11: Il profumo al cuore di gigli

Camminando nella foresta col libro in mano Janin leggeva le pagine del diario della strega.

In una pagina c'erano delle formule magiche, una in particolare attirò l'attenzione di Janin "Profumo al cuore di gigli. Il profumo particolare creato da alcuni gigli bianchi dà la possibilità a chi lo annusa di scoprire una verità nascosta. Tre gigli bianchi, acqua piovana, lasciare al sole per due minuti e mezzo", lesse Janin osservando la descrizione accanto dei gigli bianchi.

Erano fiori stupendi con un gambo sottile, verde e senza spine. Li poteva paragonare ad una rosa bianca senza spine.

Janin sfiorò con le mani il disegno del giglio bianco pensando dove poterlo trovare. Sotto il disegno del giglio notò alcune scritte più piccole che non si notavano, quasi colorate in un marroncino-grigio. Janin provò a leggerle: "Giglio... particolare... nasce solo... sulle nuvole... veniva usato... infuso per la... bellezza...". Aveva capito dunque che doveva andare sulle nuvole per trovare i gigli bianchi.

Si ricordò il passaggio sottomarino e la pozzanghera da dove era stata trasportata fino sulle nuvole. Corse al laghetto e mise il libro nella tracolla di foglie sperando che non si rompesse.

Prese il respiro e si tuffò, nuotando vicino la roccia con incise le due stelle. Subito spinse la roccia con la mano e, come ricordava, la grotta si aprì. Entrò nella grotta e rimase a terra per un po' a riprendere fiato. Si alzò e senza pensarci infilò la testa nella pozzanghera più grande. In un secondo venne risucchiata e trasportata sulla nuvola come la prima volta. Cadde sulla morbida nuvola e chiuse gli occhi. Si alzò e osservò il paesaggio: questa volta vedeva solamente il bosco di Wood Land, poi guardò la nuvola bianca in cerca dei gigli bianchi ma niente. Allora spostò lo sguardo sulla nuvola vicina e, finalmente, li vide. Aprì la borsa e tirò fuori il diario della strega fortunatamente intatto e confrontò il disegno con i fiori sull'altra nuvola: erano uguali! Allora con un agile balzo superò il confine della nuvola e si ritrovò su quell'altra. Corse vicino ai gigli bianchi e ne prese tre. Ora aveva bisogno dell'acqua piovana, ma quello era facile. Si inginocchiò e cominciò a scavare: era una sensazione strana, come se stesse scavando in una nuvola di zucchero filato. Sentì arrivare l'acqua piovana, con le mani bagnò i tre gigli bianchi che, piano piano, diventarono liquidi. Passati due minuti e mezzo sotto il sole, quel liquido blu emanava un odore fantastico, Janin non poté fare a meno di annusare l'aria e sentire quel profumo. Cadde addormentata sulla nuvola.

Un fumo blu, dello stesso colore del liquido, le invase la mente e mentre quello continuava a vagare senza meta Janin ebbe una visione: vide il grande saggio dietro un albero, lontano da Wood Land. Osservava a destra e a sinistra e ad un certo punto buttò a terra dell'acqua e due petali di rosa bianca. Poi da dietro un cespuglio prese una bottiglietta con del liquido rosso violaceo e la buttò a terra insieme al resto delle cose. Quello che ne risultò fu un liquido con cui si bagnò la faccia. Un fumo nero lo avvolse dalla testa ai piedi. Tossì e il fumo nero sparì.

Al posto del vecchio Saggio apparve l'anziano aiutante della strega, che sghignazzando si diresse verso Wood Land. Janin aveva capito tutto: il grande Saggio non era altro che l'anziano aiutante della strega. Ecco perché quando la strega era arrivata sopra il pozzo e l'anziano era apparsa dal nulla, del grande Saggio non c'era più traccia.

L'immagine scomparve. Janin si svegliò di soprassalto, ritrovandosi in un angolo del bosco di Wood Land.

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