40. Requiescat in pace
Anche questa storia era giunta al termine e,dalla fine della prima alla conclusione di questa, erano cambiate molte cose.
Amici erano diventati nemici e viceversa, e le vicende degli ultimi anni mi avevano messo nelle condizioni in cui ero ora: nel bel mezzo di una battaglia furibonda, che non aveva buoni o cattivi, ma solo esseri sovrannaturali che volevano annientarsi a vicenda.
Ero al fianco di persone che avevo inizialmente pensato fosse altamente improbabile trovarmi vicino a mo' di alleati, ma solo come avversari.
Mi ero scontrato con Markoos e Seline, ma ora eravamo dalla stessa parte, fianco a fianco sullo stesso campo di battaglia.
Cole si era intanto trovato un bel rifugio; mi ricordava molto la villa sperduta in mezzo al bosco dove si era nascosto mio padre con i Lama Oscura.
L'ibrido schivò una palla infuocata lanciata da uno dei demoni inferiori al sevizio di Cole e decapitò il corpo del suo ospite con una manata di piatto precisa alla base del collo.
Una nube nera si alzò dal cadavere del povero uomo ispanico a cui avevano rubato l'anima e il corpo; questo significava che il demone sarebbe tornato negli inferi.
Seline, trafiggendo un uomo asiatico al petto, aveva fatto in modo che un'altra creatura infernale di basso rango tornasse nella sua terra natia.
Alcuni sottoposti di Markoos erano riusciti a entrare da una porta secondaria di quel complesso, grazie a Faith che aveva aperto loro un ingresso uccidendo due streghe che lo sorvegliavano con la magia.
Di Cole al momento non vi era traccia, ma sapevamo fosse lì, si stava solo nascondendo come un ratto nelle stanze di sopra di quel vecchio edificio a tre piani.
Venni aggredito da uno dei nostri nemici, un pugno fiammeggiante mi passò vicino all'orecchio. Avvertii una vampata di calore sul viso, ma mi mossi abbastanza velocemente da schivarlo appena.
Afferrai il suo arto e, usandolo come leva, costrinsi il mio avversario in ginocchio, poi artigliai il suo mento con la mano libera e tirai con forza sovrannaturale verso l'alto spezzandogli l'osso del collo.
Io e Seline avevamo raggiunto una scalinata che ci avrebbe quasi sicuramente condotto al nostro reale obiettivo.
Feci per avanzare, ma un forte bruciore mi colpì al petto e rotolai giù dalle scale. In pochi istanti mi piombò addosso al tizio che mi aveva lanciato quella specie di incantesimo maligno.
Seline se ne era liberata grazie al suo pugnale e ora stava procedendo a passo spedito ai piani superiori.
Markoos sembrava della stessa idea, tuttavia quando dalla porta principale fecero irruzione i rinforzi di Cole decise di rimanere insieme a Faith a liberarsi dei nuovi intrusi mentre io e Seline ci davamo da fare a cercare il nemico interessato.
Dopo un'altra rampa di scala, e aver fatto finire giù dalla balconata un demone, finii in un corridoio nel quale giacevano tre cadaveri. Pensai di seguire le tracce lasciate da Seline e salii gli ultimi gradini che mi separavano dall'ultimo piano.
Altri morti mi segnalarono la letale presenza della brunetta.
All'improvviso due energumeni uscirono da una porta alla mia destra e provarono a colpirmi con delle lame infuocate che avevano creato dalle loro stesse mani.
Uno di loro mi ferì dalla spalla al costato, l'altro sulla guancia destra.
Dopo aver incassato un nuovo colpo, reagii infuriato e feci in modo da schivare un fendente del tirapiedi e indirizzare la fiamma nel petto del suo alleato, per poi trapassare le sue scapole e con la mano strappargli via il cuore.
Liberatomi dei miei due ultimi ostacoli feci irruzione in quelle che sembravano le stanze di Cole.
Vidi lui e Seline che lottavano furiosamente e immediatamente m'intromisi per supportare la cacciatrice.
«Non ti darò modo di arrenderti, verrai eliminato e tutti si scorderanno il tuo nome»ringhiai pronto ad affrontare quel demone infame.
«Il mio vero nome verrà ricordato negli inferi in eterno! Il mio nome terreno non lo ricorderai perché torturerò la tua anima quando la spedirò all'inferno!»rispose lui schivando una pugnalata di Seline per poi farla voltare su una scrivania che si ribaltò a contatto con il corpo della ragazza.
Provai ad attaccarlo, ma lui parò due pugni e poi un calcio. Pochi istanti dopo la mia schiena impattava contro uno dei solidi muri della sua immensa stanza regale.
«Hai sbagliato avversario questa volta! Io non sono Markoos! Sono molto più antico e molto più potente!» mi gridò lanciandomi un globo di fuoco che schivai a malapena.
Il muro dietro di me esplose e per poco alcune macerie non mi colpirono.
Una coltre di fumo iniziò a riempire l'aria mentre io mi rimettevo in piedi pronto alla lotta finale con Cole.
Vidi Seline con il pugnale in mano e poi il palmo di Cole trafitto da parte a parte, l'aveva usato per parare il colpo.
«Credo sia molto lontano dal cuore, prima che tu possa beccarmi lì, ti avrò già staccato quella deliziosa testolina mora» ghignò con occhi rossi e inquietanti il demone.
Alzò minaccioso una mano e mirò al collo della cacciatrice, ma con un balzo fui su di lui e lo placcai a terra.
Lui prese il pugnale infilzato nella sua mano e mi allontanò spingendomi via con i piedi.
Seline si intromise e parò un affondo che mi stava raggiungendo, usando la sua Lama Ammazza Demoni.
I due continuavano quella danza di parate e affondi e poi Cole ebbe la meglio usando una seconda lama, fatta di fuoco infernale.
Quando mi accorsi che la ragazza era in grave difficoltà, tornai in suo soccorso.
Bloccai il braccio del demone superiore, con il quale era in procinto di ustionare il viso della giovane, e con una spazzata lo feci cadere a terra indirizzando il tizzone ardente della sua stessa arma nel proprio occhio.
Mi accorsi in ritardo del dolore acuto al mio sterno, il pugnale mistico mi aveva trafitto in pieno.
Barcollai sputando sangue a mi accasciai contro un mobile osservando la ferita nel mio petto.
Sentivo come se stessi bruciando da dentro.
Seline gridò e affondò il colpo nel corpo di Cole che ghignava malignamente, ma che poi smise di muoversi rimanendo con quella faccia inquietante sul viso mentre trapassava.
Era giunta anche la mia ora. La ragazza venne a vedere come stessi, ma non sentivo cosa mi stesse dicendo,era come se fossi diventato sordo e tutto attorno a me vibrava in maniera violenta.
L'ultima mossa di Cole era stata quella di farmi finire all'inferno.
Mi aveva trafitto senza che me ne accorgessi, un movimento rapido e preciso che aveva spazzato via la permanenza sulla Terra di quasi due secoli.
Anche per Markoos e Lauren era stato così e avevano vissuto molti più secoli di me, così come lo stesso Cole.
Seline sarebbe stata l'ultima persona che avrei visto, non mi ero immaginato così la mia dipartita, speravo in qualcosa di meglio.
Ero pronto ad arrivare da Rob, avremmo finalmente risolto i conti in sospeso visto come ci eravamo lasciati.
Tutto lentamente sembrò poi tornare alla normalità, mentre Seline estraeva il pugnale dal mio corpo.
Il dolore fu lancinante, ma ero sicuro di essere ancora nel mondo reale anziché nel parallelo.
«La tua anima è nel tuo corpo originario, non può venire espulsa dalla Lama» mi rassicurò la ragazza bruna mentre notava che comunque la ferita inferta non guariva come al solito vista la natura mistica di quel pugnale.
«Mi sembravi preoccupata! Avevi paura che tirassi le cuoia?» domandai con un ghigno divertito mentre cercavo di alzarmi.
«Saresti morto dopo quasi due secoli di vita, mi sarebbe andata bene così» scrollò le spalle la ragazza con indifferenza.
«Tu porti bene la tua età invece...» mormorai sarcastico, ma poi il mio sorriso scomparve quando vidi Cole nuovamente in piedi che teneva per il collo Seline sollevandola da terra.
«Dovevi mirare meglio, la fretta per salvare il tuo amico costerà caro a entrambi. Speravo che quell'arma inutile ti avrebbe mandato all'altro mondo, ma ora proverò con questa!» sibilò lui a denti stretti con l'arma Ammazza-demoni in pugno.
Prima che potesse dare il colpo di grazia a Seline il mio pugno era già nel suo sterno: avrei ucciso solo il suo tramite, ma almeno avrei salvato la giovane.
«Ora il cuore l'ho centrato eccome, figlio di puttana!» ringhiai pronto a finirlo.
La mia mano iniziò a bruciare in maniera dolorosa, sentivo i lembi di pelle staccarsi talmente ardeva, così che fui costretto a tirarla fuori dal suo corpo.
Il mio arto era in via di guarigione e il dolore era molto simile a quello causato dai raggi solari.
«I demoni superiori hanno un legame più forte con il proprio ospite, Cole non vuole che tu danneggi il suo corpo!» affermò con voce gutturale il mio nemico per poi rivolgere la sua attenzione a qualcuno che era appena entrato nella stanza.
Markoos si fiondò sul suo rivale e Seline fu finalmente libera. I due uomini iniziarono a scambiarsi colpi a mani nude e con oggetti vari che trovavano per la stanza.
Seline era tornata in possesso delle sue armi e adesso dovevamo cercare il momento propizio per agire e finire Cole una volta per tutte.
L'ibrido incassò due pugni in rapida successione e quando tentò un colpo venne schivato abilmente dal suo avversario. Cole posò una mano sul petto di Markoos e con l'altra lo tenne dietro la nuca.
Il mio alleato iniziò a bruciare intensamente e la visione fu orripilante: la sua pelle infatti iniziò a sciogliersi. Poi il demone crollò a terra agonizzante in preda a urla e forse a una combustione interna.
La lama Ammazza Demoni si inchiodò tra le scapole di Cole che però fece un movimento brusco e così la presa di Seline sull'arma venne meno.
Piantai nuovamente la mano nel corpo di Cole e afferrai la punta della lama nonostante il mio arto fosse incandescente. Spostai la punta del pugnale verso il suo cuore e il demonio gridò furiosamente da dolore.
Seline raggiunse il manico della sua preziosa arma e con un'azione congiunta riuscimmo a tagliare a metà il cuore di Cole usando l'Amazza Demoni incastrata nel suo corpo.
Una forte detonazione ci fece volare via cosicché dopo quel boato infernale persi i sensi senza capire se avessimo effettivamente vinto o no la battaglia finale.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top