sabato 17
Ho detto che è un diario giusto?
E che diario sia. Sabato 17 mi sono sballata a merda
Mi sono trattata proprio come si tratta un preservativo usato o una siringa sporca, proprio di merda.
Non avevo mangiato un cazzo a cena. Due fettine di pizza. Avevo il ciclo, e non avevo preso nemmeno una pastiglia.
Avevo la minigonna. Quanto stracazzo odio avere le gonne e le borse, e con i collant morivo di freddo ed era proprio una cosa che volevo evitare perché dio cane io odio il freddo.
Ho bevuto una birra da 8 gradi, e fumato tipo cinque sigarette.
Poi ho camminato un po' e ho bevuto un gin tonic. Con Eleonora e Gabriele sono andata al Mc Donald's, che già ho speso soldi ma non ho mangiato un cazzo e alla fine ho buttato tutto, ma poi ho rovesciato il gin tonic sul sedile.
L'unica cosa positiva era che al momento di scendere dalla macchina ho detto "probabilmente uscirò il culo, cercherò di non farlo" e Gabriele ha detto "cercherò di guardare".
E poi mi sono smezzata una canna con Ele.
E girava tutto, e parlavamo di minchiate e non ci capivo un cazzo e ridevamo, e poi siamo entrate in un locale e ci siamo sedute a parlare ma poi mi è venuto da vomitare.
Sono andata in bagno e ho sboccato malissimo. Prima nel cesso, poi nel lavandino. Ele mi ha aspettata fuori ma poi l'ho sentita ridacchiare con Lorenzo, che è il suo scopamico.
E mentre sboccavo nel lavandino ho sentito della gente urlare "no raga che schifo!" E mentre gettavo fuori i nuggets del MC pensavo che avrebbero chiamato la polizia e saremmo state arrestate.
E mi girava la testa da impazzire. Qualcuno ha anche aperto la porta mentre vomitavo, chissà che bello spettacolo
Sono uscita dal bagno e non trovavo il telefono e a malapena mi reggevo in piedi ed Ele era sparita e così sono corsa dove prima ero seduta e c'erano tre tipi e gli ho chiesto se avevano visto un telefono e uno si è offerto di farmelo squillare. Lo avevo in borsa, sono scoppiata a ridere e il tipo mi fa "beh ora ho il tuo numero ti posso chiamare" e io mi sono presentata e poi sono uscita dal locale. Mi sono seduta a una panchina e ricordo che volevo fumarmi una siga ma non riuscivo a tenere le mani ferme quindi non sarei riuscita a girarmene una.
Morivo di freddo e avevo paura di sboccare ancora.
E Ele scopava nel bagno del locale.
Ho preso il telefono e ho chiamato Paul. E che cazzo, mi stavo rincoglionendo e mi sono incazzata con me stessa, perché non sarebbe dovuto succedere, non avrebbe dovuto accompagnarmi lui a casa ma Gabriele alle 4 e non erano neppure le 3 e io stavo andandomene a casa.
"Paul dove sei?"
"A casa di Matt, perché? Che succede?"
"Ti va di riaccompagnarmi a casa?"
"A quest'ora?"
"Non mi sento bene. Se ti va"
"Arrivo"
E ricordo che ogni macchina che passava speravo fosse una punto nera. Ho scritto a Ele che mi riaccompagnava Paolo e lei è uscita ed è rimasta in piedi di fianco a me, fumandosi una borghese mentre io guardavo la strada.
Ero incazzata con lei. Volevo scopare io quella sera, e invece avevo il ciclo e avevo sboccato due volte. E avevo chiesto a Paul di accompagnarmi.
Poi finalmente è arrivato. È sceso dalla macchina e gli ho chiesto se potevamo accompagnare anche Ele ma non l'ho neppure guardato in faccia, mi sono seduta davanti con la borsa sulle gambe e allacciato la cintura.
Non capivo un cazzo. Per fortuna Paul ha messo la musica, così non ho dovuto parlare. A volte mi guardava e cantava e io dovevo solo limitarmi a girare la testa verso di lui e sorridere ma cazzo se era dura anche solo fare questo.
"Dove ti lascio?" Chiede Paolo.
"Qua grazie"
Nemmeno mi giro. Da dove cazzo era spuntato questo tipo mo?
Lo scarichiamo sul ciglio della strada. Poi arriviamo a casa di ele e io biascico un "ciao patata, ci sentiamo"
E poi Paul deve accompagnare me, e abbassa la musica. Gli sparo un po' di cazzate, che ho fumato, che Ele ha scopato mentre sboccavo, che c'erano dei tipi che ci provavano con me ma li ho allontanati.
Si è fermato davanti casa mia e porca troia se ero contenta. Ero talmente stanca che gli appoggio la tempia contro la guancia. E lui mi bacia il naso, l'occhio sinistro, la guancia. Mi stacco e lui "ti accompagno dentro?" E io gli faccio di no, e mi trascino giù dalla macchina e cazzo se sto male.
Trovo le chiavi in borsa, apro e chiudo il cancelletto, entro in casa cercando di fare più silenzio possibile. Salgo al piano di sopra, tolgo le scarpe, il giubbotto e la sciarpa, lascio la borsa sul letto. Vedo la luce accesa, e penso che mia madre mi abbia aspettato sveglia, ma non me ne fotte un cazzo se è lei o mia sorella o nessun altro. Sto di merda e capisco. Quindi scappo in bagno a sboccare ancora una volta.
E per fortuna è solo mia sorella. Mi passa la mano sulla schiena e aspetta mentre io sbocco come una dannata e dio porco mi fa male tutto.
Ma poi sto bene.
Mi alzo, mi pulisco, tiro l'acqua. Finisco di svestirmi, metto il pigiama e mi metto a dormire. Bea mi guarda "come stai?"
Non ce la faccio a rispondere. Annuisco e mi giro dall'altra parte. E dormo.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top