L'essenza
"Mi piace questo odore"
Dico rivolgendomi ad Arzel
"L'odore della natura"
Continuiamo a camminare nel bosco, il suolo è ricoperto di un'erbetta verde mela e guardando verso l'alto i rami delle querce spiccano tralasciando degli squarci dell'azzurro del cielo.
"Arzel tu mi ami?"
Sono stupita di me stessa nell'essere riuscita a dire queste parole ad alta voce ma tenerle nella mente non sarebbe rimasto a lungo nascosto.
Rimane in silenzio.
"Non devi darmi una risposta adesso se non te la senti"
Continua a rimanere in silenzio allora procedo a fargli un'altra domanda
"Nei sogni tu mi salvi sempre da un demone che a questo punto immagino che sia Lauro ma che senso ha salvarmi se poi sei tu a dovermi uccidere?"
"Lauro non vuole che io ti uccida, nel sogno io ti salvo dal tuo suicidio"
Solo ora realizzo tutto in maniera molto diversa da come ho sempre pensato. Io precipito ma perché? Perché Lauro mi insegue per portarmi a uccidermi dopodiché interviene Arzel ma c'è ancora qualcosa che non trova un senso.
"Ma con il sigillo che hai fatto anche se mi suicidio non cambia nulla"
"L'ha scoperto da poco. Non capiva perché tu non rimanessi all'inferno e mio padre non adempisse alla sua promessa. L'oscuro signore è crudele e spietato ma non conosco nessun'altro che mantenga la parole tanto quanto lui. Lauro ha chiesto spiegazioni rivolgendosi direttamente ai Supremi e loro non mentono mai"
"Perché non glielo hai detto tu direttamente?"
"Non voglio più avere niente a che fare con loro ma sapevo che prima o poi l'avrebbe saputo e da quando conosce il sigillo cerca nuove strategie e una di queste è quella di rivelarti tutto questo adesso che mi detesti e di compromettere i sogni portandoti lontana da me"
"Il sogno che mi sbranavi, sì me lo ricordo"
"Sono tutte strategie per ottenere ciò che vuole"
"Ma Arzel tu sei il figlio del signore oscuro non puoi tagliare i ponti con ciò che sei"
Si gira di scatto e mi afferra per le braccia
"Perché? Non si può voler cambiare? Si nasce cattivi e bisogna morire tale? Non posso decidere cosa fare di questa esistenza?"
Mi urla addosso stringendo sempre di più
"AHIA mi fai male!"
"Io voglio essere diverso!"
"Diverso? La tua natura è questa guardati! Guarda cosa mi stai facendo! Mi hai promesso di non farmi mai del male te lo ricordi?"
Sembra ritornare in se e molla la presa rendendosi conto che ho già i lividi sugli avambracci. Si passa una mano fra i capelli e si allontana.
"Hai ragione, mi dispiace"
Mi avvicino e gli prendo il viso fra le mani
"Perdonato"
Sorrido e gli do un bacio sulla guancia
"Voglio cambiare per te"
E' sincero
"Nella tua vita precedente ricordo i tuoi ultimi attimi di vita, mi hai dato il ciondolo e mi hai detto che avevi trovato una soluzione"
"Per soluzione s'intendeva cambiare te stesso?"
"Non lo so, c'è in ballo più di questo, ne vale tutta l'umanità. Credo che fosse qualcosa di più potente forse arrivare a uccidere l'oscuro signore"
"Ucciderlo? Non si può uccidere"
"Non è del tutto vero. Il suo punto debole è Filomena ma la tiene ben custodita. Ormai il loro non è più amore. Mia mamma vive da prigioniera"
"Perché la tiene prigioniera?"
"Filomena era mortale come te. Per restare al suo fianco ha accettato di abbracciare le tenebre. Mio padre la rese immortale senza il consenso dei Supremi quando lo scoprirono vincolarono la sua vita a quella di Filomena"
"Quindi uccidere Filomena si ucciderebbe anche l'oscuro signore, ma come si fa ad uccidere degli esseri immortali?"
"Con la loro essenza"
"Spiegati meglio"
"Io posso decidere di rendermi mortale consegnandoti la mia essenza e tu puoi uccidermi ma ricordati che deve essere una mia volontà, solo i Supremi possono togliertela senza consenso"
"Tu pensi che Filomena è stata rinchiusa perché voleva morire?"
"Sì, mia mamma non vuole più vivere all'inferno, ha chiesto più di una volta a mio padre di cambiare vita, di rendersi migliore ma lui non vuole. E' troppo devoto al suo potere e al suo ruolo in questo mondo ed essendo in rischio la sua vita ha deciso di rinchiuderla in modo tale che non possa dare la sua essenza a nessuno"
"Ora capisco perché odi così tanto tuo padre"
"Credo che questo ciondolo abbia a che fare con mia mamma"
"Ma in che modo? Il ciondolo era di mia nonna"
"Dobbiamo scoprirlo"
"Sì se solo sapessimo dove stiamo andando, questo bosco non finisce più"
"Ho paura che stiamo girando in tondo"
"Tu credi?"
"Cos'è?"
Mi prende per il braccio e mi porta a nascondermi dietro a un tronco di un albero caduto.
"Non sento nulla"
Sussurro e ad un tratto vedo un'altra me solo coi capelli più corti e con una decina di anni in più.
"Ma sono io"
Dico sottovoce guardando Arzel
"Fai silenzio, non devono sentirci ne vederci"
Rimaniamo zitti a guardare il susseguirsi degli eventi. Ci sono io ferma che sto aspettando qualcosa, sono affannata e spaventata. Si sentono altri passi ed ecco la versione di mia nonna, anche lei più invecchiata che le va incontro abbracciandola.
"Ecco tieni, proteggila anche con la vita"
Le dice la nonna sfilandosi la collana dal collo.
"Oh no! Ti hanno seguita?"
La natura intorno a noi inizia ad appassirsi e le foglie cadono ininterrottamente
"No non è possibile!"
Urla Roxane
"Scappa! Cerco di fermarli"
"No! Non posso lasciarti!"
"Scappa ti ho detto"
Esita per un attimo poi inizia a correre
"Seguiamola!"
Usciamo dal nostro nascondiglio e iniziamo a correre facendo attenzione a tenere le distanze.
Si udiscono le urla della nonna in lontananza, qualcuno la sta uccidendo.
Improvvisamente spunta Lucifero davanti alla mia fotocopia.
"Amore mio!"
Lo bacia e gli da il ciondolo in mano
"Questa è la soluzione, proteggilo fino al mio ritorno. Devi uccidermi adesso"
"No! Non ancora non posso continuare a farlo"
"Non devono scoprire questo, devi farlo. Ci rincontreremo lo sai"
Si scambiano un bacio appassionato e poi lui le addenta il collo strappandole via la carne. Il sangue inizia a cospargersi e lui cade in ginocchio in lacrime con il mio cadavere fra le braccia.
Tutto intorno smette di appassire e le foglie di cadere.
Mi volto e vedo Arzel con il viso rigato.
Mi spiace sapere che lui prova un così grande sentimento nei miei confronti ma per me adesso non è lo stesso. Sono spaventata da queste verità e non credo di essere pronta ad affrontare tutto ciò.
Perché gli Dei hanno scelto me per un compito così difficile? Perché proprio io devo cambiare l'equilibrio del mondo?
"Andiamocene"
Mi dice interrompendo i miei pensieri.
"Abbiamo visto abbastanza"
I suoi lineamenti si sono fatti duri, mi domando se abbia letto i miei pensieri. Se così fosse deve accettare la verità che riguarda me e i miei sentimenti.
"Va bene, come si fa a tornare?"
"Dammi le mani e chiudi gli occhi"
Così faccio
"Ripeti con me: hic rem non pertinent ad me ut me ad originem"
"hic rem non pertinent ad me ut me ad origine"
"hic rem non pertinent ad me ut me ad origine"
Il tutto ricomincia a girare e iniziano ad alternarsi le stagioni e il bosco si spoglia e si rinvigorisce finché tutto si placa e ci ritroviamo al cimitero degli angeli.
E' un sollievo sapere di essere ritornati alla realtà.
"Il tempo non è cambiato qui"
Dico mentre guardo l'orologio. E' sempre pomeriggio.
"No il tempo si blocca quando si fanno questi viaggi. Sei libera di tornare a casa"
"Non ti fa più piacere la mia compagnia?"
"Può essere"
Rimango esterrefatta dalla sua risposta. E' un tale enigma!
"Cosa ho fatto ora? Posso saperlo?"
Non riesco proprio a capire cosa l'ha alterato così tanto.
"Nulla, è che non sopporto di vedere certe cose"
"Ma hai detto tu.."
"Lo so cosa ho detto!"
"Ok scusami non ti arrabbiare. Hai ragione è meglio che vada"
Mi volto e faccio per andarmene quando la sua voce mi entra nella testa
- Cosa devo fare per riaverti? -
Ora capisco perché tutta questa freddezza. Ha visto la me che qui non ha. Vorrebbe essere riamato dalla sua Roxane ma deve capire che per me è tutta una novità. Io ero solo una ragazza semplice con un piccolo dono, se così lo possiamo definire, con una vita ordinaria, che pensava al college insieme a Jade, ad andarmene da tutto questo e finalmente ricominciare da zero. Invece ora mi ritrovo in mezzo a una guerra divina dove io decido le sorti dell'umanità e del mondo soprannaturale. Per me è troppo ma allo stesso tempo non posso permettermi di tirarmi indietro perché non servirebbe a niente, ricomincerebbe tutto da capo un'altra volta. L'unica soluzione sarebbe togliere il sigillo e condannarmi all'inferno ma non è questo che voglio. Io voglio vivere. Vivere come una qualsiasi adolescente che si innamora di un altro adolescente, sposarmi, creare una famiglia e ritrovarmi invecchiata con attorno nipoti dove poter raccontare la mia vita di quando ero giovane.
Non mi rendo conto che tutti questi pensieri li sta ascoltando ma forse è un bene. Non riuscirei mai ad esprimere a parole ciò che sento.
- Non pensavo che soffrissi così tanto -
- Ora lo sai -
- Posso rimediare -
Mi colpisce una folata di vento e alle mie spalle vedo un bagliore, mi volto per vedere cosa sta succedendo e quello che vedo mi gela il sangue.
Arzel che si è trasformato e ha la sua mano infilzata nel petto.
Corro verso di lui
"Cosa stai facendo? NO! NO!"
La sua mano sta spremendo il suo cuore e vedo il dolore stampato sul suo viso.
"Smettila! Per favore! Non devi farti del male!"
Ad un tratto dal suo cuore cade un cristallo per terra e lui smette di contorcersi l'organo e torna in sembianze umane.
"Prendilo"
Mi dice con un filo di voce.
Lo raccolgo con le mani e analizzandolo meglio non sembra un cristallo ma una piccola fiala color bluastro.
"Cos'è?"
Gli domando
"La mia essenza"
Rimango senza parole.
"No..non puoi..."
Mi blocca appoggiando le sue labbra sulle mie poi si stacca e mi prende le mani.
"Ascolta facciamo un patto"
"Oh no un altro patto"
"Ma è un patto fra noi. Voglio renderti le cose semplici"
"Mi hai appena dato un'altra responsabilità"
"No ti ho dato una possibilità. Sono stato io a fare tutto questo casino e mi dispiace ma non posso più tornare indietro e non posso sopportare che sia tu a pagarne le conseguenze. E' andata avanti fin troppo questa storia, non sopporto più di ucciderti dopo che tu mi dimostri l'amore che tanto desidero. Questa sarà l'ultima volta, cerchiamo insieme cosa significa questo ciondolo e vediamo dove ci porta tutto ciò, se non dovessimo trovare una soluzione o se tu volessi non aver più a che fare con me puoi uccidermi per sempre. Ritorneresti ad avere una vita normale e non ti perseguiterà più nessuno"
Fisso fra le mani la fiala mentre mi parla.
"Come si fa a distruggerla?"
Mi guarda impaurito. Pensa che lo voglia fare già adesso.
"Devi inghiottirla"
"Ok quindi se la tengo nel comodino in camera e qualcun'altro la scoprisse non sei in pericolo?"
"No ricordati che il consenso lo sto dando a te. Se la inghiottisce un'altra persona non mi uccide. Solo tu puoi farlo"
"Solo io? Sicuro?"
"Be anche i Supremi ma loro non vengono mai nel mondo umano, puoi stare tranquilla"
"Va bene. Patto accettato"
Si rialza e tira un sospiro di sollievo.
"Pensavo che volessi farlo ora senza darmi una chance"
"Uhm com'è sentirsi vulnerabili?"
Gli dico con un cenno di sorriso. Ho bisogno di ammorbidire la situazione.
"Se ti lasciassi andare al mio fascino proveresti anche tu cosa significa essere vulnerabili"
Mi rivolge uno sguardo malizioso e mi bacia la fronte.
"Hai già troppe ragazze che subiscono il tuo fascino è meglio non aggiungersi"
Ribatto
"Ma nessuna è come te, loro sono solo un contorno inutile"
"Uhm immagino"
Scoppio a ridere e gli faccio dei piccoli pizzicotti al fianco.
"Guarda che rimango sempre Lucifero anche se hai in mano la mia essenza"
"Lo so benissimo è che mi piacciono le sfide"
"Anche a me, non sai quanto"
I suoi occhi cambiano colore
"I tuoi occhi tenebrosi non mi fanno più nessun effetto"
Lo sfido con lo sguardo
"Solo perché sei tu altrimenti ti farei cadere ai miei piedi"
"Potresti farlo"
"Non voglio"
"E cosa vuoi?"
"Voglio che sia tu a cercarmi, a volermi in piena libertà. Ho già fatto fin troppe cose contro al tuo volere e sicuramente non pretenderò il tuo amore"
"Non ti ricorderai le tue vite passate ma sicuramente hai imparato la lezione"
"Sono uno studente modello"
Mi mette un braccio intorno alle spalle e ci incamminiamo per far ritorno a casa.
"A proposito di studio, dobbiamo pensare anche alla nostra vita da studenti, mi ricordo che hai preso un bel quattro con la Professoressa Change"
Sbuffa
"Non me lo ricordare, i miei sono furiosi"
"I tuoi?"
"Sì be i miei genitori umani"
"Loro non sanno niente?"
"Assolutamente no, gli umani non devono sapere anche se ti dirò: Yana mi pare strana"
"Strana?"
"Sì, ogni tanto mi è venuto il dubbio che sia anche lei una Trillix"
"Non puoi scoprirlo o sei solo capace di sedurre?"
Mi da un pizzicotto alla spalla
"Ahia"
Dico scherzando
"Te la sei cercata e comunque è meglio che non m'intrometto, i miei metodi non sono benevoli e se veramente è una Trillix non sarà felice di avere in casa Lucifero"
Scoppio a ridere
"Metti così tanta paura?"
"Ricordati che sono pur sempre l'eletto al trono degli inferi"
"Brrrr che paura"
"Solo perché ti dimostro il lato migliore di me non ti da il diritto di snobbarmi in questo modo"
Così facendo iniziamo a punzecchiarci a vicenda scherzosamente
"Permaloso"
"Snob"
"Arrogante"
"Arrogante? Ti faccio vedere io l'arrogante"
Mi butta per terra in mezzo alle foglie e si mette sopra di me a farmi il solletico.
"No il solletico no!"
Continuo a ridere poi smette e si avvicina per darmi un bacio sulla guancia.
"So fare di meglio"
Gli prendo il viso e lo bacio. Per ora provo solo un grande affetto nei suoi confronti, non penso di amarlo ma sicuramente l'attrazione che c'è fra noi mi rende debole a cadere in tentazione.
Mi lascio coinvolgere dal suo fare travolgente, dalla passione che provo non percepisco il freddo del suolo che mi sta trapassando la giacca. Gli infilo le mani sotto la maglia per accarezzare la sua schiena mentre lui continua a baciarmi.
"EHI! Ma prendetevi una stanza!"
Una voce rompe il nostro momento, Arzel si alza di colpo e io inciampo nel rimettermi in sesto e nel togliermi le foglie dalla giacca e fra i capelli.
"Jade?! Ma cosa ci fai qua?"
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