Capitolo 36: Il battito nascosto

N.A. La canzone di questo capitolo è:

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Lucius

<<Lucius, cosa stai blaterando?>> chiede Nicolae mentre continuo ad accarezzare la tomba di marmo.

<<Ha perso la testa>>, dice Sebastian esasperato alzando gli occhi al cielo e mettendosi una mano sulla fronte.

<<No, aspettate>>, interviene Grigore. <<Il suo ragionamento ha senso>>.

<<Quale ragionamento?>> chiede Emilian.

<<Durante la battaglia contro gli Akamu ho letto nella mente di Saqui e Michele. La regina Akamu conosceva solo una piccola parte del piano di vostro fratello: lei avrebbe dovuto prendere le sembianze di Lisandra e lasciare che Michele venisse ucciso per non destare sospetti. Tuttavia... quel piano non si fermò lì... Non so come sia possibile, ma Michele aveva un muro nella mente che mi impediva di leggere determinati pensieri. Per questo non sono riuscito a capirlo... È successo anche a Lucius quando li ha toccati...>> spiega Grigore.

Il nonno di Lisandra si gira verso di me. <<Lucius, apri quella tomba>>, continua.

<<Aspetta, no!>> urlano all'unisono Sebastian ed Emilian.

<<Perché?>> sbotta l'anziano dell'ex clan Mikelaus.

<<Che cosa significa? Il ragionamento di Lucius ha senso?>> domanda Emilian.

<<Quale ragionamento...?>> ripete Nicolae, accigliato.

<<Il castello era vuoto al momento della battaglia>>, mormoro. <<Continuavo a provare un senso di oppressione nel petto... Era come se non respirassi... Accadeva a ritmi regolari e... poi voi mi avete fatto pensare al mio periodo in questa sala e... Questa è l'unica opzione...>> balbetto.

<<Che cosa?>> grida Nicolae.

<<Stai vaneggiando>>, commenta Emilian.

Tutti iniziano a urlare: se da un lato Alec, Jules, Licano e Grigore stanno dalla mia parte, dall'altro Nicolae, Sebastian ed Emilian cercano di contrastare ogni commento propositivo.

In tutto ciò, mio figlio resta in silenzio e osserva la stanza con la testa all'insù. Poggia le mani sulle pareti di pietra e sulle colonne di marmo della stanza e con gli occhi sembra toccare ogni piccolo spazio presente.

<<È la fame>>, dice ad alta voce Sebastian.

<<Non è la fame. È la verità. Quello che dice potrebbe essere vero...>> ribatte Alec.

<<Hai detto bene: potrebbe!>>, abbaia Sebastian.

<<Abbiamo fatto il funerale>>, dice il padre di Lisandra.

<<Ma non abbiamo seppellito nessun corpo, o sbaglio?>> ringhia Licano.

<<Basta!>> urla all'improvviso Julian. Ci voltiamo tutti verso di lui e sospiro.

Devi credermi, figlio mio.

<<Non sono pazzo>>, gli dico supplicandolo con gli occhi.

<<Zitti tutti>>, ammonisce mettendosi un dito sulla bocca.<<Ascoltate>>, dice indicandosi l'orecchio sinistro.

Ci guardiamo in silenzio per diversi minuti. Jules cerca di respirare senza emettere alcun suono e tutti i vampiri, confusi, provano ad ascoltare qualcosa che Julian ha trovato. Inaspettatamente, un piccolo e leggero tumulto arriva al mio orecchio e mi allarma.

<<Che cos'era?>> chiede Nicolae stupito.

Il suono si ripete.

<<Ma da dove viene?>> domanda Sebastian a bocca aperta.

Ancora. Il tumulto che si sente è tenue, lontano, ma allo stesso tempo vicino... Giro di scatto la testa verso la tomba e trattengo il respiro.

<<Che cosa sentite?>> sussurra la strega. Il marito le accarezza la schiena e la guarda.

<<Un cuore. Sentiamo un cuore>>, rispondo.

Mi volto verso la tomba di marmo e sospiro: <<È qui. Lisandra è qui>>.

<<Adesso ci credete?>> chiede Grigore alzando un sopracciglio.

Julian

Tutti noi vampiri ci disponiamo intorno alla tomba di marmo da cui proviene il battito morbido e scostante e appoggiamo una mano su di essa, fredda come la nostra pelle.

Mio padre ha passato un secolo della sua vita a rimuginare e a stare male. Gli rivolgo uno sguardo, ma lui non ricambia. I suoi occhi sono fissi sulla tomba nella quale dovrebbe trovarsi il corpo di mia madre.

Non appena sono entrato in questa stanza, l'ho sentito. Ho sentito il battito.

Alec, accanto a me, si mostra turbato: si agita e scrolla le spalle, emettendo un sospiro in grado di buttare fuori tutte le preoccupazioni.

<<Alec... Jules... Cosa?>> mormora il bisnonno Grigore, accigliato e confuso. <<Aspettate. Dobbiamo fermarci>>, continua.

<<Perché?>> sbotta Lucius, esasperato.

<<Papà, ascoltiamo...>> sussurro. Lui mi guarda e annuisce. <<Perché dobbiamo aspettare?>> chiedo.

<<Jules pensa che ci sia un incantesimo sul marmo...>> risponde Alec e d'istinto tutti noi stacchiamo le mani, tranne Lucius.

<<Lucius, togli le mani!>> lo rimprovera Nicolae, ma lui non si muove. Così i miei zii – i fratelli di mio padre – lo prendono con la forza e lo allontanano.

Non è poi così forte se non si nutre...

Ancora non so come faccia a essere vivo...

<<Che cosa intendi con incantesimo?>> domanda mio nonno Emilian.

<<Tombe di questo tipo vengono sempre sigillate con la magia e poi... guardate bene la chiusura: dovrebbe essere di cera, ma non c'è. Non è un incantesimo maledetto, ma... non so...>> mormora Jules.

<<Proviamo ad aprirla>>, propone mio padre Lucius cercando di liberarsi dalla presa dei miei zii.

<<Lucius, calmati. Calmati>>, dice mio nonno Emilian.

<<Dobbiamo calmarci tutti>>, ribatte Grigore.

<<Che cosa facciamo?>> chiede Nicolae.

<<Dobbiamo provare>>, insiste Alec.

Mio padre si agita sempre di più.

<<Lucius! Basta!>> lo ammonisce mio zio Sebastian. <<Dobbiamo costringerlo a mangiare! Sta perdendo la ragione...>>

È così che ci si sente quando si perde la propria Ateyo?

Non voglio.

Inizio a provare paura e ansia, ma le parole che mi disse un giorno mio padre tornano a galla: <<Non permettere mai a te stesso di scappare dai rapporti. Promettimi che non appena inizierai ad avvertire di meno le tue emozioni, verrai da me>>. Glielo promisi ed è solo grazie a lui se ho ancora il pieno controllo delle mie emozioni.  Mi disse, inoltre: <<Il dolore è parte dell'essere innamorati>> e...

<<Potrebbe essere il rapporto Ateyo a farlo comportare così>>, propongo.

<<Figliolo, il problema è che non si nutre>>, dice il mio bisnonno.

<<Non esiste nessun vampiro che sia vivo per raccontarlo...>> sussurra con fatica Sebastian.

<<A meno che tu non sia addormentato, non puoi sopportare una tale sete>>, interviene Alec con lo sguardo basso.

A un certo punto, Lucius perde la ragione: scaraventa mio zio Sebastian contro una colonna e mio zio Nicolae contro un muro dalla parte opposta della sala. Alec protegge Jules, mettendosi velocemente davanti a lei; mio nonno Emilian e il mio bisnonno cercano di fermarlo, ma anch'essi vengono travolti e scagliati via.

Da dove ha tirato fuori questa forza? penso.

Invece di avventarsi su di me e sulle altre due persone in piedi alle mie spalle, mio padre raggiunge la tomba di marmo e, appoggiando le mani sul coperchio, inizia a urlare con forza.

Tutta la famiglia, compresi i miei due padrini acquisiti, osservano Lucius, che con un'espressione determinata e aggrottata cerca di aprire la tomba nella quale dovrebbe trovarsi il corpo di mia madre.

Proprio quando mio zio Nicolae fa un passo avanti con cautela verso Lucius, quest'ultimo riesce a spaccare il duro marmo bianco.

Ci guardiamo tutti stupiti e al tempo stesso confusi.

Come ha fatto a riuscirci?

Il cuore di Jules smette di battere per qualche secondo e riprende solo quando mio padre solleva la testa della donna che mi ha partorito, della donna che ho visto solo in foto, della donna che è mia madre. Lisandra.

Spazio Autrice

Ecco qui un nuovo capitolo!
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LISANDRA
LISANDRA
LISANDRA
LISANDRA
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