6: La macchina... distrutta




           

Janin stava scendendo sempre di più in fondo al laghetto, quando non riuscì più a trattenere il respiro. Vide una roccia con un disegno con una stella grande ed una più piccola, si appoggiò su quella e le rocce iniziarono a tremare fino a formare una grotta. Janin immediatamente entrò e si buttò a terra respirando profondamente. Notò che l'acqua non entrava dentro e da lì sembrava una massa liquida che galleggiava. A terra c'erano delle piccole pozzanghere: una in particolare era più grande e profonda. Janin, appena riprese fiato, bevve un po' d'acqua in quella più grande. Notò che l'acqua aveva un colore strano, così si immerse con la testa. Una nuvola azzurra le girò intorno ed una verde ed una blu fecero la stessa cosa successivamente. Janin si sentì trascinare in fondo, sempre più in fondo, fino ad uscire fuori dall'acqua su qualcosa di molto morbido, sofficissimo. Si alzò e con gran sorpresa si ritrovò su una nuvola bianca. Era molto grande, ma si notava al centro un buco da cui si vedeva il paesaggio sotto.

Janin si avvicinò al buco e con un po' di timore, ma anche molta prudenza, si affacciò per vedere sotto quel candido manto bianco. Si vedeva proprio il villaggio di Wood Land. In particolare il pozzo e la capanna del grande Saggio.

Ad un certo punto sulla nuvola apparve una scritta: "Tra un anno dovrai aver sconfitto la strega e aver ridato le voci agli abitanti di Wood Land, altrimenti questo posto svanirà ed insieme te e gli abitanti". Lì vicino comparvero il diario della strega e lo scettro di Miokhi, che aveva lasciato sotto la coperta del grande saggio.

Perplessa afferrò gli oggetti e, guardando dentro il buco della nuvola, notò l'anziano aiutante della strega avvicinarsi ad una tenda di nascosto. Aveva uno strano strumento in mano: era un cerchio di carta rossa con un pulsante. Premette il pulsante e in un secondo da quella tenda uscì volando una bambina con i capelli lunghi e ricci. L'anziano si diresse verso il muro di pietra, portando dietro, volante, la bambina addormentata.

Quando il muro di pietra si aprì e scese una passerella, lo scettro di Miokhi si illuminò e volò davanti a Janin che osservava ciò che stava accadendo. Janin prese in mano lo scettro e spontaneamente premette il pulsante. 1... 2... 3 colpi sul muro di pietra, e dalla macchina si levò un frastuono che rimbombò fino sulla nuvola. Con un fischio e un fumo grigio che si levava fino in cielo, la macchina esplose. L'anziano signore, tossendo, riuscì a raccogliere le 1.195 voci trasformate in bolle, che volavano verso l'alto. Solo una gli sfuggì e, mentre quella volava verso le nuvole, Janin puntò lo scettro sulla bolla e immediatamente vicino al pulsante apparve qualcosa di morbido. Janin la sfiorò con le dita e la bolla diventò rossa e arrivò vicino a lei.

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