⚡ ~ Tokyo Mew Mew 2: The Mew Alien ~ ⚡
Copertina
Premessa doverosa, con un'informazione importante che mi è stata fornita dall'autrice stessa: la copertina è stata disegnata su commissione da un'artista, appositamente per questa storia, il che la rende la copertina perfetta per una storia di questo tipo, che vuole essere il proseguo di un anime. Anche piuttosto conosciuto. Chi non ha mai sentito parlare delle Mew Mew, le amiche vincenti? Pochissimi, ne sono sicura. Pertanto la copertina non ha difetti nel rappresentare in maniera apposita la storia: lo stile molto cartoon è appropriato, i personaggi rappresentati sono i quattro protagonisti indiscussi delle vicende narrate all'interno e lo sfondo vuole sicuramente riprendere la base aliena capitanata da Pai.
Allora perché non ho dato il massimo? Piccola nota negativa (lo so, sono troppo pignola, ma ritengo di doverlo essere quando necessario) quel nome autore lì in alto a sinistra: troppo piccolo e troppo nascosto, perfino parzialmente tagliato. Spezza quell'equilibrio di cui è dotata la cover.
[9/10]
Sinossi
Le sinossi sono sempre un tasto piuttosto dolente per me. Sono la parte che deve catturare il lettore, invogliarlo a saperne di più di quel contenuto di cui esse danno solo un assaggio. Questa ci riesce solo parzialmente e a mio parere il problema è fondamentalmente uno: la lista di interrogativi che dominano quasi completamente la scena e che, per qualcuno che non ha mai letto la storia in questione, lasciano il tempo che trovano. Ditemi quante sinossi lette in romanzi acquistati in una libreria possono vantare un'impostazione del genere. Non lo dico come "accusa" diretta in particolare all'autrice di Tokyo Mew Mew, ma solo perché ho notato che questa metodologia è molto in voga qui su wattpad. Io la trovo poco incisiva ed essenzialmente sterile.
Perché non fornire invece al lettore maggiori informazioni e lasciare che sia lui stesso, autonomamente, a porsi le dovute domande e con i dovuti tempi? Trasformare quelle domande in affermazioni, dando il sentore al lettore che ci sia effettivamente carne sul fuoco, piuttosto che lasciarlo con una sensazione eccessiva di detto e non detto.
E magari inserire massimo un solo interrogativo finale, per chiudere il cerchio. Effettivamente, qual è la funzione narrativa o strutturale nell'impostare la sinossi come una sfilza di domande? Cosa regala in più al testo che non potrebbero fare invece delle semplici affermazioni? A me dà soltanto la sensazione di una lista della spesa.
[7/10]
Trama e contenuto
Per chi non ha mai visto Tokyo Mew Mew o chi, come la sottoscritta, l'ha visto talmente tanti anni fa da avere rimosso alcuni avvenimenti, l'autrice fornisce un piccolo riassunto delle sfide affrontate dalle paladine della giustizia da tenere a mente.
Per farla ancora più breve, per chi non ha mai visto questo cartone (se non l'avete ancora fatto, recuperatelo al più presto), le eroine protagoniste sono cinque umane con DNA geneticamente modificato attraverso geni animali, che le rende dotate di poteri e forza fisica. Poco prima del punto in cui si inserisce la suddetta Fanfiction, affrontano un gruppo di alieni, sconfiggendo il loro capo e lasciando rientrare gli altri al loro pianeta trasportando l'Acqua Mew, che gli alieni sperano di utilizzare per rendere il loro pianeta più vivibile.
È qui che l'autrice fa partire la sua storia: infatti il gruppo di alieni in questione (Pai, Kisshu e Taruto) si rende conto, come con un ripensamento, che l'acqua che gli è stata "gentilmente concessa" dalle Mew Mew non è sufficiente per i loro scopi, pertanto decidono di tornare sulla Terra e procurarsene dell'altra. Ma in che modo, vista la superiorità numerica delle eroine e le loro straordinarie capacità? Cercando di eguagliare allo stesso modo la loro forza! Ossia rispondendo con la stessa moneta. Per questo decidono di provare gli stessi esperimenti di modifica del DNA attraverso l'utilizzo di geni animali su una ragazza umana italiana, di nome Luana, usando su di lei i geni del gatto domestico. Geni molto simili a quelli applicati a Ichigo, la leader del gruppo delle Mew Mew, nonché sicuramente la più temuta delle cinque. Tra l'altro Ichigo era proprio la mia preferita ai tempi del cartone, chi lo guardava la ricorderà con il nome di Strawberry. Infatti l'autrice ha fatto la scelta singolare di fare uso dei nomi originali, ma ne parlerò meglio dopo.
Quindi Luana è la Mew Alien, l'asso nella manica degli alieni per ottenere altra preziosa Acqua Mew. Ciò porterà questo gruppo inusuale a scontrarsi inevitabilmente con quello delle Mew Mew, in un curioso rovesciamento della medaglia: infatti, quelle che erano le paladine della giustizia, le eroine sempre dalla parte del bene, buone e gentili, diventano le nemiche da sconfiggere, l'ostacolo a un fine che, per Luana e gli altri, è quello davvero giusto. Un discorso complicato che inizia a trovare la sua risoluzione soltanto negli ultimi capitoli, quando i due gruppi si alleano per fare fronte a una minaccia comune e l'autrice dimostra quanto possa essere sottile il confine tra bene e male, giusto e sbagliato.
Il messaggio che ho percepito io è stato questo: ciò che può sembrare giusto a una prima occhiata non sempre lo è e basta semplicemente cambiare prospettiva perché ogni certezza venga distrutta. Non esistono certezze assolute, non esiste un'unica verità. Per questo ci si deve concedere sempre il beneficio del dubbio e darsi la possibilità di ampliare le proprie vedute. Una verità difficile, quella di sapere che in realtà non esiste nessuna verità, ma un messaggio potente. E questa dicotomia è presente in tante altre parti nell'opera: amici che poi non erano tali, nemici che si dimostrano invece validi alleati, amori che sembravano impossibili da dimenticare e invece vengono sostituiti da sentimenti nuovi che mai si sarebbero potuti credere possibili.
Questo non significa che l'autrice trasformi le Mew Mew nelle cattive della storia: come si scoprirà a un certo punto, il nemico da sconfiggere è un altro, ben più infido e malvagio, costringendoli ad allearsi per poterlo battere. Semplicemente, alieni e Mew Mew avevano due obiettivi diversi, che inevitabilmente cozzavano l'uno contro l'altro, ma nessuno dei due poteva essere considerato come quello sbagliato. Perché entrambi i gruppi avevano le loro ragioni.
Lasciamo ora da parte il messaggio della trama, per parlare della struttura della Fanfiction e di eventuali problemi o buchi. Per spiegare nel dettaglio, dovrei fare degli spoiler troppo marcati e vorrei evitare. Ho espresso alcune delle mie perplessità direttamente all'autrice, perciò sarò vaga. Come già accennato, a un certo punto fa la sua comparsa nella narrazione un nuovo villain, le cui intenzioni restano incerte anche quando lui e Luana hanno uno scontro diretto. La prima volta che i due si incontrano, lui le dice che sarà sua, che la avrà a ogni costo, e la bacia, facendo intendere un interesse in qualche modo sentimentale. Quando però i due si incontrano alla base, sebbene inizialmente dica di volerla catturare, poi sostiene di avere l'ordine di ucciderla per conto di qualcun altro. Questo confonde non poco su quali siano le reali intenzioni dell'individuo e la parte andrebbe chiarita.
Veniamo ora alle origini di Luana, che vengono fuori a un certo punto della trama. Qui sono costretta a fare un piccolo spoiler per spiegarmi, quindi se non volete sapere andate direttamente all'analisi del prossimo parametro. Si scopre che Luana ha origini aliene (non dico di più per non sconfinare troppo nello spoiler vero e proprio) e questo pone dei problemi sul sigillo, un legame inscindibile che si instaura salvando la vita a un alieno e che da quel momento in poi costringe il "protettore" a proteggere per l'eternità il suo "protetto". Essendo Luana per metà un alieno, il sigillo vale anche per lei? Questo fatto va chiarito sia in caso affermativo che in caso contrario e, nel caso la risposta fosse sì, va fatto attenzione anche agli avvenimenti precedenti che potrebbero essere visti come veri e propri salvataggi della ragazza e che avrebbero quindi dovuto attivare il sigillo. D'altronde, può essere che il tentativo del padre di celare i suoi poteri alieni, impedisca anche l'attuarsi del sigillo, ma anche in questo caso sarebbe il caso di spiegarlo.
[8/10]
Personaggi
Come già accennato prima, l'autrice ha scelto di mantenere per i suoi personaggi i nomi originali, piuttosto che adottare quelli della versione italiana, scelta dettata da una preferenza personale e che io, in un primo tempo, ho detestato. Inizialmente ho fatto veramente fatica a memorizzare i nomi, estremamente particolari, forse anche a causa del fatto che ero abituata ancora a quelli del cartone. Ancora adesso ho difficoltà a distinguere dai nomi le altre Mew Mew compagne di Ichigo, probabilmente perché sono state fino a ora poco presenti. Entro i primi capitoli, tra l'altro estremamente lunghi, ho imparato tutti i nomi dei personaggi principali, tanto che ora ricordo meglio loro di quelli italiani e mi piacciono anche di più. Tuttavia, per accelerare questo processo, consiglio di abbondare con le descrizioni, soprattutto nei primi capitoli, ed è sicuramente molto utile ripetere alcuni dettagli peculiari di un determinato personaggio quando questi è in azione o sta parlando. Per esempio con Luana e Ichigo l'autrice utilizza epiteti che sono molto utili in questo senso, come la prima che viene chiamata la Mew nera. O con Pai e Kisshu, che vengono distinti sempre per il diverso colore di capelli. Consiglio di fare altrettanto anche con gli altri personaggi, in particolare con le cinque Mew Mew, che essendo tante e anche meno presenti è piu complicato memorizzarle. Le descrizioni fisiche sono state carenti da questo punto di vista.
Per il resto, la sfera psicologica dei personaggi è rappresentata molto bene ed essi agiscono secondo una logica ben definita, le loro azioni non sono prive di senso e l'autrice si premura di farli muovere sempre in una sfera chiara per il lettore. Sappiamo in ogni momento che cosa pensano e perché, e il loro stato d'animo è anche espresso dal loro modo di muoversi, di parlare, di agire. Le due cose non appaiono distinte e tanto meno vanno in direzioni diverse, ma si muovono lungo lo stesso binario creando un quadro completo di cosa emotivamente stia passando in quel frangente il personaggio in questione. Questo permette al lettore di entrare in sintonia con ognuno di loro.
Luana, d'altronde, è la classica eroina che non si sarebbe mai pensato di poter definire tale e che poi si rivela all'altezza delle aspettative, se non addirittura in grado di superarle: anonima e impacciata, si dimostra caparbia e coraggiosa in più di un'occasione. D'altronde ha un'avversione totale per Ichigo per ovvie ragione (dal canto suo) e questo fa sì che io non sia sempre d'accordo con il suo comportamento. D'altronde Ichigo era la mia preferita quando guardavo il cartone da bambina e certe passioni sono dure a morire! In più c'è una ship non dimenticata che Luana sembra intenzionata a distruggere... L'autrice sa.
[7/10]
Ambientazione
La storia è ambientata principalmente in Italia, dal momento che la protagonista indiscussa è sicuramente Luana, ma l'autrice ci permette di fare qualche salto anche a Tokyo, dove le Mew Mew vivono, e nel Regno Unito, dove Ichigo e il fidanzato Masaya si sono trasferiti nella speranza di dimenticare gli avvenimenti passati. L'altro luogo quasi onnipresente è sicuramente la base in cui vivono gli Alieni, dove Luana viene addestrata e in cui Pai studia le sue tattiche militari. L'ambientazione è sicuramente un tratto secondario a cui l'autrice dà meno importanza, preferendo concentrarsi sulla psicologia dei suoi personaggi e su una trama ben intricata, con il risultato però che questa parte finisce inevitabilmente per risentirne. In particolare credo che la base dei tre alieni meriti una descrizione accurata, d'altronde potrebbe essere davvero interessante scoprire qualcosa di più del modo di vivere e delle tecnologie presenti su un altro pianeta. In più senza le descrizioni degli ambienti anche i combattimenti, per quando ben descritti, perdono parte del loro spessore.
[7/10]
Grammatica, lessico e stile
La storia è scritta molto bene, non c'è che dire: i capitoli saranno anche molto lunghi (per questo ho letto 16 capitoli su 24, il servizio è stato già così bloccato per parecchio tempo), ma lo stile dell'autrice è leggero e scorrevole e questo rende la lettura molto tranquilla, se non fosse per le difficoltà nel leggere dal telefono. L'autrice ha cercato di venire incontro ai lettori da questo punto di vista dividendo i capitoli in più parti e con sincerità ho apprezzato molto questa scelta. Permette di riposare brevemente gli occhi tra una parte e l'altra. Ho trovato giusto qualche errore probabilmente dovuto a semplice distrazione, che ho segnalato direttamente nei commenti al paragrafo in questione, riguardanti magari qualche virgola fuori posto o un pronome errato.
Un problema principale l'ho riscontrato nella costruzione dei dialoghi, che si ripete in egual modo nel corso di buona parte dell'opera, ma ho notato che negli ultimi capitoli questa "abitudine" viene un po' persa. In particolare l'autrice ha deciso di utilizzare per aprire il discorso diretto i trattini lunghi " - " , nel cui uso vanno ricordate due regole principali:
1) il dialogo va aperto sempre con il trattino, ma va chiuso con un altro trattino soltanto se il discorso continua. Al contrario, se la frase è terminata, non va inserito il trattino lungo. Questo è capitato giusto un paio di volte, quindi penso sia stata semplicemente una distrazione.
2) Ho notato spesso la tendenza a inserire il punto all'interno del discorso diretto, anche quando il periodo continua.
Infatti, quando dopo il dialogo il testo continua, il punto non va mai messo all'interno del discorso diretto, ma alla fine della frase, dopo il trattino di chiusura. Quindi la frase dovrebbe essere:
"Perché è molto comoda in
combattimento e, inoltre, ti sta
molto bene - osservò, senza riuscire
a impedire che un sorriso malizioso
gli affiorasse sulle labbra. "
Ho notato questo errore ripetersi molto spesso, in più di un'occasione.
Al massimo si può inserire all'interno del discorso diretto una virgola, quando al di fuori è presente un inciso. Inoltre talvolta manca lo spazio tra il trattino e la parola immediatamente successiva.
[8/10]
Originalità
La storia è una Fanfiction, perciò affonda le sue radici in una trama che di per sé non è un'invenzione dell'autrice, ma di qualcun altro. Tuttavia, sebbene i primi capitoli risultino estremamente legati all'anime a cui si sono ispirati, con ancora una volta una lotta per ottenere l'Acqua Mew, ben presto si discostano da essa, per perseguire un obiettivo ben più grande, che è totalmente di invenzione dell'autrice, che dimostra subito di essere perfettamente in grado di camminare sulle proprie gambe. È davvero difficile trovare Fanfiction simili, in cui essa riesca proprio a diventare qualcosa di diverso, che non è più Mew Mew amiche vincenti, ma diventa al cento per cento The Mew Alien.
Perciò ho apprezzato moltissimo le singolari origini di Luana, la storia di un padre scappato venti anni prima dal suo pianeta con conseguente caccia al traditore. L'unico tratto di nuova invenzione che non mi ha convinto del tutto è il nuovo villain, per ragioni che ho avuto modo di accennare già in precedenza: le sue intenzioni non sono chiare e questo lo rende un personaggio al momento privo di grosso spessore. Sembra agire soltanto per pura e semplice malvagità, e non c'è niente di male in questo, ma sarebbe interessante assistere a un botta e risposta che possa coinvolgere magari anche Kisshu. Però io non ho letto tutti i capitoli pubblicati e la storia comunque non è ancora terminata, quindi l'autrice ha tutto il tempo di perfezionare un personaggio ancora per lo più acerbo.
[8/10]
Parere personale
Le Mew Mew erano uno dei miei cartoni preferiti quando ero bambina, quindi per me è stato un piacere leggere questa Fanfiction. Avevo avuto già l'occasione parecchio tempo fa di leggere i primi cinque capitoli per un contest, ma dovendo giudicare anche altre storie e tra impegni vari non avevo potuto proseguire. Questa volta, invece, mi sono permessa di andare un po' più avanti e anche se, per non tenere bloccato il servizio per troppo tempo visti i capitoli lunghissimi, non ho comunque terminato la lettura, sono contenta di avere deciso di arrivare fino a qui e la terrò in biblioteca per poterla riprendere.
Voglio evitare di ripetermi, ma la storia mi è sicuramente piaciuta, i più recenti risvolti di trama hanno un grande potenziale e i capitoli sono in grado di tenere il fiato sospeso per tutto il tempo. Mi dispiace della luce negativa sotto la quale è finita Ichigo, visto che comunque è sempre stata il mio personaggio preferito, ma questo è un sentimento di pura nostalgia che certamente non influisce il mio giudizio in merito. D'altronde capisco anche il messaggio che l'autrice ha voluto fare passare, dal punto di vista sia di Luana che di Kisshu, ma mi ha anche fatto sapere che il personaggio di Ichigo subirà un'evoluzione e anche lei avrà il suo spazio, la possibilità di fare valere le sue ragioni. Non vedo l'ora.
Quindi ne consiglio la lettura, anche a chi non ha visto l'anime. Lo spezzone di introduzione è completo e permette di seguire alla perfezione l'intera trama senza intoppi. Ma in ogni caso, a chi non l'ha fatto, consiglio assolutamente di vedere il cartone. Quasi quasi farò un rewatch anch'io.
[8/10]
Frase scelta:
" La paura poteva diventare
un'emozione subdola e difficile da
gestire. Riusciva a entrarti dentro
quasi senza che te ne accorgessi
ed era sufficiente un secondo di distrazione, di mancanza di
autocontrollo, perché ti stritolasse
tra le proprie grinfie come un cobra
infido e silenzioso. "
Con un totale di 62 punti rientri nella categoria di Fester Addams, e guadagni 4 stelle. Mio zio è la persona a cui mi sento più vicina nella nostra famiglia, l'unico che sembra capirmi, almeno in parte. Per questo abbiamo anche gusti simili e saprebbe apprezzare il buon lavoro dietro la tua opera. Io so essere molto più severa. In fondo, sono io ad avere la vena artistica in famiglia. Grazie mille per aver scelto il mio servizio 💀🕯️
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