Cap 30 - Attimi
Carmine la abbracciò affettuosamente, grato per la sua comprensione. "Lo farò, promesso," disse, baciandola sulla fronte. "Adesso vieni qui e dammi un bacio" Carmine la prese per i fianchi e la baciò con grande passione.
Rosa sentì il calore del suo abbraccio avvolgerla, un conforto che le donava una sensazione di sicurezza e amore. "Grazie, Carmine, di essere nella mia vita" sussurrò, sentendosi protetta e amata come mai prima d'ora. Con un sospiro di contentezza, si lasciò avvicinare da lui, sentendo il cuore battere all'unisono con il suo.
I loro baci erano un mix di passione e dolcezza, una fusione perfetta dei loro sentimenti profondi e autentici. Rosa si abbandonò al momento, lasciando che le loro labbra si unissero in un gesto d'amore che parlava più di mille parole. Era un momento di connessione pura e totale, che rinforzava il legame che li univa, rendendoli ancora più saldi e determinati a superare ogni ostacolo insieme.
Quando si separarono, i loro sguardi si incontrarono, brillanti di affetto e complicità. "Sei tutto per me, Rosa. Tu e Futura siete la mia ragione di vita" disse Carmine con voce tenera, "E farò tutto ciò che è in mio potere per rendervi felici."
Rosa sorrise, sentendosi fortunata per averlo al suo fianco. "E io farò lo stesso per voi, Carmine," rispose con sincerità, "Insieme possiamo affrontare qualsiasi cosa." Con un altro dolce bacio, si lasciarono trasportare dalla magia del momento, consapevoli che il loro amore avrebbe illuminato il cammino davanti a loro, per sempre.
Poi con dolcezza, si lasciarono trasportare dall'abbraccio, consapevoli della forza del legame che li univa. Tra le loro braccia, ogni preoccupazione sembrava svanire, sostituita solo dalla promessa di un futuro luminoso insieme.
Nel calore dell'abbraccio, Rosa si sentì avvolta da un senso di protezione e amore. Le loro labbra si incontrarono ancora una volta, trasmettendo tutto il desiderio e la passione che provavano l'uno per l'altro. In quel momento, non c'era altro che loro due e il legame indissolubile che li univa.
Poi, lentamente, si separarono, ma non senza prima scambiarsi uno sguardo carico di promesse e speranze per il futuro. Con le mani intrecciate e i cuori pieni, si avviarono insieme alla loro figlia verso la loro casa.
Arrivati a casa, Futura andò a giocare con i suoi peluche in salotto, mentre carmine iniziò a preparare il pranzo, poco dopo arrivò anche Rosa ad aiutarlo. Ad un certo punto Rosa non si sentì bene, "Rosa, stai bene?, sei un po' pallida" chiese lui dolcemente.
Carmine si preoccupò all'istante, notando il cambiamento improvviso nell'aspetto di Rosa. "Rosa, stai bene?" chiese di nuovo, la sua voce carica di preoccupazione.
Rosa annuì, cercando di rassicurare Carmine nonostante il malessere improvviso che la affliggeva. "Sì, sto bene. Forse ho solo bisogno di riposare un po'," rispose, cercando di sorridere nonostante il disagio che provava.
Carmine le strinse la mano con affetto. "Andiamo, ti accompagno a letto. Se ti senti male, dobbiamo controllare" disse con fermezza ma anche con gentilezza, pronto ad assicurarsi che Rosa fosse al sicuro e ricevesse l'aiuto di cui avesse bisogno. Rosa annuì, incapace di nascondere la sua preoccupazione mentre sentiva il calore diffondersi nel suo corpo. Si sforzò di rimanere calma, ma il suo malessere stava diventando sempre più evidente.
Con delicatezza, Carmine aiutò Rosa a rialzarsi e la guidò verso la camera da letto, avvolgendola con una coperta per scaldarla. La vista di Rosa così vulnerabile lo colpì profondamente, eppure si sforzava di rimanere saldo per lei, cercando di essere il suo punto di riferimento in quel momento di difficoltà.
Con dolcezza, Carmine accompagnò Rosa fino alla camera da letto, facendola sdraiare con delicatezza. Con gesti delicati, Carmine si assicurò che Rosa fosse comodamente distesa nel letto, coprendola con le coperte e accarezzandole la fronte con affetto. "Un po' di riposo ti farà bene" disse con determinazione, stringendo la mano di Rosa per trasmetterle un minimo di conforto
"Intanto ti porto un bicchiere d'acqua," disse, stringendole la mano prima di allontanarsi.
Rosa annuì debolmente, chiudendo gli occhi mentre cercava di lenire il malessere che la affliggeva. Sentiva il cuore battere forte nel petto, mentre cercava di non cedere al panico che si insinuava dentro di lei. Sapeva di poter contare su Carmine, e quella consapevolezza le donava un minimo di conforto in quel momento di incertezza.
Carmine le toccò la fronte, "Rosa ma tu scotti" disse lui molto preoccupato, con un sospiro affannoso, Rosa aprì gli occhi, guardando Carmine con debolezza. "Mi sento così strana, mi sento stanca ed ho molto freddo" sussurrò, cercando di controllare la nausea che la travolgeva.
Carmine la guardò con preoccupazione, accarezzandole il viso con delicatezza. "Dobbiamo chiamare subito un medico," disse con voce ferma, deciso a prendersi cura di lei in quel momento di bisogno.
Carmine si alzò di scatto, determinato a ottenere aiuto per Rosa. "Resta qui, sto chiamando subito il medico, poi chiamerò tua madre, così potrà badare a Futura" disse con fermezza, dirigendosi verso il telefono.
Rosa annuì, troppo debole per protestare. Si sentiva sempre più male, una strana sensazione di malessere che sembrava avvolgerla completamente. Con un respiro affannoso, si lasciò cadere sulla poltrona, cercando di trovare un minimo di sollievo mentre aspettava l'arrivo del medico.
Mentre Carmine chiamava il medico, Rosa si sentiva sempre più stanca e confusa. Le pareti sembravano oscillare intorno a lei, e un senso di vertigine la avvolgeva. Sentiva il cuore battere furiosamente nel petto, accompagnato da una sensazione di oppressione che le rendeva difficile respirare. Nel frattempo Maria arrivò e si prese cura di Futura "Grazie Maria, sono preoccupato per Rosa, ho già chiamo il medico" disse allarmato Carmine.
Mentre attendeva ansiosamente che il medico arrivasse, Carmine non poteva fare a meno di sentirsi impotente di fronte al malessere di Rosa. Desiderava ardentemente che tutto si risolvesse al più presto, perché l'idea di vederla soffrire lo tormentava profondamente. Con ogni fibra del suo essere, si aggrappava alla speranza che presto tutto sarebbe tornato alla normalità, permettendo loro di continuare a vivere la loro vita insieme, felici e sereni.
Poco dopo, il medico arrivò, esaminò Rosa con attenzione e stabilì che necessitava di controlli in ospedale, voleva evitare peggioramenti. Mentre veniva preparata per essere trasportata in ospedale, Carmine la guardava con occhi pieni di preoccupazione e amore. "Verrò con te, non ti lascerò sola, tua madre resterà con Futura" le promise con voce ferma, stringendo la mano di Rosa con affetto.
Rosa sorrise debolmente, grata per la presenza e il sostegno di Carmine in quel momento difficile. Con un ultimo sguardo, si lasciò trasportare via, sperando che tutto si risolvesse presto e potesse tornare a casa, nella sicurezza e nell'amore di Carmine e Futura. Nel frattempo, Maria si prese cura di Futura, cercando di non farle percepire la tensione che permeava l'ambiente. "Non ti preoccupare, Futura. Tua mamma e tuo papà torneranno presto, e tutto tornerà come prima," disse con un sorriso rassicurante, cercando di distrarla con alcuni giocattoli.
Carmine si sentiva sollevato sapendo che Futura era in buone mani, ma la preoccupazione per Rosa continuava a logorarlo dall'interno. Ogni minuto che passava sembrava un'eternità, mentre aspettava ansiosamente l'arrivo del medico. La sua mente era in preda a mille pensieri, ma il suo unico desiderio era che Rosa tornasse presto in salute, per poter tornare insieme alla loro vita di tutti i giorni, felici e sereni.
Mentre l'agitazione cresceva intorno a loro, Rosa si sentiva sempre più debole, incapace di tenere gli occhi aperti. Le parole del medico sembravano arrivare da lontano, mescolandosi al frastuono che riecheggiava nella sua mente confusa. Era grata per il sostegno di Carmine, sentendosi protetta dalla sua presenza amorevole.
...
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