Il Lento Andare
Nel freddo pungente,
0di un Autunno, ormai, in via di smarrimento
come tracce di colori, appena accennate
alcuni pellegrini sembrano, avvolti nelle loro vesti.
Fulgide le scie contrastano con le tenui sfumature del loro cammino.
Elegante appare al loro sguardo, la Montagna.
Florida nella sua giovane età,
tinte di ocra le sue curve e di verde i suoi seni.
Neanche il più abile scultore avrebbe potuto renderle onore,
neanche il più abile dei pittori avrebbe potuto replicare le sue pennellate.
Scuri appaiono i giochi del Vento,
in una danza d’amore,
foglie variopinte, fa posare su di lei.
Il Tempo sfuggente regala loro solo pochi istanti,
l’Inverno si avvicina,
arrivano i viandanti.
La vetta appare ardua ed imprevista,
e loro vanno speranzosi.
Abbandonano le membra esauste su rocce frastagliate,
sparse qua e là.
Il lungo viaggio non spegne il loro sorriso,
lo spirito rimane gagliardo nonostante la fatica
nonostante il clima.
Il Sole falso
Illude le loro speranze,
di un caldo tepore
solo apparente.
I pellegrini per quanto uniti,
per quanto diversi,
affrontano il panorama con stupore,
con quella meraviglia che solo un bambino può avere.
Geloso il Vento,
un ciclone appare mentre il suo occhio veglia,
sulla giovane amante.
Giunge di lì a poco,
il canto corale di uno stormo.
E’ il momento di continuare la loro scalata.
La marcia dei pellegrini riprende il ritmo.
Avvolta dai suoni di una stagione ormai cadente,
vecchia e sfigurata dalle fatiche
di chi aspetta l’Inverno con timore.
Tra un passo ed un altro,
l’aria comincia a venir meno.
Avidi i polmoni,
rotti dal gelo,
cercano l’ossigeno.
Le ali del vento spiccano il volo,
gli esuli viaggiatori si intorpidiscono al suo tocco.
Maestro è il Turbine mentre difende la sua amata Montagna
Dagli invasori dai cappotti vividi.
Le scarpe di questi scalfiscono la feconda terra,
violentandola, ferendola, lasciandole segni.
Disturbano il suo sonno con voci soffuse.
Deboli appaiono i pellegrini,
piegati dal pesante viaggio,
intrappolati nel pesante corpo,
ognuno nel proprio mondo.
La vetta si avvicina,
si appropria delle loro speranze
che ad ogni sguardo volto verso quel punto
fa rifiorire in loro un tenue sorriso.
E’ il premio di chi ha faticato,
per coloro che non hanno mai mollato.
La meta raggiunta incoronata da un sorriso,
mentre la fatica cessa e diventa solo un lontano ricordo.
I tenaci viaggiatori che adesso ammirano la discesa.
Il vento cessa dinanzi a chi non perde.
La Montagna lascia fuggire dalle sue labbra un bacio grato,
a colui che per il suo amore ha lottato.
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