Capitolo 11: I ricordi di Lucius Romanov

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Lisandra

Anno 1200

Dove mi trovo? mi chiesi.

Mi sembrava di continuare a viaggiare. La mia vista era annebbiata, ma osservai tutto ciò che mi circondava.

Mi sembravano le stanze di Lucius, ma avevano qualcosa di diverso, di quasi antico. La porta si spalancò all'improvviso, facendomi sussultare.

<<Vedremo come sarà questa principessa Milena>>, affermò Sebastian entrando nella stanza. Sbattei più volte le palpebre, finché non mi accorsi che stavo osservando un Sebastian Romanov umano. Nicolae e Lucius, entrambi umani, entrarono e si misero al suo fianco. Per un istante, mi chiesi se avessi dovuto nascondermi, ma evidentemente non mi vedevano...

Capii subito: stavo osservando la vita di Lucius, con i suoi ricordi più importanti, in terza persona. In sintesi: ero lì, ma non lo ero. Era forse il giorno in cui ero nel corpo di Milena, quello in cui ho visto Lucius umano, quello in cui l'ho rifiutato davanti a tutti?

La scena si spostò direttamente nella sala da ballo, dove i tre fratelli attendevano con entusiasmo l'arrivo della principessa Milena, dandomi conferma dei dubbi che mi affliggevano.

<<La principessa Milena Geruck>>, annunciò il domestico. La principessa, ovvero il mio spirito all'interno del corpo della ragazza, fece il suo ingresso.

Scese le scale con lentezza ed eleganza, mentre Lucius e i suoi fratelli erano in piedi al centro della stanza.

<<Buonasera>>, disse Sebastian con un inchino. Proprio come ricordavo, prese la mano della principessa e se la portò alla bocca.

Fu ancora strano vederlo con la pelle rosa e gli occhi azzurri, ma soprattutto con i capelli biondo platino sciolti. Guardai di sfuggita Nicolae e notai che anche lui aveva i capelli slegati. Sebastian si alzò e i miei occhi cercarono quelli di Lucius Romanov.

<<Sebastian>>, disse a denti stretti Nicolae, facendo un passo in avanti. <<Mi presento, signorina. Il mio nome è Nicolae Romanov e sono il primogenito della mia casata. È un onore fare la vostra conoscenza>>, disse ripetendo lo stesso gesto di Sebastian.

Sebastian gli si parò davanti e iniziò a parlare.

<<Io sono Sebastian Romanov>>, affermò allargando il petto.

<<Le andrebbe un ballo, signorina?>> chiese Nicolae con un'espressione seria e abbassando la testa in segno di rispetto.

<<Il prossimo sarà il mio, principessa>>, disse Sebastian facendo l'occhiolino a Milena.

Nicolae le offrì una mano e lei l'accettò con grazia.

Lui poggiò una mano sul suo fianco, mentre lei posò la testa sulla sua spalla e iniziò a sbuffare.

La stessa cosa accadde con Sebastian all'inizio della canzone. Tuttavia, dopo qualche minuto vidi Lucius entrare in azione, dirigendosi con passo deciso verso Milena. Le toccò la spalla e la principessa si voltò sorpresa.

Riconobbi l'espressione stupita della principessa e l'assoggettai alla mia: ero veramente sbalordita da quel comportamento.

<<Posso chiederle un ballo?>> chiese timidamente, mantenendo le spalle ben larghe.

<<No>>, borbottò Sebastian.

<<Insisto>>, disse il mio Ateyo.

<<Certamente>>, rispose la principessa. Iniziarono a ballare e io sentii tutto quello che provò Lucius: si stava innamorando di Milena, o almeno così pensava in quel momento.

<<Si sta divertendo?>> chiese.

<<Molto>>, rispose la donna sorridendo.

Vidi le gambe di quest'ultima iniziare a tremare per poi irrigidirsi. Ciò mi fece capire che in quel momento Milena pensava al suo panettiere... Infatti si irrigidì.

<<Tutto bene?>> chiese Lucius.

<<Sì>>, disse balbettando. <<Posso chiedere il nome dell'uomo con cui ho appena ballato?>>

<<Lucius Romanov, principessa>>, rispose sorridendo.

<<Lascia stare la nostra ospite, fratellino>>, disse Nicolae in tono serio sbucando alle spalle di Lucius. Avvertii la rabbia di Lucius nei confronti del fratello e abbozzai un sorriso.

<<Zitto!>> sibilò Lucius stringendo gli occhi fino a farli diventare fessure.

<<Mi dispiace! Io non posso sposarvi. Non posso sposare nessuno di voi>>, annunciò la donna dai lunghi capelli biondi, correndo via dalla sala in preda alle lacrime.

<<È tutta colpa tua. Si stava innamorando di me. Perché ci hai interrotti?>> domandò scontrosamente Lucius a Nicolae.

<<Perché sono il primogenito. Devo essere io a sposare la principessa della dinastia Geruck>>, affermò il fratello maggiore.

<<Tu hai tutto, Nicolae. Per una volta, avrei voluto tanto possedere io qualcosa per primo>>, disse a denti stretti Lucius.

Che cosa sta dicendo Lucius? È geloso di suo fratello Nicolae?

<<Sei così materialista, Lucius. Smettila di comportarti come un bambino capriccioso e inizia a essere uomo>>, ribatté Nicolae. <<La principessa sarà mia, non guarderà mai un ragazzo ingenuo come te>>.

Avvertii la rabbia di Lucius crescere fino a diventare collera. All'improvviso, si avventò sul fratello maggiore e colpì ripetutamente sul viso. Sebastian tentò di fermarli. Ben presto la faccia di Nicolae e le nocche di Lucius si riempirono di sangue rosso vivo.

<<Basta!>> urlò Sebastian. <<Smettetela>>.

<<Va' all'inferno>>, mormorò Nicolae sputando sangue e denti. Lucius ringhiò e, per qualche motivo a me ignoto, abbandonò la stanza ancora in preda all'ira.

Il ricordo si spostò in una piccola città rurale, con capanne di legno e tetti di paglia. Vidi immediatamente Lucius: aveva il viso increspato dall'ira e teneva per il colletto una donna bianca con lunghi capelli neri e con un'infinità di piercing sulla faccia.

<<Che cosa vuoi, principe?>> sibilò la donna.

<<Devo conquistare una principessa e tu mi darai una mano. Una fiala, una pozione, qualsiasi cosa>>, minacciò lui trascinandola brutalmente. La strega iniziò a ridere istericamente.

<<Potrei offrirti di più, mio principe. Molto di più>>, disse agitando e strusciando i fianchi su Lucius. Gli sguardi di entrambi mi fecero capire che il prossimo atto era dedicato al loro rapporto intimo, ma per fortuna venne saltato a piè pari.

La strega con la faccia bucata mormorò frasi incomprensibili, fece sdraiare Lucius al centro di una stella, il pentacolo satanico, e lo circondò con una strana polverina nera. All'improvviso, la polvere iniziò a prendere fuoco e la donna alzò la voce sempre di più, fino ad arrivare a urlare. Quando tutto si acquietò, Lucius venne scosso da spasmi violenti.

Ci volle quasi un mese affinché si trasformasse, ma, dopo essersi svegliato con un corpo indistruttibile, si nutrì di due famiglie del villaggio.

Al termine del banchetto, Lucius si mise una mano in tasca e trovò una piccola palla contenente il sangue di un umano. Solo che quello era il suo.

<<È il tuo sangue>>, affermò la strega spuntando dal nulla.

<<Com'è possibile?>> chiese Lucius con la fronte storta.

<<Attraverso il sangue, tutto nasce e tutto finisce. Il sangue ha una grande memoria. Ne avrai bisogno>>, ridacchiò sparendo nell'ombra.

<<Devo sapere altro?>> domandò Lucius.

<<Lucifero ha scelto di donarti la possibilità di usare tre incantesimi oscuri che solo lui o Lilith possono usare>>, disse la strega.

<<Che tipi di incantesimi?>>

<<Uno ti darà la possibilità di acquisire due poteri>>.

<<Interessante>>, disse Lucius con un ghigno malefico.

<<Un altro ti darà la possibilità di togliere la sete di sangue verso una sola persona umana>>.

<<Perché non dovrei avere sete del sangue di qualcuno? Io li voglio morti tutti>>, ringhiò Lucius.

<<Con l'ultimo potrai saziare la fame della tua futura compagna>>, spiegò la donna.

<<Pff. Patetico>>, borbottò lui.

Successivamente andò al castello, dove si svolse tutto ciò di cui ero a conoscenza: Nicolae e Sebastian vennero trasformati, lasciando all'interno di un bicchiere un litro di sangue umano, esattamente come era successo a Lucius. La creazione del suo regno iniziò lentamente a prendere forma.

1850

Intorno a me c'erano solo campi di grano. Il vento accarezzava le spighe, che si muovevano piano, e Lucius sfrecciò tra di esse.

All'improvviso, si fermò all'ombra di un grosso albero e vide una ragazza bassa, con i capelli biondi acconciati con due chignon laterali, la pelle chiara e gli occhi neri. Avvertii l'attrazione di Lucius verso la ragazza, ma anche la sua esitazione e i suoi dubbi. Era Darla Light, la ragazza che possedetti durante la tortura della madre di Jules. Si fermò e osservò timidamente il mio Ateyo.

<<Buongiorno>>, disse la ragazza da lontano. <<Si sente bene?>> chiese ingenuamente facendo un piccolo saltello in avanti.

<<È strano... Mi sono sentito attratto da...>> sussurrò Lucius in modo distaccato.

La ragazza si fermò. Aveva il sangue raggelato e squadrò il mio Ateyo.

<<Sa dirmi dove si trova il mercato?>> chiese Lucius dopo qualche secondo d'imbarazzo.

<<Ci sto andando ora. Se vuole, può seguirmi>>, squittì la ragazza.

<<La ringrazio, signorina>>.

Camminarono per un po': Lucius leggeva e la ragazza giocava con il cestino, cercando di sbirciare l'uomo accanto a lei.

<<Cosa sta leggendo?>>

<<I viaggi in Italia di Goethe>>, rispose Lucius educatamente.

<<Sembra interessante>>.

<<Sa leggere?>> chiese lui con arroganza.

<<No>>, rispose lei facendo spallucce.

<<Un gran peccato>>, commentò Lucius amaramente.

<<Ma so ascoltare molto bene. Perché non me lo legge lei? Il viaggio è ancora lungo>>, propose la ragazza con un certo imbarazzo. Lucius alzò le spalle e accettò con riluttanza.

<<Molto ho veduto, ma ancor più ho riflettuto: il mondo si svela sempre più, e anche quello che sapevo da tempo, soltanto adesso diviene realmente mio. Quale creatura è l'uomo! Impara presto a sapere, ma tardi a mettere in pratica>>.

<<Che tipo di viaggio è?>>

<<È il viaggio di Goethe in Italia>>, rispose Lucius seccato.

<<Sembra interessante... E lei? Anche lei lo sta facendo?>> chiese Darla con estrema curiosità.

<<Ne prendo spunto>>.

<<Ha iniziato a viaggiare per scappare come Goethe?>> chiese d'un tratto la ragazza.

<<Non aveva detto di essere analfabeta? Come sa che Goethe sta scappando?>> ribatté Lucius.

<<Ho tirato a indovinare>>, rispose la ragazza alzando le spalle e facendo uno sguardo innocente.

Lucius fremeva: sentivo la sua sete e la sua ansia. Una scintilla si era accesa in lui e questo lo spaventava.

All'improvviso, il mio Ateyo si avventò sulla ragazza, sollevandola in aria e sbattendola contro un albero, e la bloccò con tutto il suo peso.

<<Chi sei?>> urlò Lucius.

<<Io...> balbettò la ragazza. Lui la guardò con rabbia e confusione. La sua testa era un turbine di emozioni, ma all'improvviso il suo animo si ritrovò completamente vuoto.

Lucius si staccò velocemente dalla ragazza e sparì lasciandola sola.

1878

Lucius camminava per le vie di Londra in cerca di un pasto, di una prelibatezza che potesse placare la sua sete, quando la vide: una ragazza di media statura, con i capelli corti mossi e castani e la pelle olivastra. Vide Lucinda Mikel e ne fu attratto: la osservò da lontano, intenta a guardare un manifesto della lampadina.

<<È fantastico, non credete?>> le chiese avvicinandosi di soppiatto. La ragazza si voltò sobbalzando e rivolse uno sguardo confuso all'uomo davanti a lei.

<<Molto, signore>>, rispose lei sorridendo.

<<Ne sono entusiasta. Mi presento: mi chiamo Lucius. È qui da sola, signorina?>> disse Lucius togliendosi il cappello.

<<Sì, signore>>, sorrise Lucinda a testa alta.

<<Allora potrei approfittarne per invitarla a prendere un caffè?>> propose il mio Ateyo.

<<Volentieri, sir>>, accettò subito.

Lui le offrì il braccio e lei accettò volentieri. Iniziarono a camminare e si fermarono in una locanda per un tempo quasi indefinito.

<<Dove ci troviamo, sir?>> chiese Lucinda in modo spensierato.

<<Siamo a Londra>>, disse Lucius portando il bastone in avanti a ogni passo. <<Prego, prima lei>>, continuò aprendo la porta di legno.

<<Grazie>>, rispose la ragazza.

Si accomodarono iniziarono a parlare davanti a un buon caffè.

<<Non è di queste parti, signorina?>> chiese Lucius portandosi la tazza alla bocca.

<<A dire il vero, no, ma ho sempre desiderato visitare Londra>>, disse la ragazza stringendosi nelle spalle.

<<Allora è il suo giorno fortunato. Posso scortarla?>>

<<Sarebbe incredibile>>.

Uscirono dalla locanda che si era ormai fatta sera e si diressero a Hyde Park a bordo di una gigantesca carrozza nera trainata da grandi cavalli bianchi.

<<È pronta, signorina?>> chiese Lucius aiutando la ragazza a salire sulla carrozza.

A bordo avvertii tutti i pensieri contrastanti di Lucius: stava provando di nuovo quella sensazione che aveva vissuto con quella contadina? Quella iniziale con Milena? Quella ragazza scatenava in lui una sete che lo sbalordiva, lo confondeva e lo controllava.

<<Dove mi sta portando?>> chiese Lucinda incuriosita.

<<Si è fatto tardi ormai, perciò la porto in luogo pieno di magia>>.

La carrozza si fermò e Lucius scese per primo per dare una mano alla ragazza.

<<Dove siamo?>> chiese lei guardandosi intorno.

<<Siamo a Hyde Park, ma non l'ho portata qui per un mero passeggio. Volevo farle vedere una cosa>>, rispose Lucius mentre iniziarono a camminare verso la riva di un laghetto.

<<Che cosa?>>

<<Osservi attentamente>>, rispose lui con estrema gioia. Lei respirò profondamente e si guardò intorno. D'un tratto, alcune lucine sistemate da vampiri suoi collaboratori iniziarono a brillare e a lampeggiare ripetutamente.

<<Lucciole!>> squittì con enfasi la ragazza. <<È un romantico, signore?>> aggiunse voltandosi verso l'uomo e dondolando le spalle.

<<Io appartengo un po' a tutti i movimenti>>, sospirò Lucius.

<<Come mai?>> chiese Lucinda con lo sguardo rivolto alle lucine lampeggianti. Era proprio il mio sguardo.

<<Rispetto alcune regole, mentre altre sono mediocri>>.

<<E a che movimento si sente di appartenere maggiormente?>>

<<Al mio>>.

<<Al suo? Ha creato un suo movimento? E ha tanti seguaci?>>

<<Certamente>>.

<<Dov'è nato questo movimento?>>

<<In Romania>>.

<<E allora perché non si trova con loro?>>

<<Vuole che me ne vada?>>

<<No, mai. Mi chiedo soltanto perché lei non sia con loro...>>, sussurrò Lucinda imbarazzata.

<<Ogni tanto mi piace andare in giro per il mondo per raccogliere... nuovi seguaci... se così si può dire>>.

<<Come si chiama questo vostro movimento?>>

<<Glielo dirò più avanti>>. Lucius si avvicinò talmente tanto alla ragazza che per poco non pensai a un bacio, ma non accadde nulla. Lui si irrigidì all'improvviso.

<<Mi sono accorto di non aver chiesto il suo nome... Miss...?>>

<<Lis... Lucinda Mikel>>, balbettò la ragazza.

<<Le andrebbe di ballare con me in questo magnifico scenario?>> chiese Lucius.

<<Molto volentieri>>. Lui fece un passo in avanti e iniziarono a ballare.

<<Non le piace ballare, miss Mikel?>>

<<No, lei balla divinamente... Mi sembra di ingolfarle il passo>>.

<<Lei è perfetta... Non mi sembra di aver mai incontrato una persona così>>, sussurrò Lucius con voce rauca, mostrandosi confuso.

<<Vorrei tanto portarti con me, Lucinda>>, sussurrò toccando il labbro inferiore della ragazza. Mentre osservavo la scena, mi ritornò in mente quando mi trovavo nel corpo di Lucinda: mi tremavano le gambe e desideravo un bacio come mai avevo fatto.

<<Allora perché non lo fai?>> sussurrò Lucinda avvicinandosi ancor di più, ignara del fatto che dietro di lei ci fosse Sebastian Romanov.

Lucius si staccò bruscamente e si voltò, alzando e abbassando le spalle ripetutamente.

<<Ti senti bene?>> chiese lei sul punto di piangere.

<<Non posso. Sto cercando qualcuno... E tu saresti solo una perdita di tempo>>, sibilò senza voltarsi.

<<Allora perché ha insistito tanto per farmi da accompagnatore? Perché mi ha portata qui? Se fossi una perdita di tempo, perché lei è qui con me?>> urlò Lucinda, riconoscendo la mia disperazione nella sua voce.

Lucius si voltò e non provò più nulla. La guardò con indifferenza, sparendo nel buio di Londra e tornando alla ricerca di qualcuno da mangiare.

<<Non puoi capire... Tu mi dai emozioni che dovrei provare, ma non mi completi!>> concluse.

2004

<<Fratello, ne sei sicuro?>> chiese Nicolae.

<<Devo farlo>>, rispose Lucius osservando la cassa di marmo. <<Ho bisogno di riflettere>>.

Mi guardai velocemente attorno e riconobbi all'istante la sala Sulbén. C'erano solo i tre fratelli e stavano discutendo.

Sarà il ricordo prima di rinchiudersi nella sala? pensai.

<<Non è necessario>>, ribadì Nicolae.

<<Invece sì>>, ribatté Lucius. I fratelli gli rivolsero uno sguardo apprensivo. <<Sono stanco di essere sempre l'ultimo a ottenere qualcosa. Ho bisogno di riflettere>>, affermò il fratello dai lunghi capelli neri.

<<Lucius, guarda cosa hai costruito>>, dichiarò Sebastian cercando di fargli cambiare idea, ma lui non voleva ascoltarlo.

Si sentiva stanco. L'unica cosa che percepiva era la sete costante, che aumentava ogni secondo in più. Non aveva più voglia di cercare qualcosa di cui non sapeva nemmeno se esistesse. Mettersi in quella bara e addormentarsi per un tempo indefinito, per lui aveva significato più che chiudere tutti i ponti. Era una rinuncia.

Entrò nella sala circolare una signora anziana, con i capelli grigi raccolti e la pelle piena di rughe. Insieme a lei c'erano Michèle Krauss e la piccola Jules, che osservava la scena da dietro la schiena della nonna.

Lucius si sedette all'interno del buco di marmo. Rivolse un ultimo sguardo ai fratelli e si sdraiò. I fratelli Romanov chiusero Lucius all'interno della bara e Nicolae si occupò di rivestire il tutto in oro. A quel punto, la strega iniziò a pronunciare parole sconnesse.

Gli avvenimenti successivi passarono più in fretta: vidi il risveglio di Lucius, la rabbia e la confusione quando vide che non c'era nessuno ad attenderlo. Sperava di trovare la sua Ateyo, ma la sua - o meglio, la mia - fuga l'aveva incasinato più del dovuto.

Mi vidi attraverso i suoi occhi e capii di essere stata stupida: l'avevo giudicato male. È vero che lui vive in una bolla di vetro, ma non è stata colpa sua: non ha avuto scelta. Poi, ovviamente, il suo carattere particolare ha accentuato il tutto.

Mi vedevo attraverso i suoi occhi: diceva di odiarmi, eppure mi osservava; si arrabbiava quando qualcuno mi feriva o rideva con me, perché non c'era lui al mio fianco. Lui mi amava e... mi ama tutto'ora.

Ho visto tutta la sua vita scorrere davanti a me: sentivo ogni cosa: felicità, rabbia, fame. Soprattutto, però, percepivo quel senso di vuoto che tanto mi aveva descritto Alucard. Era una sensazione orrenda che mi fece quasi piangere. Non vorrei mai più provarla.

Spazio autrice

Ecco qui un nuovo capitolo!
Cosa capite di Lucius?
Non è poi tanto il nostro che dicono? O sbaglio?

Che cosa ci verrà mostrato nel prossimo capitolo? 
Che cosa ne pensate?
Curiosi per il prossimo capitolo?
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La data prossima del capitolo 11 è...🥁🥁🥁🥁🥁

22 marzo

Vi chiedo, gentilmente, se vi è piaciuto, di lasciare una 🌟 e di commentare con le vostre opinioni 🌈 (Sono davvero curiosa). Se magari vorreste invitare i vostri follower a leggere la mia storia, ne sarei più che felice.

Vi aspetto❤️

Un saluto a tutti con amore ❤️

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