"Twizel - L'altra parte" di Francesca Caldiani
Sinossi:
Twizel, Nuova Zelanda.
Tutti si conoscono sin dalla nascita. Per Carly Brooks, sedici anni, il villaggio rappresenta l'inferno in cui è costretta a vivere, vittima del bullismo dei compagni. Eppure ha un segreto: la sua migliore amica è stata Lauren Brydon, ragazza molto popolare morta misteriosamente due anni prima in un incidente sul lago Pukaki. Da allora Carly progetta di risolvere il mistero, ma per farlo è costretta a coinvolgere il fratello gemello di Lauren, Bentley, e Oliver Riley, da sempre suo carnefice. La ricerca della verità porta i tre ragazzi sulle sponde del lago, dove tutto è cominciato, che farà loro scoprire che dietro a quelle acque cristalline è nascosta un'altra dimensione, un'altra Twizel. Scopriranno inoltre che la loro vita non è quella che ricordano, che la loro memoria è stata in realtà inculcata da qualcun altro e che ci sono più segreti di quanti ne avrebbero mai immaginati.
Tag:
#lago, #nuovazelanda, #biologia, #dna, #poteri, #dimensioneparallela, #amore, #ragazzi
Recensione:
Ben ritrovati, lettori!
Oggi parleremo di Twizel – L'altra parte, opera edita da La Corte Editore e che ho acquistato al SalTo19. Ho atteso a lungo di poter leggere questo libro, ma come spesso capita le mie aspettative sono rimaste un po' deluse.
La storia ha come protagonista Carly, una ragazza impopolare e profondamente bullizzata dai compagni di scuola, segnata dalla morte della madre e della migliore amica, Lauren. Ma Carly nasconde anche un segreto: Lauren, prima di morire, le ha lasciato una lettera e il compito di trovare una misteriosa Lista, così da salvare tutti dalle persone che davano la caccia a lei.
Con l'aiuto di Bentley, fratello di Lauren, e di Oliver, colui che porta avanti l'odio dei compagni verso di lei, Carly si troverà catapultata in una Twizel alternativa, piena di pericoli e di poteri mentali, dove ogni sua certezza svanirà e scoprirà di aver vissuto una vita fasulla.
Prima di iniziare, vorrei concentrarmi sulla lunghezza di questo libro, formato da esattamente 283 pagine. Uno dei maggiori problemi di Twizel risiede proprio in questo: la trama è complessa, si vede che l'autrice ha fatto una grossa ricerca in campo scientifico per motivare le scelte compiute e dare spiegazioni razionali, ma ci sono troppe poche pagine perché essa sia ben strutturata. Tutto accade nel giro di cosa... cinque giorni? Per questo le cose appaiono velocizzate e durante la lettura sembra che non stia accadendo nulla di che, o almeno nulla di estremo che porti alla conclusione che ci troviamo a pagina 283.
Insomma, capisco che i personaggi possano essere spinti a provare quel che provano e a compiere le scelte che compiono poiché liberatisi dal controllo mentale che li bloccava si trovano con nuovi sentimenti che in realtà erano lì da sempre: vedi il rapporto fra Carly, Bentley e Oliver... ma io, da lettrice, mi sono sentita un po'... presa in giro?... dal fatto che fra Carly e Oliver – che prima si odiavano a morte – spunti l'amore a caso perché "eh, loro si amavano da prima e hanno ricordi falsi". Io, lettore, voglio una spiegazione valida a quello che vedo, non accetto un instalove solo sulla base che "si sono sempre amati ma non lo sapevano".
La trama, sebbene avesse delle ottime basi, risulta quindi toccata da questa velocità degli eventi, di per sé molto superficiali. Questo problema va a infliggere anche sull'ambientazione. Personalmente ero molto incuriosita dal fatto che il tutto accadesse in una cittadina in Nuova Zelanda, paese molto poco sfruttato nei libri, ma come spesso accade mi sono trovata davanti solo un tratteggio dell'ambiente trattato. Insomma, per rendere vero un luogo non basta ripetere spesso il nome dei fiumi e far comparare ai personaggi la vita sulla Terra a quella nel mondo parallelo.
Qui mancano le descrizioni, sia quelle della quotidianità sia quelle del paesaggio. Per quanto mi riguarda, la storia avrebbe potuto essere ambientata anche in America o in qualunque altro luogo del mondo e non avrei sentito la differenza. Perché non ci sono caratteristiche che distinguano la città da un'altra, se non appunto i nomi dei fiumi e il fatto che una o due volte si dica "siamo in Nuova Zelanda".
Anche l'altra Twizel ha un problema di superficialità, poiché l'autrice si sofferma solo sulle spiegazioni scientifiche della struttura dove vivono i Talenti Naturali e sul ripetere allo sfinimento che piove e che sembra Twizel ma non lo è.
Per quanto riguarda le falle, se non contiamo le incongruenze, ne troviamo solo una. In Nuova Zelanda l'estate va da dicembre a febbraio, come infatti è scritto all'inizio del libro, ma a un certo punto si comincia a parlare di neve, quando Carly e Oliver arrivano all'altra Twizel e si accorgono che non nevica. Questo non ha molto senso, poiché quando avviene la storia è appena finito febbraio.
L'originalità c'è, ma il tutto poteva essere strutturato meglio, partendo per esempio dall'allungare la storia, aggiungendo eventi che avrebbero prima di tutto reso più pieno lo svolgimento e in secondo luogo motivato il rapporto fra i protagonisti.
Gli stereotipi ci sono ma vengono ribaltati quando si scopre che la vita a Twizel è una menzogna costruita dal villain, che ha convinto tutti di essere chi non sono.
Quello che più mi ha fatto storcere il naso, però, è tutta la spiegazione scientifica dei Talenti Naturali, dei Geni Potenziati eccetera. L'ho trovata veramente confusionaria e ad ora non credo di aver capito bene la differenza fra le varie gerarchie e fra le due tipologie di persone. Non ho capito nemmeno come sia fattibile la storia del lago, del fatto che i loro corpi si trovino sul fondale ma sono passati nell'altra Twizel mentalmente perché il portale era aperto?(?!) Cioè, c'erano delle buonissime basi, ma il tutto è permeato da un senso di confusione, che ritengo sia causato dalla velocità della storia e dal fatto che sia così corta.
Davvero, poteva essere molto di più, e questa superficialità mi ha delusa parecchio.
La narrazione è un 50 e 50.
Le azioni e gli eventi sono perfettamente chiari, tuttavia troviamo una carenza nelle descrizioni, sia per quanto riguarda i personaggi (non basta dire che un personaggio è bello per far capire al lettore che aspetto abbia), fra corporatura, colore di capelli, occhi e lineamenti sconosciuti, e i luoghi (e qui... non basta dire due paroline ripetitive per far immaginare il paesaggio o rendere un'atmosfera).
I dialoghi sono sensati e coerenti con il contesto, ma non mi ha convinto lo stile di narrazione, in terza persona e al passato. Il fatto di passare da un personaggio all'altro continuamente non aiuta a rendere il tutto più completo, ma solo a farlo apparire frammentario, e soprattutto incompleto quando si arriva a pagina 283 e ci si trova davanti a un finale affrettato con dietro poche svolte e troppe domande.
Per quanto riguarda la caratterizzazione, avrei alcune cose da dire.
Prima di tutto, il fatto che molte scelte compiute dai personaggi sembrano prive di senso. Un esempio: quando Oliver si sveglia dopo aver riottenuto molti ricordi e pretende di andare subito da Carly nonostante questo possa ucciderlo... perché mai Frankie e Cooper non lo costringono ad andare nella sua stanza e a obbedire a loro? Il libro è permeato da queste incongruenze: il Rifugio ha regole severe e Carly e Oliver devono seguire le indicazioni di Frankie e Cooper... ma poi pretendono di fare come vogliono e nessuno li ferma... o meglio, gli dicono "no, ti ordino di non farlo" e invece di trattenerli si scansano. Ecco, un capo non farebbe così, e non ha senso che loro si pieghino al volere di due sedicenni!
Tralasciando questo, ho trovato la caratterizzazione abbastanza scadente. In questo libro c'è un grave problema: le cose accadono perché sì. Peccato che le cose debbano accadere con una ragione, non perché all'autore fa comodo ma non sa come motivarle.
Lo spessore ho sinceramente fatto fatica a trovarlo. Carly viene presentata come una ragazza dal carattere forte ma poi è sempre a nascondersi dietro Oliver perché ha paura. Oliver passa dal non vederla a farle complimenti ogni tre per due e a dare la vita per lei (anche se ammetto di aver molto apprezzato il suo carattere oltre queste incongruenze). Bentley è, senza mezzi termini, un cretino che ci viene fatto passare per bravo ragazzo quando avrebbe un costante bisogno di uno Xanax. Il ruolo di Frankie viene spacciato come importante ma alla fine è molto marginale, se non per l'unica cosa che fa per deviare gli eventi... E Cooper ancora non l'ho capito. Anche le motivazioni dell'antagonista mi hanno lasciato con l'amaro in bocca, poiché davvero troppo ovvie.
Lo stile d'altro canto è buono, semplice ma non banale. Tuttavia ho riscontrato veramente tanti errori, fra battitura, virgole mancanti (soprattutto dopo i vocativi), frasi prive di punti, preposizioni dimenticate e punti sparsi a caso dove non servivano (tipo prima della chiusura di un dialogo con dopo la minuscola). L'editing infatti mi ha lasciata abbastanza perplessa, poiché da una CE come La Corte mi aspetto sempre libri di un certo livello; non so bene cosa sia successo con Twizel, e sono anche stupita da tutte le recensioni positive su internet. Sono l'unica ad aver notato tutti questi problemi? Sono l'unica ad aver visto gli errori? Non lo so, sarò io che avrò comprato una copia fallata, non so che pensare!
In ogni caso, se dovessi dire se questo libro vale o meno... non saprei. Diciamo che l'ho finito in fretta ed è stata (tralasciando gli errori che mi davano abbastanza fastidio, visto che se pago un libro 16,90€ mi aspetto che sia fatto bene) una lettura leggera e veloce, quasi da spiaggia oserei dire. Si vede che l'autrice si è impegnata, ma trovo abbia fatto una scelta sbagliata nel renderlo così corto. Una storia come Twizel, se fosse stata fatta bene, quindi più lunga e maggiormente analizzata, sarebbe stata una bomba.
Perciò, lo consiglio? Mi sento di dirvi di no, per quanto mi pianga il cuore: ho atteso tanto per leggerlo, e mi aspettavo qualcosa di migliore. Leggetelo solamente se cercate qualcosa di leggero da portare in spiaggia, che si legga in fretta. Ma soprattutto siate coscienti che l'editing non è stato fatto proprio ad hoc. Diciamo che 16 euro e 90 sono un po' tanti, per un libricino di 283 pagine con tutti questi errori.
E voi? Lo avete letto? Vi è piaciuto o avete anche voi riscontrato i difetti che ho trovato io?
Fatemi sapere nei commenti!
Per ora questo è tutto,
vi auguro una buona serata
e alla prossima recensione!
Stelle: ⭐⭐
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