Capitolo 6

(La copertina è stata fatta da me)

Sara’s POV

Correvo, correvo senza fermarmi. Sentivo delle urla alle mie spalle, così mi voltai e vidi un esercito di persone venire verso di me.

Mi girai nuovamente per ricominciare a correre, ma vidi altri uomini bloccarmi la strada.
-Sei in trappola- disse una voce femminile: Nyssa.

La sua figura si fece strada tra quella degli altri assassini, comparendo dopo pochi secondi insieme a suo padre.
-Credevi davvero che lei ti amasse?- disse quest’ultimo ridendo.

Nel frattempo la figlia si stava avvicinando con la spada in mano rivolta verso di me.

Caddi sulle ginocchia, impotente: Nyssa mi aveva tradito, mi aveva mentito sui suoi sentimenti per me.
-Addio Ta-er al-Sahfer-.


Urlai, scattando seduta nel letto. Avevo il respiro affannoso, il cuore batteva all’impazzata.
Guardai accanto a me e vidi Nyssa che dormiva tranquilla.

Feci un respiro profondo, cercando di calmarmi. Di dormire non se ne parlava, così mi alzai e piano piano andai in cucina, magari bere qualcosa mi avrebbe aiutato.
Non c’era nessuno a casa, mio padre aveva il turno di notte e mia sorella ormai viveva sola.

Presi un bicchiere d’acqua e iniziai a berlo cercando di calmarmi e non pensare a quell’incubo.

-Va tutto bene?- chiese Nyssa arrivando nella stanza.
-Sì, non preoccuparti-.
Lei sorrise, avvicinandosi.

-Ormai so riconoscere quando fai un incubo. Ne vuoi parlare?-.
Sospirai.
-Se un giorno dovessi scegliere tra me e tuo padre, cosa faresti? Se lui ti ordinasse di uccidermi-.
Nyssa spalancò gli occhi.

-Non lo farei mai, assolutamente!-.
-Anche se significasse uccidere tuo padre? So che in qualche modo sei molto legata a lui ed è giusto, dopotutto e pur sempre tuo padre-.
Lei sospirò, prendendo le mie mani tra le sue.

-Venendo qui ho già fatto la mia scelta. Non importa se dovrò andare contro mio padre, io non alzerei mai la mia lama su di te. Mai-.

Sorrisi e la baciai; lei mi stava trasmettendo amore con quel bacio, puro amore.
Mi sentivo ridicola ad aver dubitato anche solo per un secondo della sua fedeltà verso di me.

-Mio padre farà di tutto per metterci l’una contro l’altra- disse ed io annuii.
-Ma noi saremo pronte- dissi e la baciai di nuovo.


Dato che ormai di dormire non se ne parlava neanche decidemmo di uscire a dare una controllata per le strade, magari c’era qualcuno a cui serviva aiuto.

E infatti… In lontananza sentimmo un urlo seguito da una serie di spari.
Corremmo sul posto e vidimo una donna insieme a due uomini armati.
-Io vado dietro- disse Nyssa ed io annuii.

Mentre lei faceva il giro del palazzo mi avvicinai ai due uomini e uno di loro mi puntò l’arma addosso.
-Lasciala stare- dissi avanzando.
-Io mi fermerei se fossi in te, non vorrei che il caro Arrow abbia un membro della sua squadra in meno- disse lui.

-Mi fermo solo se la lasci andare- dissi e feci un passo avanti.
L’uomo premette il grilletto e il colpo partì, ma lo schivai prontamente. Intanto, una freccia colpì la gamba dell’altro uomo, il quale cadde a terra.

Colpii il secondo uomo buttandolo a terra e continuai a colpirlo fino a farlo sanguinare.
-Fermati Sara! Lo ucciderai!- disse Nyssa.

Accidenti, avevo perso ancora il controllo!
-Sara…- disse la voce di mio padre dietro di me.

Mio padre? Certo, la donna poteva aver chiamato la polizia…
Mi alzai in piedi e mi voltai verso di lui: aveva uno sguardo di puro terrore in viso.
-Papà io…-.

-Quella cosa… Non è mia figlia, non puoi essere mia figlia!- disse e poi se ne andò, mentre gli altri poliziotti si stavano avvicinando.

Grazie a Dio nessuno aveva sentito mio padre dire che ero sua figlia.
-Andiamo?- dissi a Nyssa e lei annuì.
Non tornammo a casa, bensì ci fermammo al campanile.

-Mio padre mi odia, lo so- dissi appoggiandomi alla parete.
-È solo un momento difficile, vedrai che passerà-.

-Come hai fatto a sopportare tuo padre tutti quegli anni?- le chiesi.
-Ignorandolo. Facevo quello che diceva, ma molte volte agivo di testa mia. Quando sono cresciuta ho smesso di ascoltarlo del tutto. Secondo lui sono una vergogna per la Lega- disse ridacchiando.

Risi anche io. Per quanto odiassi suo padre una cosa gliela dovevo riconoscere: era grazie a lui che avevo conosciuto Nyssa.


Note:
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye

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