Capitolo 32: Julian Romanov

Ultimo mi ha ispirato questi capitoli come vedete 😂😂

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Lucius

C'è ancora puzza di marcio qui intorno. Le porte del bunker sono aperte ed entro senza pensarci. Fiuto un odore familiare e lo seguo fino a una stanza nascosta, uno sgabuzzino. La porta è semiaperta. Mi avvicino lentamente e mi fermo sul posto. Un vampiro di media statura è all'interno della stanza...

Riesco a vedere i capelli folti e neri che avevo visto nella mente di Jules e due occhi rossi. È mio figlio. È Julian. Vedo che accarezza un liquido nero sul pavimento e mi intristisco. Quello è il sangue di Lisandra.

Il ragazzo alza la testa di scatto e quando i suoi occhi incontrano i miei mi irrigidisco. Lui rimane di stucco e dopo qualche secondo sparisce, oltrepassandomi velocemente.

<<Aspetta!>> urlo nel nulla, sentendo la mia voce rimbombare nei corridoi grigi del bunker.

Non posso lasciarlo andare. Non posso e non devo. Corro e seguo il suo odore fino alla cima della montagna, dove scende la neve. È in piedi su un dirupo. Ha una giacca di pelle nera e un berretto verde. Avanzo lentamente e con cautela. Non voglio farlo scappare di nuovo. Arrivo al suo fianco e attendo il momento giusto per parlare.

Mio figlio è qui, accanto a me. Julian. Che bel nome che ha scelto Lisandra. Sarebbe fiera di ciò che ha creato. Avrei voluto esserci, ma le ho fatto affrontare tutto da sola. Ancora una volta. E ora mio figlio è nato e cresciuto in dieci giorni. Non ha potuto essere un bambino per colpa mia. È già un adulto. Ogni minuto è prezioso e io lo sto sprecando a pensare a cose che ormai non posso più cambiare.

<<Sei malinconico>>, mormoro.

<<Sono pensieroso>>, ribatte alzando le spalle.

Che cosa devo fare? Lisandra, aiutami.

<<Io sono...>>

<<So chi sei>>, mi interrompe girando la testa verso di me. <<Sei mio padre. Lucius Romanov>>, sibila tornando con lo sguardo verso il bosco.

<<Sai anche chi è...>> mormoro.

<<Mia madre?>> mi blocca nuovamente. <<Sì. È Lisandra Mikelaus>>.

Annuisco e per qualche secondo resto senza parole.

Apro la bocca per dire qualcosa, ma Julian mi anticipa.

<<Mi sono informato molto sui miei genitori. Tra la famiglia Silver e i giornali, il mio cervello è carico di informazioni, solo che non pensavo di incontrarti così presto>>.

Voleva dire che non pensava che lo cercassi?

Allungo una mano e lui si sposta velocemente.

<<No>>, dice. <<So che leggi nella mente quando tocchi una persona e io voglio solo parlare. Non ho bisogno che tu entri nella mia testa>>, borbotta.

<<Va bene>>, rispondo. <<Mi dispiace>>.

<<Di che cosa?>> mi chiede.

<<Non lo so. Di tutto. È tutta colpa mia>>, affermo con malinconia. Lui mi fissa e inclina la testa.

<<I giornali non hanno mai parlato di questo tuo lato triste, ma Jules e Alec sì...>> commenta. <<È vero, allora>>.

<<Che cosa ti hanno detto? Che cosa sai sui tuoi genitori?>>

<<Vuoi sapere cosa si dice su di te?>> ribatte con un sorriso saccente.

<<Voglio sapere tutto>>, rispondo. Si siede sulla roccia con le gambe all'aria e io mi sistemo accanto a lui.

<<La mamma... è morta per colpa mia... C'era troppo sangue a terra e l'incantesimo di Jules l'aveva indebolita troppo...>> sussurra.

<<Ricomincia da capo. Parlami prima di te: come hai fatto a diventare adulto in pochi giorni? Cosa hai fatto in questi giorni?>>

<<Sono nato il 24 dicembre e sono cresciuto così velocemente per via dell'incantesimo di Jules>>, spiega.

<<Quando si è fermata la crescita? Quanto è durata?>>

<<Sono cresciuto velocemente tra la notte del 24 e del 25 dicembre. La mattina di Natale ero diventato un ibrido adulto>>.

<<La mattina della battaglia...>> commento.

<<Sì...>> conferma. <<Ho passato tutto il tempo ad ascoltare le parole di Jules: ero curioso, volevo sapere tutto sui miei genitori. Poi ho conosciuto mio zio. Mi hanno raccontato tutto quello che volevo sapere...>>

Fa una pausa e osserva il panorama corrugando la fronte, proprio come faceva Lisandra. Sul mio viso compare un sorriso triste.

<<Perché sorridi?>>

<<Hai la sua stessa fossetta>>, commento disegnandola con il dito sulla mia fronte.

<<Papà>>, mormora. Rabbrividisco. <<Parlami tu della mamma>>.

<<La mamma...>> sospiro.

Il mio cuore si riempie nuovamente di una tristezza amara.

<<Sì, tua mamma è Lisandra Mikelaus>>, inizio a raccontare. Lui mi guarda, annuendo qualche volta.

Lisandra Mikelaus è una ragazza speciale. È la Skiarat dei vampiri, ma non è per questo che la amo. È testarda, forte, coraggiosa, intraprendente e...

<<Ne parli come se fosse ancora viva>>, sussurra abbassando il capo.

<<Lo è>>, ribatto immediatamente.

<<Impossibile, c'era troppo sangue sul pavimento>>, dice mio figlio scuotendo la testa, confuso.

<<Come fai a...?>> chiedo. Ha dieci giorni di vita. Come può capire quanto sangue può esserci in un corpo?

<<Non ho solo ascoltato e letto le storie su di voi, ma Alec mi ha dato i suoi libri, così ho iniziato a intendermi di queste cose>>.

<<Quindi ti sei appassionato alla medicina?>> domando.

<<È interessante>>, risponde.

<<Lisandra è viva. Ne sono sicuro>>, dichiaro guardando l'orizzonte. <<E non appena sistemeremo la questione politica, partirò>>.

<<Non capisco>>, dice confusamente scrollando la neve dalle sue spalle.

<<Che cosa?>> domando.

<<Perché sei stato così stronzo con lei quando, invece, ne parli così con gli altri>>, commenta.

Lo so. L'ho ferita molte volte e non ne vado fiero...

<<Perché, come hai detto tu, sono stronzo>>, dico.

<<Come sai che è viva?>> domanda.

<<Non so se sai che cosa sia il rapporto Ateyo...>>

<<Significa essere collegati con la propria compagna per la vita>>, mi interrompe.

<<Sai già tutto... Hmmm...>> mormoro e lui annuisce. <<Bene>>, dico. <<Io e tua madre non abbiamo avuto l'occasione di procedere con il rito di unione completo, ma la sento dentro di me>>.

<<Da qui si vede perfettamente la tua stanza>>, mormora.

Seguo il suo sguardo fino alla mia finestra del castello, attraverso la quale si intravedono tutti i miei mobili.

<<Sei rimasto incollato a quella finestra per giorni. È perché credi che mamma sia viva che hai fatto tardi alla cerimonia che avevano organizzato in suo onore?>>

<<Non mi sono reso conto del tempo. Ero...>>

<<Pensieroso, come me>>, continua la mia frase ridendo. <<Alec e Jules hanno detto che questo mio lato tenebroso l'ho preso da te>>. È più spigliato di prima...

<<Che cosa ti hanno detto di me, allora?>>

<<Molti vecchi giornali narrano ed elogiano la tua magnificenza, la tua grandezza, la tua potenza, ma allo stesso tempo sono crudeli con te e con la tua famiglia. Pensavo "Wow, che bel padre che ho...">>.

Sono a conoscenza di questa mia reputazione...

Abbasso la testa. Sapere queste cose da mio figlio mi mette un po' in imbarazzo.

<<Tuttavia, ho cambiato idea dopo aver sentito tutto quello che avevi fatto. Hai usato un incantesimo oscuro solo per aiutare Jules, che, in teoria, non era niente per te; hai fatto mille regali a mamma, ma non ti sei mai preso il merito...>>

<<È questo che ti hanno detto?>> dico facendo un sorriso, cercando però di nasconderlo.

<<Sì, così ho pensato a quanto avrei voluto conoscerti>>.

<<Io non sapevo... della tua esistenza>>.

<<Lo so, ma non potevo presentarmi al castello e dire Ciao a tutti, sono il figlio di Lucius Romanov>>, ridacchia. <<So già che ti è capitato, quindi non sapevo come agire>>.

<<Sì... Michael>>, borbotto ripensando a ciò che avevo fatto. Un'azione orribile, eppure mi aveva portato un figlio.

Non so se possa definirsi stupro quello che avevo fatto, in quanto non appena quella donna – che, oltretutto, era una cacciatrice – aveva capito la mia vera natura, si era approfittata della mia irascibilità e per qualche strano motivo era rimasta incinta. Non mi è mai passato per la testa di uccidere Michael. Ero solo un po' diffidente all'inizio, ma capii subito che, nonostante fosse stato cresciuto da una cacciatrice, era una bella persona.

Lisandra capì che era l'Ateyo di Alucard, la mia guardia, così decisi di lasciare a lui il privilegio di renderlo un vampiro completo.

Non appena la mia testa si concentra sul semplice gesto del morso, la mia gola si fa sentire: brucia come se avessi dieci coltelli incandescenti che la trafiggono.

Julian vorrà trasformarsi in un vampiro completo?

Ho fatto un voto: non mi nutrirò finché Lisandra non tornerà da me. Se Julian volesse trasformarsi, dovrei trovare un modo, perché vorrei essere io a farlo: lui è l'unica parte di Lisandra che mi è rimasta.

<<Posso farti una domanda?>> chiede lui all'improvviso.

<<Tutto quello che vuoi>>, rispondo.

<<Puoi rendermi completo?>> Ecco che la mia paura si manifesta.

<<Certo>>, dico annuendo.

<<Puoi farlo anche ora?>>

<<Ora? Perché?>> chiedo titubante.

<<Perché voglio venire con te a cercare la mamma>>, risponde.

<<Mi credi, quindi? Pensi che sia viva?>>

<<Non lo so, ma voglio trovare almeno uno straccio di prova della sua morte>>, dice. <<Puoi farlo?>>

Potrei prendere una delle siringhe di Alec Silver, estrarre un po' di veleno dai miei canini e iniettarglielo... Sì, potrebbe funzionare.

<<Andiamo al castello>>, propongo.

Lui si irrigidisce e spalanca la bocca per la sorpresa. <<Adesso?>>

<<Sì. Ti presento alla tua famiglia>>.

Julian abbassa gli occhi per qualche secondo e poi annuisce. Lo prendo sulle spalle così velocemente che non ha il tempo di dire una parola. Arriviamo al castello cinque secondi dopo o poco più.

<<Wow!>> esclama lui scendendo dalla mia schiena.

Osserva il castello con la testa all'insù e un'espressione estasiata sul viso.

<<Andiamo. Sono ancora tutti nella sala e hanno finito>>, affermo. Gli faccio da guida all'interno del castello e arriviamo, finalmente, davanti alla porta della stanza in cui tutti sono riuniti.

<<Sei pronto?>> gli chiedo voltandomi verso di lui.

<<Sì>>, dice annuendo e guardando la mia mano posarsi sul pomello della porta.

Apro la porta e vedo che tutti sono in piedi, ognuno vicino alla propria sedia. Emilian, Grigore, Sebastian e Nicolae si girano e ci guardano sbalorditi, mentre Licano, Jules e Alec sorridono fieri. Emilian e Nicolae fanno un passo in avanti, avvicinandosi lentamente a Julian; Jules, Alec e Licano si siedono e Grigore sorride mettendosi una mano davanti alla bocca per trattenere una risata felice.

<<Sei un mix strabiliante>>, sussurra Emilian osservando attentamente ogni piccolo dettaglio di mio figlio.

<<Strabiliante!>> gli fa eco Nicolae con un sorriso beffardo.

Julian

Dodici occhi rossi mi fissano dal momento in cui sono entrato. Riconosco all'istante uno dei vampiri - mio zio Licano - e Jules e Alec, che mi guardano sorridendo dal fondo della stanza.

Due vampiri si avvicinano lentamente a me: uno ha lunghi capelli neri e un completo nero con una spilla di un grifone sul lato destro, mentre l'altro ha lunghi capelli castani e un completo nero con una spilla romboidale.

<<Sei un mix strabiliante>>, sussurra l'uomo dai capelli neri.

<<Strabiliante!>> gli fa eco l'uomo dai capelli castani.

<<Julian, ti presento tuo nonno, Emilian Mikelaus>>, dice mio padre indicando l'uomo dai capelli neri davanti a me. Mio nonno mi tende una mano e gliela stringo con piacere.

Questo è il padre di mia madre?

Lucius, mio padre, mi mette una mano sulla schiena e mi fa sussultare.

<<Scusa>>, mormora. Gli avevo detto che non volevo essere toccato da lui per via del suo potere...

<<No, non fa niente>>, rispondo. Mi fa dirigere verso un vampiro con lunghi capelli castani e un vestito nero con la stessa spilla di mio nonno Emilian. <<Questo è il tuo bisnonno, Grigore Mikelaus>>.

<<È un piacere averti qui tra noi>>, dice il mio bisnonno mostrando i suoi denti perfetti. Perché sorride così?

Corrugo la fronte e guardo mio padre. <<Grigore legge nella mente>>, mi spiega lui.

Non ho avuto nessun contatto con lui, perciò suppongo che non abbia bisogno di toccare qualcuno per leggere la sua psiche.

<<Ottima deduzione>>, commenta il mio bisnonno Grigore con un sorriso.

Grazie, penso e lui annuisce.

<<Tuo zio Licano lo conosci già>>, dice mio padre. <<Ti presento gli altri tuoi zii, Nicolae e Sebastian>>. Mi indica due vampiri - quello che aveva esclamato Strabiliante e uno con lunghi capelli biondi - e fa un sospiro di sollievo.

<<La famiglia non è finita, ma la conoscerai presto. Il nostro corpo di guardia...>> spiega mio padre.

<<Alec mi ha già spiegato tutto>>, lo interrompo.

<<Ah>>, mormora cercando di nascondere la delusione. <<Va bene>>, continua chinando il capo.

Eccolo qui, l'orgoglio di mio padre di cui tutti parlano.

<<Il corpo di guardia dei Romanov è molto articolato>>, interviene Nicolae. <<Ma saremo lieti di spiegarti e di presentarti a tutti>>.

<<Sei sicuro di volerlo fare ora?>> chiede il mio bisnonno.

<<Che cosa?>> domanda mio zio Sebastian.

<<Che cosa vuole fare?>> dice mio nonno Emilian. Guardo il mio bisnonno negli occhi e capisco che si riferisce alla trasformazione in vampiro completo.

<<Sì>>, dichiaro. <<Lo sono>>.

<<Vuole trasformarsi in un vampiro completo>>, dice mio padre. <<Alec, puoi portarmi una siringa, per favore?>>

Alec scompare, riappare dopo qualche secondo con una siringa in mano e la passa a mio padre. Quest'ultimo se la mette in bocca ed estrae il suo veleno, un liquido verde e bianco molto simile a quello che avevo visto in un documentario.

<<Sdraiati sul tavolo>>, dice mio padre facendogli un cenno. Faccio come mi viene chiesto e mi sdraio, sentendo l'ansia scorrere nelle vene. Mio padre si avvicina e sussurra: <<Ne sei assolutissimamente sicuro?>>

<<Sì>>, affermo. Tutti si scambiano degli sguardi perplessi e un po' preoccupati e all'improvviso mi circondano e mi tengono fermo.

Scambio un ultimo sguardo con mio padre, che annuisce, e poi sento il mio cuore venire infilzato ed essere pervaso da un dolore profondo e lancinante che si diffonde lentamente, ma allo stesso tempo rapidamente, in tutte le parti del mio corpo.

Spazio Autrice

Ecco qui un nuovo capitolo!
Troppe informazioni in un capitolo. Non credete? Cioè... Julian... Ciao Julian. Sei wow. Figo.
Ecco a voi una sua foto:

Okay non avrei dovuto esagerare. MA DICO. QUANTO SEI FIGO. PERFETTO PER INTERPRETARE IL MIO JULIAN.

Un altro quesito. Siete ancora tristi per Lisandra?
Che cosa provate ora per Lucius?
Vi sono piaciuti i piccoli punti di vista di Nicolae, Emilian e Alucard. Non li avevamo mai visti parlare...
Il prossimo capitolo sarà narrato internante Alucard.
Avete mai parlato con qualcuno che non c'è più nella vostra testa? Come per esempio: <<Hey, Ciao... Come stai?... So che non mi risponderai...>> e così via dicendo.
Ecco, sarà così il prossimo capitolo (e anche quello dopo) e vorrei tanto che voi mi deste dei giudizi e feedback in quanto in due capitoli affronto un secolo intero di cambiamenti.
Ci vediamo sabato con il capitolo 33 ❤️
Vi chiedo, gentilmente, se vi è piaciuto, di lasciare una 🌟 e di commentare con le vostre opinioni 🌈 (Sono davvero curiosa). Se magari vorreste invitare i vostri follower a leggere la mia storia, ne sarei più che felice.

Vi aspetto❤️

Un saluto a tutti con amore ❤️

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