lunedì 29/06/2020

Titolo:

"Limòs"

Genere:

Narrativa storica

Autrice:

AlenGarou

"Limòs" non è una di quelle storie in cui t'imbatti tutti i giorni. Anche all'interno del genere storico, il contesto dell'antica Grecia non è frequente: proprio per questo posso affermare che l'ambientazione è il suo punto forte. 

La cura dell'autrice in merito è encomiabile. Per gli appassionati di mondi pre-cristiani, pregni di mitologia e ancestralità, questa storia rappresenterà un gioiellino a tutti gli effetti. 

La protagonista è Hesper, giovane e bellissima donna che viene letteralmente venduta come moglie a un uomo di spicco della polis. Dal giorno del suo matrimonio, coverà una vendetta bruciante verso tutte le persone che rappresentano un ostacolo alla sua libertà. Il suo personaggio è quello di una donna forte che deve ri-crearsi a fronte della gabbia dorata in cui viene rinchiusa. La sua personalità non è affatto scontata: il concetto su cui l'autrice insiste di più è quello della fame, comune anche agli altri personaggi, declinata nelle sue varie forme. 

Fame letterale, fame di potere, fame di lussuria, fame di violenza, fame d'affetto, fame di conoscenza, fame di libertà. Ritengo che la riflessione intorno a questo leitmotiv sia l'aspetto più riuscito della storia. È questo che chiediamo alle storie, dopotutto, di proporci delle riflessioni, di ribaltare, approfondire o confermare le idee che costruiamo nel corso della nostra vita. 

Ho trovato molto interessante anche come l'autrice abbia trattato il binomio intramontabile di Eros e Thanatos, andando un po' oltre la classica e quasi ovvia contrapposizione. Entrambi, in ogni caso, sono elementi importantissimi della trama. Specialmente se pensiamo ai personaggi abbastanza deviati (personalmente, adoro le storie con i personaggi deviati!). Infine, invito a leggere questa storia anche per la bravura dell'autrice in sé, che ha anche altre storie in corso, altrettanto valide e interessanti. 

recensione proposta da:

IvanaGBellamy