matura
Mi sembra così assurdo che sia finito tutto.
Dall'ultimo giorno di scuola ho passato ore a studiare, alzarmi la mattina presto, prendere libri, sottolineare, fare gli schemi, andare al computer, stampare la tesina, esporre la tesina e trovarla troppo lunga. Cancellare pezzi, cronometrarmi. Chiamare fra, studiare. Matematica, fisica, storia dell'arte, letteratura, storia, inglese.
Poi, la prima prova. Ansia, i prof che ci aiutano. Persone che piangono. Ansia. Litigi a casa, seconda prova. Il presidente della commissione che mi smerda perché trova ridicola la tesina, crisi di pianto. Terza prova, andare a dormire alle tre e alzarmi alle cinque per studiare. Finire, tornare a studiare. Giorni di studio e solo studio, e poi l'orale.
Ansia, paura, indecisione e incertezza. Dover cantare davanti alla commissione, dover esporre la tesina e dover rispondere a domande inedite. Il presidente che ormai mi ha presa in antipatia, i miei compagni di classe che mi tranquillizzano, dover passare per seconda del primo giorno.
Tremore alle gambe e voglia di vomitare. Non ho voluto nessuno della mia famiglia, non volevo nessuno in generale, perché lo consideravo un obiettivo da conquistare da sola e non volevo testimoni al di fuori di me stessa. Ho preso il treno la mattina che stavo rischiando di perderlo. Sei andata a dormire alle due e mi ero alzata alle quattro e mezza per studiare. Corro quando arrivo a Torino, penso che forse dovrei tornare a casa che non ce la faccio.
Però poi è andata. Mi hanno fatto i complimenti. Sono soddisfatta, sono stanca e confusa ma soddisfatta. Sono tornata a casa dopo l'orale e ho litigato di nuovo con mia madre, è tornata ad essere intrattabile e psicopatica.
Ed è strano perché fino ad adesso sono stata tagliata fuori dal mondo, e ora non so più come si fa a vivere, uscire la sera, vedere gli amici, fumarsi una canna tranquilli
Mi sento sola e non vedo l'ora di poter ricominciare a fare le cose che facevo prima. Voglio uscire, divertirmi, spaccarmi di fumare e bevute, trovarmi qualcuno da scopare, dimagrire, farmi dei dread, comprare roba da vestire, prendere la patente, lavorare, prendermi un appartamento, una tartaruga. Una macchina, un altro tatuaggio. Allontanarmi da casa, finalmente, costruire la mia indipendenza e la mia nuova vita, suonare in giro, cantare, studiare canto, studiare.
Non dover chiedere a nessuno cosa fare, non dovermi sorbire lamentele se la sera torno a casa tardi, non dover creare scuse per spiegare dov'ero, non dover sentire cazziatoni per le cose che scelgo di fare.
Una cosa alla volta, conquisterò tutto. Mi comprerò il mio futuro, me lo costruirò pezzo per pezzo, e sarà fenomenale ed eccezionale perché cazzo l'avrò fatto io tutto da sola e questo vorrà dire che sono capace di fare tutto quello che voglio, e che nulla è impossibile.
E porco dio è fastidiosissimo quando mi dicono che non me lo merito. Che mi hanno regalato qualcosa. Cazzo, mi sono fatta il culo e me lo faccio tutti i giorni. Mia madre mi ha detto di non dire in giro che alla maturità non ho saputo rispondere ad alcune domande perché secondo lei sembra che mi hanno regalato il diploma, ma dio cane non è così ok?
E infatti ora che è tutto finito mi sembra strano non dover più studiare. Non dover più ripassare determinate cose, c'è così tanti argomenti che non mi hanno chiesto all'esame che vorrei tornare e dire "chiedetemi questo perché secondo me è importante, boh ve lo voglio troppo dire"
Cioè boh. Non so ahaha voglio fare troppe cose e nell'immediato, e mi scoccia aspettare però al contempo mi dico che va bene aspettare perché devo godermi la vita giorno per giorno.
Cosa farò adesso che sono uscita? Le amicizie si riveleranno per quelle che erano realmente, e ho la netta sensazione che perderò gran parte degli amici che avevo finora, se non addirittura tutti. Probabilmente resterò sola. Dovrò farmene una ragione. Ce la farò
È solo questione di tempo.
Non mi sento matura dopo l'esame. Non più di prima comunque, sapevo già di essere responsabile e matura per la mia età. Avrò solo un attestato, due numerini che mi permetteranno di completare un curriculum da mandare in giro.
Cazzo, lavorerò. Finalmente dio fa, non vedevo l'ora di lavorare, non aspettavo altro. Non sto vivendo una favola, le favole non esistono, ma nell'oggettività dei fatti sta andando tutto bene, nella norma, quindi sono contenta e appagata, e mi aspetto che continui così per un bel po' prima della mazzata
Spero solo che non sia troppo doloroso quando finirà
Ho una fottutissima paura di soffrire. In senso fisico e metaforico, davvero. E spero che la vita sarà clemente con me, lo spero tanto
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