"This dark endeavor" di Kenneth Oppel

Sinossi:

The purest intentions can stir up the darkest obsessions.

In this prequel to Mary Shelley's gothic classic, "Frankenstein", 16-year-old Victor Frankenstein begins a dark journey that will change his life forever. Victor's twin, Konrad, has fallen ill, and no doctor is able to cure him. Unwilling to give up on his brother, Victor enlists his beautiful cousin Elizabeth and best friend Henry on a treacherous search for the ingredients to create the forbidden Elixir of Life. Impossible odds, dangerous alchemy and a bitter love triangle threaten their quest at every turn. Victor knows he must not fail. But his success depends on how far he is willing to push the boundaries of nature, science, and love - and how much he is willing to sacrifice.

Tag:

#retelling, #frankenstein, #maryshelley, #alchimia, #fratelli, #tradimento, #avventura

Recensione:

Buongiorno, lettori!
Oggi voglio parlarvi di This Dark Endeavor, uno dei retelling più belli che abbia mai avuto il piacere di leggere. Si è trattato di una buddy read (la prima che abbia mai fatto) con Octavia_Stokercrow. Entrambe eravamo partite con aspettative molto basse, ma posso dire che arrivate a metà avevamo già capito che dovevamo ricrederci.

L'opera racconta della gioventù di Victor Frankenstein e di come e quando ha scoperto la propria passione per l'alchimia.
Victor ha un fratello gemello, Konrad, che un giorno si ammala gravemente. Nessun medico è in grado di salvarlo, ma Victor, Elizabeth ed Henry hanno scoperto l'esistenza di una biblioteca nascosta, contenente libri oscuri che avrebbero dovuto essere stati distrutti, e in uno di questi la ricetta per la creazione dell'Elisir della Vita.

La trama non ha grandi colpi di scena e procede lentamente. Noi infatti seguiamo il gruppo di ragazzi nella loro ricerca di una cura e poi nelle loro avventure per riuscire a trovare gli ingredienti di cui hanno bisogno. I capitoli sono in tutto 17 e a parte due o tre sono davvero lunghi, poiché l'autore si concentra molto sull'introspezione e sui vari aspetti di quello che accade. Tuttavia la storia scorre come acqua e la lentezza sopra citata non si sente in modo negativo (e lo dico da persona che odia i libri lenti).

L'ambientazione è poco approfondita, forse perché Oppel parte dal presupposto che chi legge il libro abbia già letto Frankenstein. Questo mi ha un po' fatto storcere il naso, perché avrei preferito più informazioni, ma ho apprezzato che si sia concentrato sull'aspetto storico, citando gli eventi che stavano avendo luogo in Francia in quel periodo.

Di falle non ne ho trovate, solo qualche incongruenza minore che riguarda i personaggi.

Di cliché invece ce ne sono in abbondanza e seppure all'inizio possano sembrare mal inseriti più si va avanti più ci si rende conto che o sono perfettamente calcolati o Oppel ci ha preso in giro (aka non è come ci aspettavamo). Devo dire che arrivata a circa il 70% del libro non avevo ancora capito dove si sarebbe andati a parare, perché tutto era tanto imprevedibile da impedirmi di fare congetture logiche. E a poche pagine dalla fine, quando pensavo ormai di aver compreso, mi sono trovata a dovermi ricredere. Insomma, a Oppel piace trollare.

La narrazione di eventi e azioni è ben fatta, infatti la lettura scorre in modo fluido e di facile comprensione. Le descrizioni sono un po' altalenanti, sia per quanto riguarda personaggi che luoghi, ma essendo noi dal punto di vista di Victor ciò ha perfettamente senso: Victor è tutto tranne che poetico e spesso si perde nei suoi ragionamenti o a fissare qualcosa in particolare (coff coff Elizabeth coff coff) quindi stare a guardare il paesaggio è l'ultimo dei suoi pensieri.
I dialoghi a volte sono strani, non so spiegare come, è una sensazione personale, ma sono del tutto logici e rispecchiano abbastanza bene l'epoca.
Lo stile di narrazione è in prima persona al passato e devo dire che mi è piaciuta veramente tanto, trasuda carattere ed è come se il vero Victor ci stesse raccontando la sua storia.

I personaggi li ho percepiti in modo molto reale. Victor, per primo, è un protagonista complesso, poiché la sua morale è un pochino (un po' tanto) altalenante – più una ruota della fortuna, se ti va bene ti tratta di merda, se ti va male non vuoi saperlo – e ha un caratterino mica male. Il lettore vede che Victor non è buono e che le cose non le fa mai per un istinto da buon samaritano, e spesso compie azioni veramente discutibili, ma al contempo non si può far altro che amarlo. La sua umanità trasuda tanto dalle pagine che quando lui è triste ci sentiamo tristi anche noi, quando è arrabbiato gli diamo ragione e quando Elizabeth mostra di preferire Konrad anche noi ci sentiamo feriti. Poche volte mi è successo di sentirmi tanto vicina a un personaggio, di sentirlo tanto vivo, e per questo devo fare i miei complimenti a Oppel, perché questo è saper scrivere.
Anche gli altri personaggi si percepiscono come molto reali, soprattutto Elizabeth, Henry e Konrad.
Polidori è un altro personaggio secondario ma molto importante, il cui vero ruolo mi è rimasto oscuro fino all'ultima parte del libro.
Anche le comparse, come i genitori di Victor e la governante, seppure meno importanti hanno una personalità propria, cosa non facile da realizzare visto i pochi interventi diretti.

Per quanto riguarda lo stile di scrittura, devo dire che Oppel scrive davvero magnificamente. This dark endeavor non è il suo primo libro che leggo (ho già iniziato anche Every hidden thing, un retelling di Romeo e Giulietta con i fossili di dinosauro – parliamone), e quello che già pensavo qui ha avuto conferma. Oppel è bravo e sa come strutturare un libro, e se anche EHT si rivelerà buono quanto TDE, beh... direi che diventerà uno dei miei autori preferiti.

Perciò, questo libro vale? Sì. Avevate ancora dubbi?

Lo consiglio? Accidenti, assolutamente. This dark endeavor è una duologia, il sequel è Such wicked intent, che leggerò molto presto con la mia bae Octavia_Stokercrow. Se vi piacciono Frankenstein, i retelling e le cose un po' dark quest'opera è quello che fa per voi!

Per ora questo è tutto,
vado a cercare di leggere quella roba che è Forest of a thousand lanterns e poi mi disinfetto gli occhi con la candeggina.

Cià.

Stelle: ⭐⭐⭐⭐½

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