⚡ ~ Cherry ... sei un disastro! ~ ⚡
Di Akasca
Copertina
La copertina è certamente in linea con la storia: trattandosi di pasticceria, l'immagine scelta è adatta e "simpatica", con quel cupcake più grande del normale, a riprendere il dolce che più va a ruba tra quelli prodotti dalla protagonista Cherry. Inoltre, già a una prima occhiata è il rosa che risulta essere il colore predominante in tutta la scena, e anche qui abbiamo ancora un chiaro riferimento al Cherry Sweets, dove le pareti sono dipinte di un rosa pastello dalla stessa Cherry e dalla sua collaboratrice Florine. Tuttavia, nonostante i diversi elementi la rendano coerente, la copertina appare visivamente con dei difetti: le scritte risultano schiacciate sulla figura (che per questo rimane decentrata), perfino il nome autore sembra essere calpestato sotto i tacchi a spillo di Cherry; il carattere scelto è molto bello ma piatto, e a questo contribuisce anche lo sfondo completamente bianco. Nel complesso niente di particolare.
[7/10]
Sinossi
La sinossi è davvero molto breve, ma ben fatta: in pochissime righe l'autrice è riuscita a concentrare l'essenza della trama, che proprio ruota intorno ai battibecchi tra Cherry e Will, che si trovano costretti a dover trattare l'una con l'altro per questioni "di lavoro". Semplice e concisa, non vuole dare informazioni di troppo, lascia che sia il lettore (se lo desidera) a scoprirle da sé. Non sono generalmente una grande amante delle sinossi così brevi, perché prima di iniziare a leggere una storia è proprio dalle sinossi che sono attratta (in alcuni casi anche solo dalla copertina, se questa è veramente ben fatta e ricca di effetti visivi), specialmente quando presentano colpi di scena in grado di stuzzicare la mia curiosità. In questo caso l'autrice ha preferito un approccio diverso, lasciando il lettore completamente all'oscuro, e comprendo il perché della scelta.
[8/10]
Trama e contenuto
La storia è ambientata nella cittadina di Newberry, in cui la protagonista si trasferisce nel tentativo di risanare i suoi problemi finanziari aprendo una nuova attività. Cherry, infatti, dopo avere abbandonato la strada della musica, decide di dedicarsi alla sua più grande passione, ossia quella della pasticceria, acquistando un immobile in rovina, che però lei intende rimettere in sesto e trasformare nel Cherry Sweets. Ad aiutarla c'è Florine, una ragazza a tratti bizzarra ma con un grande cuore, tanto emozionata quanto lei. Tuttavia, quasi immediatamente dopo l'arrivo della ragazza in città, cominciano i problemi: il locale che Cherry deve trasformare nella sua pasticceria è di proprietà di Will Morgan, un uomo ricco e arrogante, prepotente e dalla lingua tagliente, abituato ad avere tutte le donne ai suoi piedi. Peccato che Cherry non rientri tra queste ultime e, anzi, riesca a tenergli testa con una lingua altrettanto affilata, senza subire apparentemente il suo fascino. La cosa irrita parecchio Will, così i due finiscono per battibeccare in continuazione, talvolta per motivi futili, ma allo stesso tempo il carattere di Cherry, la sua grinta e testardaggine, finiscono anche per attrarlo, il suo rifiuto per attirarlo ancora di più. Senza che nessuno dei due se ne renda conto, l'odio reciproco che provano l'uno per l'altra finisce per trasformarsi in una passione travolgente, che li porrà di fronte a non pochi problemi.
La trama è molto semplice e segue un preciso "schema" piuttosto in voga qui su wattpad: la brava ragazza che finisce inevitabilmente per scontrarsi con il bad boy di turno, spesso un ricco e arrogante e viziato, che vuole renderle la vita un inferno ma poi finisce per innamorarsi della sua "vittima", pienamente ricambiato. Il personaggio di Cherry tenta di uscire in qualche modo da questo schema (lo vedremo meglio nella categoria dei personaggi), perché come l'autrice stessa spesso specifica in realtà è meno "innocente" di quanto voglia fare credere, non è timida o inesperta, semplicemente ha delle "regole" che cerca di seguire il più possibile. Questo viene fuori a tratti, in alcuni capitoli in maniera più chiara piuttosto che in altri, ma allo stesso tempo si perde in un fiume di cliché che è possibile fiutare da un chilometro di distanza.
Una sottotrama interessante si inizia a delineare appena negli ultimi capitoli, con la comparsa di un altro personaggio, Dan Forrester, a corteggiare la nostra protagonista. Rivale di Will, i due sembrano conoscersi più a fondo di quanto non vogliano dire apertamente, tant'è che il ragazzo trova il coraggio, in mezzo alle solite battute affilate, di mettere in guardia Cherry e di intimarle di fare attenzione. Quale sia il motivo per cui Will odi così tanto Dan e perché tema che possa fare soffrire la ragazza, non è ancora chiaro, ma qualcosa inizia già a prendere forma. Con grande fiducia verso quello che potrebbe essere un interessante sviluppo, credo che la trama abbia ottime possibilità di discostarsi da altre storie presenti su questa piattaforma, puntando anche e soprattutto sul passato dei due protagonisti.
Questo ancora non è avvenuto, la scrittrice non ha ancora preso il "coraggio" di camminare sulle proprie gambe e preferisce piuttosto appoggiarsi a cose che probabilmente già conosce, tastando un terreno più sicuro. Pertanto per il momento la trama procede monotona, a rilento, senza che succeda granché. Il quindicesimo capitolo ha ribaltato la situazione, acceso nuove prospettive, ma per il momento questo non è risultato sufficiente a colmare le mancanze di quelli precedenti. Però è un inizio, un lancio per prendere maggiore consapevolezza e affidarsi maggiormente a se stessi, provando a uscire dalla propria comfort zone.
[7/10]
Personaggi
Fin dall'inizio, i protagonisti non potrebbero apparire più diversi di così: Cherry, gentile e chiacchierona, talvolta impicciona ed estremamente distratta, innamorata del rosa pastello, dal carattere genuino e spontaneo; Will, ricco e affascinante, amante dello sfarzo e dello svago, arrogante e presuntuoso, crede di avere tutto il mondo ai suoi piedi e si comporta come se tutto gli fosse dovuto. Cherry odia i locali troppo sfarzosi, la mettono a disagio, la fanno sentire fuori posto e inoltre la annoiano a morte, con tutti quei discorsi sul lavoro e sul golf; al contrario, Will si bea nell'eleganza e nella raffinatezza, preoccupandosi della sua reputazione e dell'opinione che la gente potrebbe farsi di lui.
Eppure, se a una prima occhiata poco attenta, i due sembrerebbero non avere nessun punto in comune, man mano che si procede nella lettura si capisce bene che non è così. Come ho già scritto prima, Cherry non è affatto innocente o ingenua, ma sa essere anche una ragazza combattiva e risoluta, con la risposta pronta, in grado di farsi rispettare. E Will, dietro la dura corazza di menefreghismo e amore solo per se stesso, nasconde sentimenti incompresi, emozioni incontrollabili, ferite ancora aperte. Ma cosa più importante, entrambi hanno sofferto per amore, in modi diversi hanno avuto il cuore spezzato e ancora ne portano i segni addosso. Ho apprezzato molto il capitolo Incubo, il modo in cui viene raccontata la storia di Jackson. Un capitolo in grado di trascinare il lettore, sensazione che un po' mi è mancata nei capitoli precedenti, a causa della lentezza della narrazione.
Forse i caratteri dei protagonisti, visto lo schema di base seguito, non sono particolarmente originali, ma è visibile un notevole potenziale, che aspetta solo di essere sviluppato dall'autrice, cosa che lei ha già iniziato a fare nel capitolo Incubo. Vorrei vedere più parti simili, esplorazioni interiori dei personaggi, piuttosto che farli agire seguendo ancora determinati cliché, facendoli comportare come anche il lettore stesso si aspetta che si comportino, trasformandoli in marionette. Pertanto, se nei primi capitoli appaiano come qualcosa di già visto e nessuno dei due riesca a fare provare grandi emozioni, nei capitoli successivi ho notato un notevole miglioramento. Tentativi ben riusciti di dare tanto a Cherry quanto a Will uno spessore, un'anima, senza lasciarli smarrire nel limbo delle tante storie presenti qui si wattpad. Consiglio di proseguire su questa strada.
Parlando delle descrizioni puramente fisiche, esse sono presenti, ma risultano spesso concentrate in unici spezzoni (spesso neanche corti), quasi sempre posti all'inizio di una determinata scena, in cui fa la comparsa il personaggio in questione. Successivamente il fattore puramente fisico non viene più preso in considerazione, come se poi nell'intera narrazione non fosse più necessario. L'autrice sembra dire al lettore di accontentarsi di quelle briciole, di farsele bastare per tutto il capitolo e di concentrarsi su altro. Altre volte le descrizioni fisiche sono poste nel bel mezzo di una narrazione, come in questo caso:
Ma abbiamo sempre un concentrato di caratteristiche in spezzoni di testo, che fa piacere trovare e sanno essere anche molto precisi, tuttavia la narrazione sarebbe maggiormente fluida e ordinata se alcuni particolari fisici fossero distribuiti qua e là. Basta davvero poco e questa tecnica può aiutare a dare ulteriore spessore ai personaggi: lo sguardo che si può rivolgere a qualcuno, una ciocca di capelli nascosta dietro l'orecchio o attorcigliata intorno a un dito, le unghie ben curate magari con dello smalto o mangiate fino all'osso, ecc... Sono tutti tratti fisici che se descritti possono dire molto di un determinato personaggio, sia della sua fisicità che della sua emotività, e possono stemperare tutto il discorso, piuttosto che inserirli tutti concentrati in un unico punto e il resto con una sfilza infinita di dialoghi.
[7/10]
Ambientazione
Qui avviene sostanzialmente la stessa cosa. Gli ambienti in cui si svolgono le scene sono sì descritti, ma ancora una volta queste descrizioni si limitano a spezzoni unici inseriti a un certo punto della narrazione, che poi non vengono più ripresi. Molto spesso ho notato una tecnica a elenco per parlare di un certo ambiente:
Il fatto di scrivere a elenco è un tratto dello stile dell'autrice che ho notato in tutti i capitoli e ne parlerò meglio nella parte della grammatica. Questa tecnica è facile e veloce, ma fa perdere alla descrizione vivacità, finisce per dare al lettore una visione spenta, troppo rapida e poco sentita. Non è, insomma, come se la scena si aprisse dinanzi agli occhi di chi legge, ma è di nuovo un po' come dargli alcune briciole, e chiedergli di accontentarsi. Oltretutto troppo spesso in alcuni capitoli le descrizioni sono anche totalmente assenti: la pasticceria di Cherry viene appena descritta quando lei e Florine finiscono di rimettere in sesto il locale, e la cosa principale che ci viene fatta sapere è che è stata dipinta di rosa pastello; a casa di Florine, il tratto più distintivo sembra essere una boccia d'acqua con un pesciolino dentro. La stessa cosa possiamo dire per la casa di Will, per il suo ufficio, per la casa dei genitori. Anche il giardino di questi ultimi, quando Will esce per fare una telefonata a Cherry, non ci viene minimamente descritto, l'unico dato che ci viene dato è che è "curato minuziosamente". Eppure, quando Will ci mette piede, poteva essere il momento ideale per farlo, magari lui si dà un'occhiata nervosamente intorno e contemporaneamente descrive ciò che osserva. Pertanto ho sentito più la mancanza di questa parte piuttosto che di quella dei personaggi.
[6/10]
Grammatica, lessico e stile
Ho notato delle problematiche piuttosto evidenti per quanto riguarda lo stile dell'autrice. Cercherò di spiegarmi il meglio possibile, provando allo stesso tempo a essere sincera. Ho notato:
- un uso della punteggiatura quasi completamente sbagliato. L'autrice in pratica non utilizza virgole e quando lo fa le mette spesso e volentieri nel posto sbagliato, creando periodi poco fluidi e grosse difficoltà nel comprendere del tutto ciò che si sta leggendo. Per contro, ho notato un uso eccessivo di punti esclamativi, usati un po' senza criterio e messi senza un vero motivo apparente, andando ancora una volta a colpire il ritmo della narrazione. Quindi, meno punti esclamativi e più virgole. Ho cercato di segnalare alcuni punti in questione, ma erano davvero troppi, perciò alla fine ho rinunciato. Insomma, la punteggiatura è totalmente da rivedere.
- Tempi verbali da perfezionare. In alcune parti l'autrice passa, per distrazione, dal tempo presente (in cui è narrata la storia) all'imperfetto, senza apparente logica. Inoltre, in più parti la consecutio temporum appare sbagliata.
In questo spezzone abbiamo imperfetto, trapassato prossimo, passato remoto. Tre tempi verbali diversi per descrivere una determinata scena a cui Will sta pensando. "Aveva aperto una lattina che la schizzò tutta", perché non "aveva aperto una lattina che l'aveva schizzata tutta" ? Perché questo passaggio dal trapassato prossimo al passato remoto? Non si sente quanto suoni male? Il periodo risulta in questo modo artificioso, poco chiaro e squilibrato.
- Stile da perfezionare. Come ho già avuto modo di specificare nella categoria dell'ambientazione, l'autrice ha un modo di scrivere molto a elenco. Ciò significa che durante la lettura ci si trova davanti a periodi davvero molto lunghi, in cui le diverse frasi sono posizionate a elenco, nella maggior parte dei casi come coordinate.
Non ci sono, insomma, molte subordinate, se non gerundi che appesantiscono la lettura e diventano a un certo punto ridondanti. Consiglio quindi di utilizzare meno gerundi e, piuttosto, di trasformarli in subordinate, introducendo quindi il verbo con avverbi, locuzioni e congiunzioni subordinanti. I gerundi possono sembrare più semplici, vista la loro costruzione sintetica, ma in realtà gravano in maniera incredibile sulla narrazione.
Per il resto la lettura scorre senza intoppi, grazie ai moltissimi dialoghi che padroneggiano la scena molto più delle descrizioni, alleggerendone il carico.
[6/10]
Originalità
Come ho già detto, lo schema di base è molto tipico qui su wattpad: lei, una ragazza "normale", lui ricco e viziato, il classico bad boy che tratta la ragazza in questione come se fosse uno straccio vecchio da usare a proprio piacimento. Come ho già avuto modo di sottolineare in precedenza, la storia si perde in numerosi cliché tipici del genere, ma allo stesso tempo è possibile individuare diversi punti che fanno discostare la trama da qualcosa di già visto. Cherry è, in generale, un buon personaggio: non è la classica ragazza acqua e sapone, innocente e ingenua, che molto spesso si trova in storie di questo tipo, ma sa essere anche irruente e passionale, e questo lato del suo carattere ogni tanto tenta di emergere. Inoltre, Will non è l'uomo senza cuore che vuole fare credere di essere, e, sebbene anche questo possa essere un tratto tipico di un genere simile, a fare la differenza potrebbe pensarci il perché dietro questo suo atteggiamento, e quindi la causa dell'astio che lui prova nei confronti del corteggiatore di Cherry. Quindi l'originalità ha basi sia psicologiche (in una protagonista un po' diversa da quella che ci saremmo potuti aspettare considerate le premesse) che sulla trama in sé, o meglio sulla sottotrama, che ancora non è stata sufficientemente sviluppata. Pertanto, specificato questo, dovendo giudicare unicamente da quello che finora ho letto (cioè tutti i capitoli per adesso pubblicati) i tratti originali della storia non sono ancora stati esplorati, quindi il lettore annega ripetutamente in un mare di cliché tipici, perdendo in buona parte l'effetto sorpresa.
[6/10]
Parere personale
Nonostante i difetti, la storia sa inevitabilmente catturare: Cherry non sarà un personaggio perfetto, ma è impossibile non affezionarsi a lei, con la sua goffaggine e allo stesso tempo sensualità. Cherry è la dimostrazione che nessuno va giudicato se prima non lo si conosce. La storia merita assolutamente di essere letta già solo per la sua protagonista, e anche la sua assistente Florine merita. Parlando di Will, purtroppo i tratti originali che lo riguardano non si sono ancora visti, tuttavia, per come è stato costruito, è naturale rimanere irremediabilmente colpiti dal suo fascino. Inoltre, bisogna dare atto all'autrice che il comportamento di Will non diventa mai violento o molesto; è sì scorbutico e troppo spesso maleducato, ma non arriva mai a superare quel confine così sottile, come troppe volte ancora accade in storie di questo tipo, dove argomenti molto delicati vengono trattati con una superficialità spaventosa. È troppo facile fare passare poi il messaggio sbagliato. Quindi nonostante i difetti consiglio la storia, capace di intrattenere e anche di divertire. In ogni caso, la pasticceria Cherry Sweets è un posto in cui non vi dispiacerà di essere approdati. Attendiamo gli aggiornamenti per nuovi possibili sviluppi.
[7/10]
Frase scelta:
"Era lui il mio amore e in
Un certo senso lo sarà sempre,
Anche se siamo destinati a non
Stare insieme. Comunque sono
Fortunata di averlo potuto vivere,
Pensa a chi non lo trova mai."
Con un totale di 62 punti rientri nella categoria di Fester Addams, e guadagni 4 stelle. Mio zio è la persona a cui mi sento più vicina nella nostra famiglia, l'unico che sembra capirmi, almeno in parte. Per questo abbiamo anche gusti simili e saprebbe apprezzare il buon lavoro dietro la tua opera. Io so essere molto più severa. In fondo, sono io ad avere la vena artistica in famiglia. Grazie mille per aver scelto il mio servizio 💀🕯️
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