Capitolo 18: I regali della borghesia




Lucius

<<Sono tornati!>> dichiarò Alucard con un grosso taccuino in mano.

<<Chiama i Mikelaus>>, disse Sebastian. Questi entrarono nella sala proprio mentre finii di memorizzare tutto il contenuto. Ci riunimmo lungo il tavolo rotondo e iniziammo a discutere.

<<Che cosa dicono quegli appunti?>> chiese Grigore.

<<Quelle creature sono degli uomini con le sembianze da rettile. Sono nati dall'incrocio di due specie diverse: noi, che veniamo chiamati Shetio in Sudamerica, e dei rettili maligni, i Canaima, di cui si parla molto nelle leggende venezuelane>>, spiegai.

<<Quindi gran parte di quello che ha detto Michael è corretto?>> domandò Emilian.

<<Sì>>, risposi.

<<Come li si distrugge? Dove si trovano?>> chiese Nicolae.

<<A quanto pare, hanno trovato i resti di alcuni abitanti di diverse grotte, quindi si suppone che queste creature prediligano il buio e l'oscurità>>, risposi.

<<Dalla battaglia sappiamo che riescono a ingoiarci interi e che, essendo vampiri per metà, dovrebbero nutrirsi di sangue>>, affermò Sebastian.

<<Non possiamo distruggerli se non con il fuoco>>, affermò Emilian indicando Lisandra.

<<Notizie dei Correia?>> domandò Sebastian.

<<Abbiamo trovato chi è la Saqui citata da Michael. È la figlia più piccola del capo tribù. All'epoca avrebbe dovuto avere cinque anni>>, affermò Nicolae.

<<È stata lei a collegare la famiglia con Satana>>, continuò Sebastian.

<<E?>> chiese Grigore.

<<È la regina Akamu>>, completai la frase.

La porta si aprì ed entrarono Pollux e Jane, la guardia personale di Lisandra.

<<Mio signore, ho il dovere di informarla che la signorina Krauss è all'interno della stanza di Lisandra Mikelaus>>, mi informò la donna.

<<Mio signore, è arrivata...>> mi informò Alucard all'orecchio. 

<<Mio signore>>, ripeté Jane.

Mi voltai verso Alucard e annuii.

<<Jane, puoi andare. Amici miei, questa seduta è terminata. Ci aggiorniamo>>. Salutai tutti e andai a sedermi sul mio trono.

Lisandra

<<Dovrei leggerli, giusto?>> chiedo sospirando. Ho paura.

Jules mi prende una mano e mi sorride. <<Posso farti un riassunto io, o sbaglio? Potresti evitare di rovinarti le mani con tutto questo petrolio e chiedermi quello che vuoi>>.

<<Non è un segreto reale?>> ribatto alzando un sopracciglio. Lei alza gli occhi al cielo e ride sbuffando.

<<Va bene. Che cosa dicono di me? Voglio dire, di che cosa parlano tutti quei giornali che mi fanno passare come una puttana?>>

<<Hanno discusso molto sui tuoi poteri e su tutta la tua vita. Ti definiscono una mezzosangue perché sei nata da una cacciatrice. Di certo, il tuo sangue nero non aiuta. Non capiscono cosa sei, non comprendono il motivo per cui il tuo sangue non è di un rosso comune. Con la Flaved Lessie, molti ti hanno vista e adorata. Ora ti disprezzano. Non riescono a identificarti come un essere così speciale come la Skiarat, anche perché prima eri nella Feccia>>, mi spiega.

<<Quindi per loro faccio schifo? Non sono adatta a essere una Skiarat. Okay. Cos'altro dicono? Perché mi chiamano puttana?>>

<<Il fatto che tu e Lucius abbiate tenuto la vostra relazione nascosta è stato deleterio per la tua reputazione. Diverse guardie che attestano di aver visto Alucard rimanere per tutta la notte nella tua stanza, nonostante tu sia l'Ateyo di Lucius. Questo ti fa capire come...>>

<<Una puttana>>, finisco la frase. <<E sugli Akamu? Che cosa dicono?>>

<<In sintesi, quella creature viscide sono uomini con le sembianze di un rettile nati dall'incrocio di due tipi di creature: i vampiri come li conosciamo noi, detti Shetio in Sudamerica, e dei rettili maligni, i Canaima, di cui si parla molto nelle leggende venezuelane. Sono individui oscuri, a cui piace il buio, che si nutrono di sangue e riescono a ingoiare le loro prede, proprio come fanno i serpenti>>, spiega Jules. La mia mente ritorna al momento immediatamente precedente all'ingresso sul campo di battaglia, quando osservavo quelle bestie.

<<La maggior parte dei giornali danno consigli su come affrontarli, come per esempio non tagliare loro la testa per evitare che si moltiplichino, e aggiornamenti sui loro movimenti: a quanto pare, hanno circondato l'intera comunità creata dei Romanov>>, continua.

<<Come hanno fatto a scoprirlo?>> domando.

<<Hai presente le squadre di ricerca?>> Annuisco. <<L'ultima squadra che è stata mandata in Sudamerica è riuscita a recuperare tutti gli oggetti di valore e tra questi c'erano gli appunti dei precedenti gruppi di ricerca>>.

<<Quanti morti ci sono stati?>>

<<Circa il cinquanta percento delle guardie>>, risponde. Non mi sorprende che Lucius sia stato così irascibile negli ultimi tempi...

<<Si sa solo questo?>>

<<Hmmm... In giro si dice che a capo di questa setta ci sia una vecchia famiglia che sfidò i Romanov: quella dei Correia. Nient'altro>>.

<<Tu sai qualcosa in merito a questa famiglia?>>

<<Alec me ne ha parlato... Tutto nacque con Saqui Correia, che per aiutare la sua tribù indigena a difendersi dagli invasori fece lo stesso patto di Lucius, trasformandosi in un comune vampiro. Non mangiava, beveva soltanto sangue. Pelle pallida e occhi rossi. Il classico stereotipo, insomma. Ovviamente, vinse lo scontro contro i conquistadores. Decise di sfidare i Romanov quando venne a conoscenza del loro inestimabile potere. Perse l'incontro e morì in battaglia insieme a tutto il suo clan. I Romanov li sapevano morti, ma davvero Lucius non te ne ha mai parlato?>>

<<No>>, rispondo scuotendo la testa.

<<Non vi leggete nella mente?>> chiede.

<<Faccio un po' di fatica se non lo vedo nemmeno>>, commento con un pizzico di acidità.

<<Come va con lui?>> domanda teneramente.

<<Non so più nemmeno come è fatto... Non lo vedo da non so quanto>>, dico malinconicamente. <<Perché? Ci sono articoli che parlano di lui?>>

<<No>>, risponde di getto, facendomi insospettire. Il suo viso si fa roseo e le sue guance purpuree. I suoi occhi fissano i giornali e sulla sua fronte iniziano a scendere delle piccole gocce di sudore.

<<Hmmm...>>, sussurro giocando con i giornali. All'improvviso, i miei occhi vengono rapiti da un titolo in prima pagina: Le mille e una notte di Lucius Romanov.

<<Che cosa...>> mormoro.

<<Non leggerlo!>> urla cercando di togliermi il giornale dalle mani.

<<Il compleanno del nostro re Lucius è avvenuto con diverse alterazioni che hanno trasformato la nostra società. Le più importanti sono l'introduzione di un figlio illegittimo, chiamato Michael, e la dichiarazione del nostro re nei confronti della sciacqua Lisandra Mikelaus, che non dimostra alcun interesse. A causa di quest'ultima, l'intera società borghese ha deciso di fare un regalo quotidiano al nostro re, che consiste in...>> Improvvisamente Jules brucia il giornale direttamente tra le mie mani. <<Jules! In che cosa consiste il regalo? Che cos'è? Che cosa significa?>> chiedo con insistenza, ma lei mi guarda imbambolata, con gli occhi preoccupati e la bocca semiaperta.

Scuoto la testa stupita.

Perché non mi risponde?

Mi alzo di scatto, esco dalla stanza e corro fino alla sala principale. Due guardie corrugano la fronte, ma non si muovono di un centimetro. Giro l'angolo e scorgo Alucard davanti alla porta principale. Alza le sopracciglia e spalanca gli occhi. È stupito. Allarga le spalle cercando di apparire minaccioso, ma con me non attacca. Così, con atteggiamento altrettanto intimidatorio, mi incammino verso di lui con passo veloce e deciso.

<<Non puoi entrare>>, dice Alucard. Alzo una mano con l'intenzione di sbatterlo contro il muro con la telecinesi e spalanco le grandi porte davanti a me.

Quello che vedo mi lascia di stucco: una donna pallida e alta, con il corpo di una dea, gli occhi rossi e lunghi capelli castani. Due fazzoletti le coprono le parti intime, ma per il resto è completamente nuda. Danza oscillando a destra e sinistra i perfetti fianchi snelli. Davanti a lei i troni sono vuoti, a eccezione di quello di Lucius, che siede rigido. Ha gli occhi rossi a fessura e ha solo la camicia nera e i pantaloni lunghi. Dov'è finita la sua solita giacca? Abbasso lo sguardo e la scorgo per terra in un angolo, sotto una colonna.

Mi tremano le mani e il cuore pulsa così forte che lo sento rimbombare nella testa. Lucius mi guarda senza mostrare alcun sentimento, quasi apatico, senza alzarsi o mostrarsi dispiaciuto per quello a cui sto assistendo. Nel frattempo, la donna continua a ballare.

<<Lisandra>>, dice Alucard alle mie spalle.

<<Lisandra>>, ripete Jules arrivando dietro di me.

La ballerina si volta e la vedo in volto: è Alexia! Alexia! Mi rivolge un sorriso beffardo, facendo finta di essere un cerbiatto; sbatte le palpebre più e più volte e ritorna con lo sguardo a Lucius, i cui occhi tornano sul corpo nudo di Alexia.

<<Lisandra>>. Jules mi fa girare verso di lei, scuotendomi le spalle, ma la scanso.

<<Sul serio? Sul serio?>> ripeto fissando Alucard e Jules. <<Voi lo sapevate?>> domando in preda a una crisi nervosa sempre più forte.

<<Stai rovinando i miei preliminari! Vattene!>> urla con amarezza Alexia, richiamando la mia attenzione.

Preliminari!

Preliminari!

Sul serio?

Sono al limite di tutto.

Lucius non si fa vedere da un mese, o forse anche di più, ed è riuscito a farmi sentire in colpa perché ero arrabbiata con lui, ma allo stesso tempo ero contenta e fiera che lui si stesse facendo in quattro per proteggere il suo regno. Evidentemente mi sbagliavo. Era qui a spassarsela con Alexia, laborghesotta. A guardare un ballo sensuale ed erotico, mentre io ero sola, tenuta prigioniera nelle mie stanze.

<<Ti sto rovinando i preliminari. Oddio! Scusami!>> rispondo con sarcasmo, avvicinandomi lentamente a lei. <<Non voglio rovinarti anche ciò che verrà dopo. Io me ne vado>>, ringhio a denti stretti guardando Lucius dritto negli occhi. Mi volto verso Jules e Alucard, entrambi con un'espressione sbalordita in volto, e mi teletrasporto in montagna. Ho bisogno di aria fresca.

Spazio autrice

Ecco qui un nuovo capitolo!
Non faccio commenti. Vorrei sapere direttamente i vostri.
Come da tradizione ormai che faccio per ciascun libro che scrivo, mi concedo una settimana in cui continuo a scrivere il più possibile e dove do anche al mio revisore un po' di tempo per correggere i capitoli senza fretta.
Perciò quale STRONZA (Scusate la prima) che sono vi lascio con questa fine qui e per sapere come andrà avanti, dovrete aspettare fino a *Rullo di tamburi*

Il 31 marzo.

Per sapere le date dei futuri aggiornamenti, guardate il mio sito Instagram, dove potrete trovare le date, citazioni e tante anticipazioni. 
Vi chiedo, gentilmente, se vi è piaciuto, di lasciare una 🌟 e di commentare con le vostre opinioni 🌈 (Sono davvero curiosa). Se magari vorreste invitare i vostri follower a leggere la mia storia, ne sarei più che felice.

Vi aspetto❤️

Un saluto a tutti con amore ❤️

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