Lauro
"Ma dove siamo?"
Chiedo nel guardarmi attorno.
"Non ti dice nulla questo posto?"
"No non ci sono mai stata"
Ad un tratto sentiamo un rumore dietro di noi
"Cos'è stato? L'hai sentito anche tu?"
Gli domando spaventata.
"Sì non siamo soli"
"Arzel ho una brutta sensazione"
"Anch'io"
Mi guardo attorno e non c'è nulla, calpesto l'erba secca e vedo l'inizio di un bosco, sembra quello di Margo ma è molto più fitto e ricoperto di querce e non pini come me lo ricordavo. Il sole mi batte negli occhi e l'aria è afosa e calda ma improvvisamente una folata di vento mi scompiglia i capelli, mi volto e vedo Arzel trasformato.
"Cosa fai?"
"Rox dobbiamo andarcene da qui"
"Ma..."
M'interrompe
"Ho detto che dobbiamo andarcene SUBITO"
Mi afferra per i fianchi e mi avvolge il petto nel suo abbraccio, sento i piedi staccarsi da terra e spicchiamo il volo.
"Oddio"
"Non nominarlo, ti posso garantire che qui lui non c'è"
La terra sotto di noi si fa sempre più lontana e mi accorgo che volare è una cosa meravigliosa. L'aria che mi colpisce la faccia, la sensazione di vuoto sotto ai piedi e questa sensazione di libertà assoluta, una libertà incondizionata che io da povera umana non potrò mai avere. Ancorata al suolo tutta la vita senza avere la possibilità di decidere.
"Tu non sei un'umana"
Ha ascoltato i miei pensieri
"Arzel ti supplico, non entrarmi nella testa senza dirmelo"
"Perchè? Non dobbiamo avere segreti fra noi"
"Vorrei che certe cose restassero all'oscuro"
Silenzio assoluto.
"Dove stiamo andando?"
"Non lo so, mi fermerò al momento che sparisce questa sensazione di dosso"
"Come facciamo a ritornare al cimitero degli angeli?"
"Non ti preoccupare, torneremo. Non vuoi scoprire perché la tua mente ti ha portata qui?"
"Sinceramente no, vorrei solo andarmene"
"Ok, ogni tuo desiderio è un ordine"
Iniziamo a scendere finché i miei piedi non toccano terra ma le sue braccia rimangono intorno al mio petto.
"Arzel..."
M'interrompe
"Ssshh..sento..."
Non fa in tempo a finire la frase che la vista mi viene oscurata e qualcosa ci colpisce violentemente, tutto succede in un attimo e capisco solo dopo qualche minuto che Arzel mi ha avvolto nelle sue ali e che qualcosa continua a colpirlo.
Mi sta di nuovo proteggendo.
Ma da cosa?
"Ahahahaha povero illuso!"
La risata mi suona famigliare, è la stessa che ho sentito nel bosco prima di incontrarmi con Arzel al cimitero degli angeli.
Voglio affrontarlo una volta per tutte e inizio a divincolarmi.
- Rox stai lì per favore -
Mi appare la sua voce nella mente
- Voglio affrontarlo, lasciami andare -
- E' meglio che non lo affronti -
- Lasciami! -
Inizia a mollare la presa e spiega le sue ali.
- Ogni tuo desiderio è un ordine -
"Finalmente!"
Mi urla in faccia la disprezzante creatura.
"Facciamola finita! Cosa vuoi?"
"Io? Cosa voglio io? Io non voglio niente da te scarafaggio!"
"Allora smettila di perseguitarmi!"
"Io non sto perseguitando te"
Scopre i suoi denti in un sorriso diabolico e fissa Arzel.
"Non capisco, perseguiti Arzel? Ma sono io che ti ho visto al funerale, in macchina, nel bosco"
"Oh su sciocca ragazzina! Bisogna proprio spiegare tutto a voi stupidi umani"
Interviene Arzel mettendosi fra me e il demone.
"Basta Lauro! Vattene in quel buco da dove sei venuto!"
"Lauro? Sai chi è allora?"
M'intrometto nella discussione
"Ma certo che sa chi sono! Smettiamola con questa pagliacciata! Parliamo del patto o non te l'ha ancora detto dolcezza?"
Mi risponde il demone.
Mi trovo in mezzo a loro due e il mio sguardo passa da un viso all'altro.
Non capisco.
"Che patto?"
"Non ascoltarlo"
Ringhia Arzel.
"E smettiamola anche di farci chiamare Arzel, è ridicolo e disgustoso! Tu sei Lucifero questo è il tuo nome"
"Chiamami come vuoi"
Gli dice Arzel.
"Non mi hai detto il patto"
Dico al demone
"Perché non glielo dici tu LUCIFERO"
Sogghigna e si mette dietro di lui.
"Rox devi capire che l'ho fatto per noi"
Mi guarda con quegli occhi neri che non mi mettono più paura.
"Tralasciamo i dettagli forza"
Lo incita appoggiandosi alla sua spalla e fissandomi.
"Ho incatenato la tua anima facendo un patto"
"Continua, mi inizio ad emozionare"
"Ehi togliti quel sorriso dalla faccia e ricordati chi sono non dimenticarlo"
Gli dice Arzel fissandolo.
"Rox io sono immortale ma tu no, non potevo lasciarti morire, io volevo stare con te"
"Mi hai resa immortale?"
Gli domando con un velo di lacrime agli occhi.
"Oh no mia cara molto di più, dai dai continua"
Dice il demone sull'orlo dell'euforia.
"In un certo modo sì, ti reincarni solo se rispetto il patto altrimenti ti perdo per sempre"
"E in cosa consiste il patto?"
"Devo ucciderti io"
Abbassa la testa abbattuto.
Rimango basita e continuo a non capire cosa centra il demone con tutto questo.
"Non mi fa paura la morte, se mi uccidi tu o muoio in altre circostanze non fa differenza, cosa centri tu in tutto questo?"
Mi rivolgo al demone.
"E' qui che viene la parte migliore"
Mi si avvicina saltellando.
"Sei venuto per uccidermi?"
"Non proprio, io non posso ucciderti"
Queste parole me le dice a un dito dal mio naso poi si volta e va verso Arzel.
"E tu mio caro dovresti imparare e liberarti di questo peso e pensare agli affari di famiglia"
"Lasciami stare"
Ringhia Arzel o meglio Lucifero.
"Ci deve essere una soluzione per rompere il patto"
Dico fra le lacrime.
"Soluzione? AHAHAHA quante idiozie che devo sentire! Ragazzina non c'è una soluzione e se anche ci fosse non oseresti mai a ribellarti all'oscuro signore"
"Questo lo dici tu!"
"Non so se considerarlo coraggio o incoscienza"
Interviene Arzel.
"Adesso basta! Cosa ci fai qui ora e cosa vuoi?"
Lauro inizia a camminare girandoci intorno con le mani dietro la schiena parla con fare calmo, troppo calmo per i miei gusti.
"Vedi LUCIFERO mi sembra giusto partire dalle presentazioni sopratutto perché abbiamo ospiti completamente all'oscuro di determinati eventi"
"Siamo a tutt'orecchie"
Dice Arzel e io annuisco.
"Cara ragazza io sono Lauro e sono il figlio del signore oscuro, una sua pura creazione ma poi s'innamorò della bella Filomena e arrivò Lucifero" scoppia in una risata malefica e continua "amore la rovina di tutto ma proseguiamo, di legittima spetta a me prendere il posto di mio padre ma mi ha sempre reputato troppo malvagio e ha deciso di affidare tutto a questo ingrato" punta l'indice addosso ad Arzel "tu hai le stesse sue debolezze! Infatti è innamorato di te!"
"Non è un reato amare qualcuno"
Dice Arzel sfidandolo
"Invece sì! E lo sai bene che nostro padre non ha mai accettato questo! Gliel'ho ripetuto all'infinito che io sono adatto, io sono stato creato per questo, LUI mi ha creato per questo!"
"E allora perchè non sei già al potere e ci lasci stare?"
Il mio tono è determinato.
"Aaaah sciocchina, noi non siamo come voi che cambiate i contratti, i patti e le carte in tavola a vostro piacimento. Noi facciamo dei sigilli con i Supremi e non possiamo andare contro di loro"
Supremi non mi è nuovo questo termine.
"Chi sono i Supremi?"
Oso a chiedergli ma mi risponde Arzel.
"I Supremi sono il braccio destro dell'oscuro signore, sono degli stregoni che hanno la capacità di fare tutto compreso distruggere i demoni"
"Persino noi"
Aggiunge Lauro e continua Arzel
"Quando noi facciamo delle promesse o dei patti vengono sigillati cioè nostro padre chiama i Supremi e ci marchiano. Da quel momento loro sanno se adempirai al tuo patto o no e al momento che non lo farai le conseguenze le puoi solo che immaginare"
Non avrei immaginato che esiste una gerarchia all'inferno.
- Invece sì ed è spietata -
Mi dice nella mente. Gli lancio un'occhiataccia.
"E l'oscuro signore non può togliere il sigillo e cambiarlo?"
Chiedo.
"Oh sì..certo che può ma lui non fa mai nulla senza una ricompensa e la ricompensa sei tu condannata all'inferno per l'eternità nel peggior girone dove potrai aspettarti le più spietate sevizie che si possano fare su un corpo inutile come il tuo!"
Sogghigna e continua
"Mi ha detto di eliminarti e avrebbe cambiato il patto e l'ho fatto che problema c'è! Peccato che questo stupido ha stretto un'altro sigillo"
Guardo Arzel
"Incatenarmi l'anima?"
"SI!"
Sbotta di colpo Lauro
"Ti rendi conto che assurdità? E che egoismo! Costringere una povera mortale ad amare il figlio dell'oscuro signore"
"Ehi ora sono la povera umana? Fino a prima ero la stupida e ingrata"
"Suvvia dettagli, la cosa importante è che bisogna rompere questo sigillo della tua anima"
"Hai appena detto che non si può"
Lo sfido.
"Uff come sei noiosa, tu non sei un demone! Il sigillo su di te non funziona, il sigillo ce l'ha lui!"
Continuo a non capire finché appare nella mia testa la voce di Arzel.
- Tu sei l'unica in grado di togliermelo -
- Ma se posso toglierlo perché è stato fatto? -
- Perché anche tu mi ami, almeno nelle vite passate -
"I piccioncini si parlano con la mente, che patetici!"
"Quindi la vostra rivalità smetterebbe al momento che io decido di non essere più legata a lui e di uccidermi giusto?"
Fa un balzo e si avvicina a me
"Vedo che così tanto stupida non sei, ora scusatemi ma devo andarmene, continueremo la nostra conoscenza alla prossima occasione che sicuramente non mancherà"
Mi fa l'occhiolino e sparisce.
Arzel ritorna in forma umana e mi abbraccia.
"Rox non devi rompere il sigillo, se sale al potere condannerà tutta l'umanità, tutto il mondo vivrà nell'oscurità!"
"Mi tiene legata a te perché mi ami o perché non vuoi dare potere a tuo fratello?"
"Non osare chiamarlo fratello, quello non ha niente a che fare con me"
"Rispondimi!"
"Per entrambi"
"Non mentirmi!"
"All'inizio l'ho fatto solo per amore poi ho visto che lui si stava rafforzando sempre di più e.."
Lo interrompo.
"E quindi tutte le volte metti su questo teatrino per farmi innamorare di te e tu continui ad andare avanti con i tuoi piani poi quando ti stufi, mi uccidi, finisco all'inferno come preda succulente a tuo padre poi si attiva il sigillo e ritorno sulla Terra sotto forma di qualche altra ragazza, casualmente ti ritrovo e la giostra ricomincia ho capito bene?"
Sono furiosa.
"Non è proprio così"
"Ah no? Allora spiegamelo com'è? Nelle altre vite come funzionava? Forse lo scoprivo tardi ormai cotta a puntino!"
"Sì infatti non dovevi saperlo adesso ma è tutto un piano di Lauro capisci?"
"Ho capito abbastanza! Non ne voglio sapere di te di lui e di tutto il vostro mondo, io voglio una vita normale!"
Si avvicina cercando di abbracciarmi di nuovo.
"Ti prego Rox è successo qualcosa nella tua vita passata che ha cambiato i piani e devo sapere cosa, solo tu hai accesso al passato, per favore aiutami non puoi rassegnarti a finire all'inferno!"
"L'inferno lo sto vivendo qui con te! Lasciami stare!"
Urlo ma lui mi afferra le braccia e cerco di divincolarmi.
"Rox guarda guarda! Questo me lo hai dato tu! Mi hai detto di custodirlo fino al tuo ritorno!"
Mi mette in mano il ciondolo che porta sempre al collo e che avevo intravisto la sera di Natale.
"Cos'è?"
"Non lo so, hai fatto qualcosa. Mi hai detto di proteggerla da tutto e di non dirlo a Lauro"
Mi fermo a riflettere e smetto di divincolarmi.
Osservo il ciondolo e nel toccarlo ho una visione. Mi ricordo che anche mia mamma lo portava al collo diceva di essere un regalo della nonna.
"Cos'hai visto?"
Mi chiede
"Lo portava mia mamma un ciondolo uguale, era un regalo di mia nonna"
"Ok è ora che ti dica la verità su tua nonna"
"Altre rivelazioni, non so se posso farcela"
"Dovrai. Tua nonna è una strega bianca. Lei sa chi sono, ha parlato con Gabriele ma gli ha detto che i Supremi non cambiano idea"
"Aspetta aspetta chi è ora Gabriele?"
"Gabriele è un angelo"
"E cosa centra coi Supremi? Non sono negli Inferi?"
"Sì ma non è diviso come pensi tu, si fanno delle commissioni dove ci si incontra fra angeli, demoni, Supremi e streghe"
"E mia nonna partecipa a queste cose?"
"So che ha avuto udienza da lui ma l'esito non è andato a buon fine. Non so cosa stanno complottando. Una sera Gabriele mi ha cercato dicendomi di proteggerti, era molto preoccupato"
"Ma proteggermi da cosa?"
"Non lo so ecco perché ho bisogno del tuo aiuto"
"Ok ok, iniziamo a capire dove siamo e perché siamo qui"
"Esatto, non ti ho detto una cosa"
"Mi sembra che sia un'abitudine"
"Sono serio, nel tornare indietro nel tempo noi non dobbiamo farci vedere da nessuno e non dobbiamo alterare in nessun modo gli eventi mi hai capito? Sarebbe un disastro!"
"Va bene ricevuto"
Iniziamo a incamminarci nel fitto bosco sperando di vedere qualcosa.
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