•Black obsidian - onlybetty21•
Sinossi:
Andrew e Julian Keller sono due giovani avvocati newyorkesi, cugini, uno con la testa sulle spalle, dedito al lavoro e intento a costruirsi una famiglia, l'altro più incline a soddisfare le proprie voglie e ad affogare nei vizi che a passare il suo tempo chiuso dentro quattro mura asettiche.
Marlene Evans si è lasciata alle spalle un passato doloroso e tutto ciò che vuole è essere felice. Sogna la favola con Andrew, ma incontra Julian e qualcosa cambia in lei per sempre.
Una storia d'amore e ossessione dalle conseguenze imprevedibili.
«Se potessi stare con te come vorrei, non ci sarebbero altre donne!»
Marlene si ritrovò a strabuzzare gli occhi in un movimento impercettibile. «Cos'è questa? Una specie di dichiarazione?» chiese aggrottando la fronte.
«Se la vuoi vedere così.»
La ragazza scosse la testa e ridacchiò. «Ti rendi conto che siamo dentro un bagno e che hai ancora addosso la saliva di quelle due? Ma che problema hai?»
«Tu. Sei tu il mio problema!»
1) Trama:
Benvenuti nell'ultima recensione di questa lista! Oggi parliamo di Black obsidian, romanzo rosa scritto da onlybetty21.
La protagonista dell'opera è Marlene Evans, una giovane donna dal passato turbolento che ora vive un'idilliaca storia d'amore con il suo fidanzato, un ricco avvocato di New York, Andrew Keller. La storia inizia quando lei, per il giorno del loro anniversario, si presenta allo studio legale con solo un intimo per fare una sorpresa a Andrew, trovando però al suo posto un estraneo, che si rivelerà essere il cugino del suo fidanzato, Julian Keller. Da qui segue una serie di eventi più o meno complessi che porteranno a una relazione clandestina fra Marlene e Julian e, infine, a un travagliato fidanzamento.
L'opera si presenta ben scritta e studiata, ma nel leggerla mi sono trovata davanti parecchie incongruenze e falle spesso tipiche del genere. Per comodità le elencherò subito qui di seguito:
▪ nel capitolo 2 è scritto: "L'aveva riconosciuta, anche se addosso aveva una divisa da lavoro retrò e non delle autoreggenti e intimo di pizzo". Ebbene, comprensibile considerando il personaggio, che Julian si soffermi su questo particolare... ma è un po' alla Cenerentola: non riconosce il volto? L'unica cosa per cui la riconosce è il vestiario sexy?
▪ nel capitolo 4 Marlene sostiene di provare amore per Andrew e affetto per Julian... ma Marlene non conosce affatto Julian, ci ha parlato sì e no tre volte in croce, come può dire di provare affetto nei suoi confronti? Al contempo, l'attrazione che si instaura fra i due nasce troppo velocemente, tanto che al capitolo 5 sembrano già impazzire l'uno per l'altra, non conoscendosi affatto, e finire poi a letto assieme;
▪ per tutta la storia viene ripetuto come Marlene sia speciale e non manca occasione in cui venga sottolineata la sua importanza e la sua unicità, insieme al suo "carattere da donna perbene"... ma tutto questo io non l'ho assolutamente visto, durante la lettura, ho visto solo un personaggio molto incoerente dalle sfumature troppo "perfette" per apparire reale che già al capitolo 5 si lascia andare e fa sesso con il cugino del suo fidanzato, tradendolo e fingendo con se stessa di non averlo fatto;
▪ l'attrazione fra i due è riaffermata veramente troppo, tanto che dopo un po' – da lettrice, sia chiaro – ho sentito un senso di fastidio che mi ha impedito di apprezzare appieno ciò che leggevo;
▪ le proposte sessuali di Julian, nella vita vera, oltre che i suoi comportamenti, sarebbero stati seguiti da uno schiaffo e dall'etichetta di "maniaco". Al contempo, infatti, non ha senso che Marlene si scusi con lui per averlo colpito quando l'ha baciata la prima volta, una donna fedele che ama il proprio uomo, come lei sostiene di essere, non si sarebbe limitata solo a uno schiaffo, ci avrebbe pure accompagnato una ginocchiata;
▪ la reazione di Marlene alla scoperta che la sera dell'incidente Julian si stava dirigendo da Amanda non ha senso ed è irreale. Ho letto nei commenti che Marlene si è comportata così perché si aspettava da Julian tutta la verità, quando hanno discusso nel suo studio... e certo, effettivamente sarebbe plausibile considerando il contesto, ma resta il fatto che sia la sua reazione che quella di Julian sono veramente esagerate. Inoltre, è incongruente che Marlene lo lasci perché si stava dirigendo da Amanda ma poi si rimetta con lui e non gli dica un'acca nonostante lui sia andato a letto con altre donne durante la loro pausa invece di dimostrarle di essere migliore. Nessuno nel mondo reale si comporterebbe così come fa Marlene, almeno non una persona coscienziosa;
▪ in uno degli ultimi capitoli c'è scritto: "Le disse, una volta giunti a Gramercy Park, afferrandola con il braccio "buono" e attirandola a sé prima di fiondarsi su quelle labbra morbide che sapevano di caffè, sesso e tenerezza". Come possono delle labbra sapere di sesso? Davvero, non capisco che intendi;
▪ Andrew ha accettato una causa per il figlio di un mafioso, un certo Lombardi, e la cosa avrebbe dovuto avere maggiore rilevanza, soprattutto per i rischi che i suoi cari e lui stesso corrono. Ma la cosa salta fuori per pochi capitoli, prima di svanire nel nulla, come se il suo unico scopo fosse quello di fare in modo che Andy non potesse andare a Portland con Marlene e in questo modo farla accompagnare da Julian.
Nel complesso, la trama risulta avere delle buone basi ma che non sono state sviluppate nel modo più opportuno, andando a creare falle e incongruenze gravi a livello di contenuto. L'ambientazione appare a tratti fin troppo superficiale, tanto che se fosse stata ambientata in qualunque altra grande città – anche non americana – non avrebbe fatto alcuna differenza perché ci si sofferma troppo sull'aspetto dell'attrazione fra Marlene e Julian, a discapito di molti altri spunti che avrebbero potuto rendere la storia più particolare.
Un esempio? Jennifer.
Un altro esempio? Il viaggio a Portland: quest'ultimo è apparso come mero scopo per far stare insieme Marlene e Julian, ma sarebbe stato bello se fosse stato dato più spazio a questo viaggio, all'incontro con la seconda moglie del padre di lei o anche solo al paesaggio del cimitero.
2) Originalità:
Come detto, la storia avrebbe potuto essere molto più particolare e unica, ma così non è stato. Ho apprezzato in fin dei conti la lettura, ma ci sono punti in cui gli stereotipi o le falle sono talmente importanti da renderla pesante e – vista comunque la lunghezza dei capitoli – a tratti un po' noiosa.
L'opera è piena di cliché che nonostante si amalgamino con la trama appare chiaro siano stati inseriti solamente per fare in modo che Marlene e Julian passassero del tempo insieme. Personalmente apprezzo quando dei cliché vengono inseriti in una storia e resi talmente propri da risultare punti di forza, ma qui non è così.
Un esempio può essere la parte stessa in cui si scopre che Andrew non può accompagnare Marlene perché bloccato in città e che dovrà andare Julian. Lì, chiedo umilmente perdono se lo dico, ma sia da lettrice che da recensore mi sono un po' cadute le braccia, perché la situazione – già precaria in quanto a credibilità – ha cominciato ha crollare capitolo dopo capitolo, fino alla reazione esagerata di Marlene nel finale.
Mi duole un po' dirlo, perché mi piace molto lo stile dell'autrice, ma quest'opera si identifica troppo nel genere, è un romanzo rosa come un altro che non emerge per qualità particolari oltre all'italiano impeccabile con cui è scritto.
3) Sintassi:
Capitolo uno:
- "decisamente elegante. Sfiorò distrattamente" -> qui si cambia argomento, quindi si deve andare necessariamente a capo, perché nella lettura questo si nota e stona abbastanza;
- "darle le spalle impegnato a leggere" -> spalle, impegnato a leggere;
- "ad ogni modo piacevole" -> a ogni modo. Consiglio di usare le d eufoniche solo quando necessario.
Capitolo due:
- "Accanto a sé" -> a lui, perché il pov è di Marlene, in questo tratto;
- "una mano sul fianco e l'altra sulla sua fronte" -> qui si dovrebbe togliere "sua", altrimenti sembra che metta la mano sulla fronte di lui;
- "riportò le sue mani all'altezza dei fianchi" -> qui non serve scrivere "sue".
4) Narrazione:
a) la narrazione degli eventi e delle azioni è ben fatta, scritta con un italiano il 99% delle volte più che corretto, ma a volte sono presenti frasi troppo arzigogolate e con troppe virgole che fanno perdere il filo al lettore nel cercare di stare dietro ai passaggi. Inoltre, vengono ripetuti troppo spesso termini come "voce incolore" e "sorriso plastico", tanto da diventare vere e proprie ripetizioni. Infine, l'opera ha uno stile di narrazione volgare: spesso e volentieri – sia nelle scene hot che non – vengono usate parole tali ed è comprensibile quando si parla di introspezione dei personaggi, ma non quando è il narratore esterno a parlare. È un po' troppo marcato, non so se mi spiego, risulta un po' controproducente;
b) le descrizioni dei luoghi sono spesso lasciate al caso, infatti molte volte non sapevo come immaginare la scena, mentre l'aspetto dei personaggi è ripetitivo. Di loro vengono date le informazioni base (altezza, colore di capelli, colore degli occhi, colore della pelle e bellezza generale), che vengono rimarcate ogni volta senza dare tratteggi in più, tanto che non ho saputo che volto dare né a Julian né a Andrew o Marlene. A tratti immaginavo perfino i due cugini con lo stesso viso;
c) i dialoghi sono al 50% credibili e al 50% irreali (nel caso delle scene troppo incongruenti o in certe uscite di Andrew e Julian), scritti però in modo corretto. Attenzione però alla punteggiatura utilizzata, perché a volte è scorretta, per questo consiglio la lettura del mio speciale sui dialoghi;
d) lo stile di narrazione scelto si adegua perfettamente all'opera, ed è un punto a favore il passaggio del punto di vista all'interno del capitolo stesso, senza distacchi di PoV ma amalgamandoli insieme. Non sempre viene utilizzato, questo metodo, e trovo che dia un tocco di originalità in più. Occhio però ai verbi, spesso mancano gli accenti!
5) Caratterizzazione dei personaggi:
È indubbio che i personaggi abbiano spessore psicologico, perché c'è e si vede perfettamente, tuttavia come ampiamente ripetuto sono fin troppo incoerenti a se stessi. Nel mondo reale nessuno è mai del tutto coerente, diciamo e facciamo cose che si contrappongono con altre nostre azioni, ma qui questo aspetto è troppo "importante" per passare inosservato e "normale", tanto da farmi pensare che effettivamente ci fosse una carenza di capacità "introspettiva" da parte dell'autrice.
I personaggi sono molto stereotipati, incoerenti e soprattutto incostanti. L'esempio perfetto per sostenere tale tesi è la protagonista stessa, Marlene, che per tutta la durata della storia non sono davvero riuscita ad apprezzare, non tanto per il suo carattere, quanto piuttosto per l'assurdo comportamento che assumeva. Quello che più non ho gradito, però, è il suo essere – mi spiace dirlo – incontestabilmente Mary-Sue. Marlene sbaglia, costantemente, ma nessuno le dice niente, e se lo fanno poi viene perdonata nel giro di poco tempo, perché, cito: "lei è speciale". Tutti i personaggi importanti dell'opera la adorano o le vogliono bene o, almeno, fanno in modo che sia felice, mettendola su un piedistallo e cadendo ai suoi piedi.
Nella vita reale, non sarebbe durata cinque minuti.
Andrew, dal canto suo, non è da meno. Prima di scoprire la tresca lui è geloso, si fida poco sia di Marlene che di Julian e quando sono insieme fa scenate, però, poi, è lui stesso a chiedere favori a Julian, a pregarlo in ginocchio di occuparsi di lei perché lui non può, quasi come la ragazza fosse un cucciolo smarrito. Questo è un aspetto di Andrew che non ho per nulla apprezzato: tratta Marlene come fosse incapace di fare ciò che deve da sola, mettendola comunque su un piedistallo come fosse perfetta. Pensandoci, la tratta come fosse fatta di vetro.
Julian, dal canto suo, per quanto possa apprezzare i personaggi con questo carattere, è un idiota. Lo dico con affetto, ma ciò non cambia che il suo comportamento sia senza dubbio fittizio; non c'è dubbio che nel mondo reale esistano persone come lui, ma Julian oltre a essere incongruente, è proprio un maniaco e si comporta da ragazzino con gli ormoni sballati. La scena finale dell'ultimo capitolo, il 27, avrebbe dovuto forse essere dolce, forse fare compassione, ma quando Marlene gli dice che vuole lasciarlo per un po' e lui la sbatte sul letto e le salta addosso nonostante lei non voglia – poi cambia idea – sarebbe considerabile stupro.
L'unica che abbia davvero apprezzato senza remore o senza ripensamenti è Jennifer. Lei è IL personaggio, l'unico della storia che abbia le palle e resti coerente con se stessa. Ama Julian ma nonostante questo lo aiuta a essere felice, ignorando i colpi bassi che riceve da tutti e comportandosi da unica persona matura del gruppo.
Insomma, complessivamente, la caratterizzazione va assolutamente rivista e sistemata, perché così non si regge in piedi.
6) Stile di scrittura:
Lo stile di scrittura, come già detto, è impeccabile. Ci sono alcuni errori, ovviamente, perché nessuno è perfetto, ma ho apprezzato davvero tanto il modo di scrivere dell'autrice. Mi è spiaciuto, più che altro, vederlo accostato alla volgarità e alle basi traballanti.
Gli errori sistematici che ho trovato non sono molti, e sono per lo più legati a:
▪battitura;
▪ punteggiatura: troppe virgole, che rendono le frasi troppo arzigogolate;
▪ d eufonica: va usata solo quando la vocale che segue è la stessa. Es.: ad andare, ed erano, od osservare e casi speciali come ad esempio.
Il mio consiglio è quello di riprendere in mano la storia, visto che è completa, e revisionarla, sistemando le falle, rendendo le incongruenze dei personaggi più plausibili e amalgamando meglio i cliché usati con la storia. Delle basi buone ci sono, vanno solo completate e perfezionate.
Valutazioni:
- Trama: 3
- Originalità: 2
- Sintassi: 9
- Narrazione: 5
- Caratterizzazione: 2
- Stile: 9
Totale: 30 su 60
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top