardarono tutti e quattro. La madre disperata volgeva i suoi occhi tristi prima a Nick, poi a Bridget, poi a Ridge, ancora e ancora, mentre i tre cercavano di evitarla e si fissavano, quasi a decidere chi avrebbe parlato per primo.
Ma furono interrotti, questa volta dallo sceriffo che uscì dal suo ufficio tutto trafelato, seguito da due agenti.
«Che sta succedendo?», chiese Bridget, sull'attenti come tutti i presenti.
Lo sceriffo non ebbe neanche modo di chiedersi che cosa ci facevano di nuovo lì. Poteva comprenderlo.
Disse soltanto, mentre usciva: «Hanno trovato il bambino».
Bridgte e Nick si guardarono, sperando che forse il ritrovamento avrebbe portare a qualche novità anche per loro, mentre la madre del piccolo si lasciava andare ad un lungo sospiro di sollievo.
Furono ben presto ignorati, tutti troppo intenti a capire che fosse successo e così ai due non restò che aspettare. D'altronde, non facevano altro da tre anni.
Alla fine si scoprì che il bambino si era semplicemente allontano quando la madre era distratta ed aveva vagato da solo, senza meta, per poi perdersi in mezzo al deserto.
Era un miracolo che fosse ancora vivo, ma comunque non aveva nulla di simile alla sparizione di Lily. O almeno così credevano tutti.
«E se anche Lily si era solo persa e non sono riusciti a ritrovarla?», chiese Bridget, una volta rimasti soli, nonostante avessero già vagliato quell'ipotesi un'infinità di volte.
Nick non le rispose, anzi, evitò proprio di guardarla. La ignorava, come aveva fatto dall'inizio del viaggio.
Seduto su quella scomoda sedia di fronte all'ufficio dello sceriffo, Nick avrebbe solo voluto non essere di nuovo lì.
Troppe emozioni contrastanti lo avevano travolto e l'ennesimo buco nell'acqua lo aveva sfinito.
Quante altre volte avrebbero preso un'aereo per raggiungere quel luogo sperduto, che gli ricordava i giorni più brutti della sua vita, per poi rimanere delusi di nuovo?
Sapeva che sua moglie sarebbe andata avanti così all'infinito, per il resto della loro vita, e improvvisamente si rese conto non era più quello che voleva.
Era stanco di sperare, stanco di chiedersi se Lily fosse ancora viva, stanco di rimanere fermo, in attesa di un suo possibile ritorno.
E mentre aspettavano, neanche loro sapevano bene cosa, mentre Bridget si chiedeva ancora che cosa fosse successo a sua figlia, Nick rifletteva sulle sue prossime mosse.
Lei non lo sapeva, ma suo marito stava prendendo una decisione importante. Una decisione che avrebbe per sempre cambiato la vita di entrambi.
Ma lo scoprì ben presto, non appena tornarono a casa. Nick parcheggiò davanti la loro piccola casa, silenzio come quando se ne erano andati.
Invece di scendere dalla macchina si voltò nella sua direzione e, con voce grave, affermò: «Così non possiamo andare più avanti... è finita».
Lo aveva detto in modo secco, senza troppi giri di parole, e lasciando Bridget spiazzata.
«Che cosa intendi?».
«Tutto, Bri, è finito tutto. La speranza che Lily torni a casa, di poter continuare a vivere come se nulla fosse successo... La possibilità di un futuro insieme. Non c'è più nulla».
Il tono stanco con cui lo disse avrebbe dovuto allarmare Bridget ma in quel momento lei non riuscì a pensare ad altro che alle sue parole, pesanti come un macigno.
«Ci stai abbandonando?».
«Il punto è questo Bridget, Lily non c'è più... Non tornerà, mai più, ed io sono stanco di vivere nella vana speranza».
«Non è vana... Lily è nostra figlia e tu non puoi arrenderti così», avrebbe voluto trasmettergli tutta la sua indignazione ma non ci riuscì, non come avrebbe voluto.
Perché davanti a sé aveva un uomo che ormai non riusciva più a comprendere cosa stava provando.
Nick le prese la mano e la strinse nella sua, cercando di parlarle con tono dolce e comprensivo: «Bridget, Lily è e resterà sempre nostra figlia, il fatto che non ci sia più e che abbia smesso di credere nel suo ritorno, non significa che il mio amore per lei sia diminuito... Quello che voglio è solo non illudermi più, perché la vita è una sola e non voglio sprecarla aspettando una chiamata che potrebbe non arrivare mai».
Una parte di lei sapeva che il suo discorso era ragionevole, eppure non riuscì proprio a provare empatia nei suoi confronti.
Delusa, ritrasse la mano come se quella di lui scottasse: «Io non rinuncerò mai alla speranza di rivederla... Non rinuncerò mai a lei».
Aprì la portiera, uscì di corsa e la richiuse con una tale forza che Nick sobbalzò. Rimase ad osservarla mentre rientrava in casa, entrambi sapevano che lui non l'avrebbe seguita.
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