Corro corro, sono senza fiato ma se mi fermo mi prenderà, mi volto senza fermarmi e ad un tratto precipito. Sento il vuoto in pancia, l'unico pensiero che ho è rivolto alla mia famiglia perché so che non la rivedrò più.
Chiudo gli occhi aspettando l'impatto ma invece qualcuno mi afferra.
Apro gli occhi ed eccoli li:
occhi verdi che mi fissano e queste ali enormi nere che si distendono ad ogni battito.
Mi sta salvando, lo so.Mi sveglio di colpo. Sono le 4.15 di notte. Lo stesso sogno ricorrente. Se ci penso, non saprei dire da quanto tempo faccio lo stesso incubo. Sicuramente tutto ha avuto inizio da quando sono morti i miei genitori. Sono stata costretta a trasferirmi da mia nonna. Un paesino, dove ho trascorso tutte le mie estati dall'infanzia all'adolescenza, in compagnia di Jade ma mai avrei pensato di abitarci.