Shangri-La, più o meno
E boh, posticipavamo la scopata da venerdì sera.
Ci siamo visti sia venerdì, sia domenica. Ho dormito pure a casa sua ma sono stata con sua sorella tutta la notte.
Martedì stavo sclerando.
Gli ho scritto di venire a prendermi. Di portarmi via. È corso da me, in pochissimo tempo. Siamo stati tranquilli, e ci siamo divertiti. Abbiamo chiacchierato tranquilli e siamo saliti alla Madonnina, inculati lontano dalla città e ci siamo fatti una canna.
Lui non fumava da sei mesi.
Abbiamo parlato, poi quando abbiamo finito mi ha fatto fare il giro della cappella e mi ha riportato in macchina. Ha messo Snoop Dogg, e abbiamo fatto il giro della città ridendo e scherzando come amici di vecchia data. È stato carino.
Poi, una volta che avevo un po' scaricato, mi ha portata a casa sua.
Ho messo Bob Marley al suo computer, l'ho spogliato e ci siamo trovati nudi nel letto. Al momento di infilare il preservativo gli si ammoscia. Scoppio a ridere e lui è imbarazzato e mi abbraccia e continua a ripetere che devo aiutarlo a risvegliarlo ma io sto troppo ridendo e gli chiedo scusa e lo stringo a me ma davvero non riesco a smettere.
Lui si stende di fianco a me e si copre con la coperta, imbarazzato. Mi dispiace, ma la cosa mi ha divertito. Mi guarda e mi chiede se gli do una mano e io poggio la testa sulla sua spalla e gli dico di far finire la canzone.
Rimaniamo così, abbracciati a guardare il soffitto e ad ascoltare Bob, mentre con la mano tengo la sua e gli faccio delle carezze e grattini sul palmo e fra le dita. È uno Shangri-La devastante, mi sento bene.
La canzone finisce, e io mi volto verso di lui. Lo bacio con passione, salendo a cavalcioni e simulando l'amplesso. Mi ficca due dita dentro e muove il bacino, e io continuo avanti e indietro, su e giù, finché non lo percepisco rialzato. Allora lo ficco dentro e facciamo sesso. E io sto sopra per tutto il tempo, e ci baciamo e mi accarezza e mi infila le unghie nella schiena, e poi lo sento che sta per venire e poi a una certa mi fa "aspetta"
E porco dio. Porco dio. Esce fuori mentre viene. Senza preservativo.
Lo guardo senza connettere. Non riesco a realizzare, semplicemente mi tolgo da sopra di lui e mi stendo a guardare il soffitto, aspettando. Lui rimane steso e poi si allunga a prendere dei fazzoletti e me ne sporge uno e io sono basita sinceramente.
Mi fa se sto bene, e Cristo non lo so. Rimango zitta e lui mi dice che è venuto fuori, ma non ne sono convinta, e non lo so e lui mi fa di pulirmi e io sinceramente non è che sto proprio capendo qualcosa quindi boh mi strofino il fazzoletto e poi penso "cazzo sicuramente se prima non c'era ora ce l'ho ficcato io" e dio merda ho il suo sperma anche sull'inguine e sul basso ventre e mi pulisco e lui continua a ripetere che è venuto fuori e io vado in bagno e mi lavo, e mi infilo le dita dentro e cazzo ho le unghie lunghe e mi graffio e porco dio spero di non avere il suo sperma nella vagina.
Esco che sono paralizzata. Lui mi sorride e mi bacia ma è un po' teso, balbetta qualcosa e capisco che era la prima volta che lo faceva senza, anche se per me non era la prima.
"Non avevo capito che eri senza preservativo"
"Eh sì, non te n'eri accorta?"
"E porco dio Gabri, potevi avvisarmi"
"Io ti ho vista convinta e boh... Ma stai tranquilla sono venuto fuori. Prenditi la pillola"
"Eh certo, tanto non sei mica tu che rischi di rimanere sterile"
Perché dio porco, Valeria me l'aveva detto che dopo tre pillole rimani sterile.
"Cosa vuol dire?"mi fa. Glielo spiego, non ci crede.
Va in bagno a pisciare. Mi rivesto. Tremo. Prendo il telefono e non so sinceramente penso che scoppio a piangere, chiamo Bea.
Mi fa anche lei che devo prendere la pillola. Gabri arriva a metà telefonata e quando riattacco mi ripete che devo prendere la pillola, ma io non ho soldi e non potrei anche volendo. E probabilmente dovrei fidarmi di lui, ma so che lui non viene in una botta sola ma qualche perdita di sperma ce l'ha anche prima dell'orgasmo perché facendogli pompini insomma so come funziona.
Mi fa che andiamo ad Asti e paga lui
Ci vestiamo e saliamo in macchina, fa qualche battuta e cerca il dialogo e mi ripete di stare tranquilla ma io non ho un cazzo da dire sinceramente e si vede che anche lui è teso.
Arriviamo ad Asti chiacchierando in modo freddo. Riparliamo dell'accaduto, poi di come stiamo portando avanti la nostra relazione, e dei nostri tipi ideali di compagnia. Cerca sul telefono una farmacia serale e chiama, io lo guardo mentre mi porta e continuo a ripetere a me stessa che è la prima e ultima volta che la prendo perché non posso diventare sterile.
Arriviamo alla farmacia che ci sono tre persone davanti a noi. Aspettiamo in coda, piove e ho le mani congelate, afferro le sue e mi faccio scaldare per un po'.
Rimaniamo zitti, io ferma immobile e lui che si muove nervoso sul posto. Guarda i pannolini e mi fa "li compriamo?" E io ridacchio ma c'è ben poco da ridere. Gli faccio che meno male che sono maggiorenne e lui alza gli occhi al cielo e bestemmia.
Una tipa ci passa davanti, lui mi sorride e mi fa "parli tu" e d'accordo sono nel panico più totale perché nel frattempo si è riempita e c'è un macello di gente e sono tutti zitti e ho paura di fare una figura di merda.
È il nostro turno e Gabri si avvicina al bancone e saluta la farmacista. Mi avvicino anch'io, mi sporgo e mormoro "avremmo bisogno della pillola del giorno dopo" e questa fa una faccia sconsolata o incazzata o tutt'e due e io vorrei ribaltarla di botte ma mi trattengo e lei la sporge sul bancone con sopra lo scontrino e sento la mano bruciare che voglio afferrare quella scatola ma cristo merda Gabri deve prima pagare con la carta e allora aspetto che faccia tutto e poi prendo la scatola e voglio solo uscire da lì e lui chiede alla farmacista se funziona al 100% e la genia ci fa che non è 100% ma comunque di solito funziona
Porco dio.
Usciamo e Gabri ha già il sorriso stampato in faccia. Piove, ho freddo e la borsa mi da fastidio. Entriamo in macchina e Gabri mi prende la scatola e comincia a leggere ad alta voce il foglio illustrativo.
Mi passa la pillola, e io la guardo e sono talmente impanicata che mi chiedo se sono capace di mandare giù una pastiglia e allora la metto sulla lingua e un po' la succhio, poi la butto giù con l'acqua che mi passa lui, che poi gli rido così beve pure lui.
Leggiamo sto cazzo di foglio finché non ci sentiamo relativamente meglio.
Il viaggio di ritorno è più tranquillo. Mi porta a casa e mi dice di far fare effetto alla pillola e di non bere alcolici. Sono ancora un po' scossa, prima di scendere dalla macchina mi da un bacio a stampo e mi abbraccia. Mi allontano e lui mi ripete di stare tranquilla e mi da un altro bacio. Dico sì con la testa ma lui non toglie la mano dalla mia nuca e mi da un terzo bacio a stampo, allora io scendo dalla macchina.
Come al solito, aspetta che entro dal cancello, e quando chiudo a chiave lui riparte. Faccio il vialetto ed entro in casa come se nulla fosse, saluto mia madre e i miei fratelli poi salgo al piano di sopra e trovo bea, e giustamente lei non capisce ma io penso che mi metto a piangere talmente sono felice di essere fra le sue braccia.
Gabriele mi scrive quella sera, chiedendomi come sto. Mi scrive anche la mattina dopo.
Penso che un po' gli voglio bene. Era la prima volta che capitava una cosa simile a tutti e due, e in effetti ci siamo fatti i complimenti a vicenda
"Bella Gabri, e anche questa è fatta"
"Grande leo"
Gliel'ho detto nel viaggio di ritorno. "Per lo meno c'è stato un momento Shangri-La"
"Cazzo è Shangri-La?"
"Un momento di estasi, più o meno"
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