Piove gente dal cielo
Era una calda mattina estiva, ero sveglia da un pó, ed ero seduta sul bordo della finestra aperta che c'era nella mia camera, intenta a guardare l'alba, mentre sorseggiavo un pó di Té freddo.
Oh, giusto, dimenticavo, io sono Alexandra, ma chiamatemi Alex.
Ho 15 anni, e vengo da Borgo Foglianova, una piccola cittadina di Jotho, a confine con Kanto.
Mi sono trasferita a Floating Metropolis, un'Isola semi artificiale al largo di Sinnoh , per studiare ad una delle più nuove Scuole per Allenatori, la Pokémon Trainer Academy, il primo passo per diventare un esperto, e poi decideró in cosa specializzarmi.
Quella mattina mi ero svegliata presto dall'ansia, erano iniziate le vacanze estive! E non vedevo l'ora, fremevo, aspettando l'arrivo dei miei migliori amici Lukas e Maxine, che mi avrebbero portato al mare!
In pratica stavo impazzendo per l'attesa.
Mentre guardavo fuori dalla finestra, notai una cosa, l'ultima stella del mattino, una piccola stellina che brillava di un pacato color rosa.
Sorrisi, e mi alzai, poggiando il bicchiere di plastica sulla scrivania, stiracchiandomi un pó.
Mi feci una doccia rinfrescante, per togliere il sudore dalla pelle, dopo quella caldissima notte passata a rigirarmi nel letto.
Appena uscita mi vestii alla svelta con la prima cosa che mi capitó sotto mano.
Subito dopo preparai il mio zaino, con cibo e bevande, cambi, costumi e asciugamani.
Proprio mentre lo stavo preparando, il Pokégear squilló, lo presi e lessi il nome:
"Maxine"
Questo voleva dire solo una cosa.
Erano arrivati!
Riattaccai e scesi in fretta e furia le scale, in maniera talmente distratta che se avessi mancato un gradino, sarei sicuramente rotolata giú dalle scale.
Ad aspettarmi, dall'altra parte della strada c'erano una ragazza dai capelli rossicci e gli occhi verde smeraldo, bassina e formosa, mentre accanto a lei stava un ragazzo alto e magro, dai capelli color paglia e gli occhi blu come il cielo al sorgere della luna.
Corsi dai miei amici e li abbracciai, sorridendo e comunicando con gioia:
-Pronti per il Torneo di Gavettoni?-
Loro annuirono e lanciarono un "Sí" grintoso, alzando i pugni al cielo.
Cosí prendemmo l'Autobus, e andammo in un tratto di spiaggia isolato dalle folle, bagnandoci e cazzeggiando per l'intera mattinata.
Ma fu verso l'una che accadde l'imprevedibile.
Ricordate la stella rosa?
Bene, c'era ancora, e brillava ancora intensamente, cosí tanto da riuscire a contrastare in sole.
Una stella in pieno giorno giá non era normale...E ora stava brillando come se fosse un secondo sole!
-Quel coso non mi piace.- commentó Maxine, guardando con attenzione la stella. -E se fosse un meteorite che distruggerá la terra nel giro di 2 ore?-
-Tu guardi troppi film apocalittici- commentó Lukas -Sará una qualche cometa vagante...- sospiró e si sedette sulla sabbia facendo attenzione a non farsi pizzicare il culo da qualche Krabby bastardo.
Continuai a fissare la stella rosa, e notai che si stava ingrandendo in fretta
La cosa era preoccupante.
-Ragazzi...- iniziai -La Stella si sta realmente avvicinando alla terra-
-EH?- esclamò Lukas alzando lo sguardo.
-OH DIO, E' VERO!- Maxine sembrava terrorizzata, e io non ero da meno.
Ero troppo giovane per morire! e dovevo ancora fare tante cose nella vita!
Davvero, andai nel PANICO più totale.
Forse per questo non mi accorsi che il meteorite/stella si stava rimpicciolendo, quasi a dimensione uomo, e puntava dritto dritto verso il mare.
Ci fu un'enorme SPLASH, un tonfo spaventoso, che fece alzare un'enorme colonna d'acqua.
Guardai Lukas e Maxine che avevano un espressione mista tra il terrore e lo stupore
-Si...si è disintegrata!-
-Succede- commentò Lukas che riprese subito la sua solita compostezza -colpa dell'atmosfera, credo-
Guardai il punto dove era piombato il meteorite, e notai qualcosa galleggiare, qualcosa di colore rosa...
Lukas e Maxine tornarono sotto l'ombrellone, ma io restai lì a guardare incuriosita l'oggett0 rosa, e nonostante la curiosità mi diceva di avvicinarmi, c'era qualcosa, una strana sensazione che mi diceva di rimanere ferma, ed aspettare.
Fu una questione di 8 minuti al massimo, che l'oggetto fu dolcemente accompagnato dalle onde, e più quello si avvicinava a riva, e più la mia mente realizzava che non si trattava di un oggetto, ma di un essere umano!
Indietreggiai di colpo, e guardai l'ombrellone dove i miei amici stavano bevendo un lemonsucco e urlai -MAXINE! LUKAS! VENITE A VEDERE!- loro mi guardarono incuriositi e si avvicinarono a me, e io non persi l'occasione di aggrapparmi a Lukas, inquietata da.. Quella sottospecie di amazzone dai capelli rosa che si era spiaggiata davanti a noi.
Maxine si avvicinò pericolosamente alla ragazza, e raccolse un bastoncino dal bagnasciuga, e la punzecchiò come se fosse un Pokémon morto.
-Sarà morta?- chiesi, stringendomi a Lukas.
-Probabilmente- ridacchiò lei -Che forza!
-Ewh...- Lukas sembrava disgustato e sgranò gli occhi, notando uno scatto improvviso della ragazza, che fece indietreggiare di scatto Maxine.
La giovane era bagnata, si sedette sui talloni e ci osservava, con i suoi inquietanti occhi rossi, come il sangue vivo, che brillavano di una strana luce, la stessa di cui brillava il suo ciondolo, e poi sul braccio aveva un semplice e lineare tatuaggio, che sembrava fosse stato marchiato a fuoco.
Ma... Probabilmente Lukas aveva gli occhi puntati su altro, che, conoscendolo, aveva causato un sospetto movimento nei suoi pantaloncini da mare.
-Voi!- chiamò la ragazza con un tono molto altezzoso -Comuni mortali! Ditemi subito dove sono!-
-HEY HEY, CARINA, CHI TI CREDI DI ESSERE?!- ringhió Maxine, visto che le era partito il neurone "AFROAMERICANA INCAZZATA"
Lei si alzó di scatto, mettendo in mostra i suoi denti candidi e praticamente perfetti, in quello che sembrava un ringhio sommesso -IO SONO PALKIA! LA DEA DELLO SPAZIO!-
La guardammo per un secondo, abilliti, poi scoppiammo in una sonora risata.
-COSA AVETE DA RIDERE?!- ringhió lei.
-AHAHAHAH TU STAI FUORI BELLA!- Rise Maxine, mentre Lukas si piegó in due dalle risate, mentre io mi tappai la bocca pur di non ridere, non potevo credere che quella si era appena definita un Pokémon Leggendario come Palkia.
Eppure...Quella ragazza aveva davvero qualcosa di...Mistico, Leggendario....Dopotutto era misteriosamente apparsa nel mare dopo che un meteorite era caduto proprio lí...Aspetta un momento....E se....?
Nah...é Impossibile..
Comunque...
La ragazza, se ne andó, offesa dalle nostre risate e non la vedemmo piú per il resto della giornata.
Lei mi incuriosiva, perció avevo tutte le intenzioni di rivederla...E ció sarebbe accaduto molto presto.
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