Drink me

Si era rifugiata su un albero. La sua gola bruciava e pretendeva sangue. Avrebbe potuto usare le pastiglie, è vero, in fondo lei non era intollerante alle compresse ematiche.
Eppure non le voleva. Era come se il suo istinto da purosangue pretendesse del sangue vero.
Pensò a Kaname. Chiuso nella sua teca di ghiaccio, vicino alla fornace.
Era passato ormai più di un anno eppure il suo sangue denso, corposo, pieno di ricordi terribili e tristi le mancava. Era certa che solo quel sangue l'avrebbe dissetata appieno.
Chiuse gli occhi solo un attimo, poi sentì aumentare il peso sul ramo.
Li riaprì e vide davanti a lei Zero.
«Hai sete vero?» le chiese.
Non rispose.
Lui a quel silenzio tirò il colletto della camicia e scoprì il collo, dal lato del sigillo.
«Avanti bevi...»
Alzò lo sguardo. Gli occhi ormai erano già rossi di sete e foga.
Non ci pensò un secondo e subito si avventò sul collo del ragazzo, come se fosse una succulenta bistecca e lei non mangiasse da giorni.
Doveva ricredersi. Il sapore del sangue di Zero era il migliore al mondo. Dentro di esso sentiva tutto l'amore che il ragazzo provava per lei. Quell'amore talmente incondizionato e puro che non si era scalfito neanche quando era non corrisposto.
Staccò le labbra sporche di quel sangue dal collo del ragazzo e in un'attimo le appoggiò sulle sue.
Il ragazzo rimase sconvolto, poi però, leccò il suo stesso sangue dalle labbra della ragazza e ricambiò il bacio.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top