"City of ghosts" di V.E. Schwab

Sinossi:

Cass può tirare il Velo che separa i vivi dai morti.

Quando i genitori di Cass iniziano a girare uno show televisivo sui luoghi più infestati del mondo, la famiglia parte per Edimburgo. Qui, cimiteri, castelli e passaggi segreti pullulano di fantasmi irrequieti.

Ma quando Cass incontra una ragazza che condivide il suo "dono", realizza quanto abbia ancora da imparare sul Velo – e su se stessa. E dovrà imparare in fretta. La città dei fantasmi è molto più pericolosa di quanto avrebbe mai immaginato.

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Recensione:

Buongiorno, lettori, e bentornati con una nuova recensione.
Oggi parleremo di City of ghosts, uno YA scritto da V.E. Schwab e la sua prima opera che leggo.

La protagonista di questo libro è Cassidy, una ragazzina solitaria e molto strana che, dopo essere stata vicina alla morte, ha ottenuto un "dono" incredibile: lei può oltrepassare il Velo che separa vivi e morti e vedere i fantasmi che si celano oltre.
La storia inizia quando i suoi genitori, due scrittori famosi, iniziano a girare uno show sui luoghi più infestati del pianeta e come prima tappa si dirigono a Edimburgo, trascinando con sé la figlia. Sarà qui che Cassidy, sempre affiancata dal suo fedele migliore amico Jacob – un fantasma con un ottimo senso dell'umorismo –, scoprirà di non essere sola e di essere finita nell'ultimo posto in cui avrebbe dovuto trovarsi. Perché un'entità antica e malvagia è sulle sue tracce, conosciuta con il solo nome di Il corvo in rosso.

La trama si sviluppa in modo molto lineare, qua e là abbiamo piccoli pezzi in cui Cass ci racconta situazioni passate con il solo scopo di spiegarci meglio gli eventi, ma in generale c'è una forte cronologia. La comprensione è per questo semplice, senza scadere nel banale.

L'ambientazione è ottima e seppure non ci venga specificato l'anno in cui si svolgono i fatti o l'età della protagonista è tutto abbastanza chiaro. A riguardo del Velo sappiamo poco poiché è la stessa Cass a sapere poco, ma l'entrata in scena di Lara e i segreti rivelati da Jacob riescono a riparare a questa mancanza senza scadere nello scontato.
Ho trovato davvero ottima l'atmosfera data dall'autrice a Edimburgo: magica, misteriosa e a tratti paurosa. Mi ha fatto venir voglia di visitarla!

Di falle sinceramente non ne ho trovate.

L'originalità non è delle più eccelse, poiché sia la trama che gli eventi non presentano innovazioni mai viste nel genere (se non quello del ruolo di cacciatore e del patto con la morte – che spero venga spiegato di più nel prossimo libro), ma la Schwab è stata brava nel caratterizzare la storia in un modo tutto suo. Di storie di fantasmi ne ho lette, ma City of ghosts, nonostante sia una lettura semplice, è riuscita a entrare nel mio cuore e a occupare un posto tutto suo.
E ci tengo a specificare che non capita quasi mai, quando si parla di fantasmi.
Inoltre, il coprotagonista è dolcissimo, e ho adorato il legame fra lui e Cassidy: vero e profondo.

La narrazione è, in poche parole, ottima:
▪ le azioni si susseguono senza intoppi;
▪ le descrizioni sono buone seppure non precise al millimetro (e mi è piaciuto tanto che ci si soffermi di più sull'atmosfera e sui luoghi che sui personaggi);
▪ i dialoghi hanno senso e riescono pienamente nel loro intento (ho amato le parti ironiche, che riuscivano a incastrarsi perfettamente con quelle creepy);
▪ lo stile di narrazione è p-e-r-f-e-t-t-o, poiché il presente ci lega a Cassidy a un livello ulteriore, portandoci a sapere quello che sa lei e a stare sempre con il fiato sospeso.

Anche la caratterizzazione è buona, poiché con poche semplici azioni l'autrice riesce a farci capire la personalità di un personaggio:
▪ solo tramite le parole della protagonista noi riusciamo a inquadrare i genitori;
▪ solo grazie alle battute di Jacob e alla sua preoccupazione per Cass possiamo capire cosa lo muove (e quando si è scoperta la vera ragione dei suoi segreti una lacrimuccia a me è scesa);
▪ solo grazie alle risposte laconiche di Lara siamo in grado di definire il suo carattere cinico.
L'unica che all'effettivo è difficile da comprendere è Cassidy, poiché il suo modo di raccontare gli eventi in cui è coinvolta è spesso freddo e distaccato, quasi impersonale. Tuttavia questo aspetto viene messo da parte quando la troviamo alle prese con tre diversi fattori: Jacob, i genitori e il momento in cui è bloccata nel Velo. Questi ci permettono di intuire che in realtà Cass non è affatto fredda, ma che semplicemente nasconde ciò che prova, e che per le persone che ama farebbe di tutto.
Questo, signori, si chiama spessore.

Lo stile della Schwab in quest'opera è abbastanza semplice. L'inglese che usa è basilare, tanto che mi sentirei di consigliare City of ghosts a chiunque voglia iniziare a leggere in lingua con qualcosa di relativamente facile.
La cosa più bella, a mio avviso, è che si percepisce che questo libro ha un target giovane, ma è fatto talmente bene da poter essere apprezzato anche da persone più adulte. Ed è inutile sottolineare che non è da tutti.
Di errori non ne ho visti.

Perciò, questo libro vale? Sì, senza dubbio. È una lettura leggera ma riesce a coinvolgere il lettore in modo pieno, tanto che quando finisce si resta a bocca aperta. Credo di aver atteso così tanto un sequel solo in un'altra occasione nella mia vita.

Quindi, lo consiglio? Assolutamente sì. Se masticate le basi dell'inglese City of ghosts è una scelta ottima, che siate alla ricerca di un libro semplice o di una lettura coinvolgente, questo è quello che fa per voi, connubio perfetto fra le due.
Quindi che aspettate? Andate a ordinarlo, su!

Per ora questo è tutto,
vi auguro una buona giornata!
Ora vado a cercare di riprendermi, dopo aver finito Il mare infinito di Rick Yancey.
Il. Mio. Cuore.

Stelle: ⭐⭐⭐⭐⭐

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