La città degli dei || Wattpad
*Ho provato a inserire la copertina del libro di oggi ma non ce la potevo fare, così ho optato per un immagine fighissima che ho trovato grazie a GOOGLO, chiedo umilmente venia alla scrittrice per questo incoveniente*
Trama:
E finalmente è giunto! E' giunto il giorno in cui io, Alidinchiostro, recensirò una storiella di Wattpad. Eccitati? Anch'io! Bene cominciamo.
La città degli dei è una storia nuovissima, appena nata in questo vasto oceano di Wattpad, ed è scritta da questa piccola caramellina:
Che, a mio parere, ha un gran talento.
L'ho scoperta per puro caso, quando nella mia vita c'era letteralmente più tempo da dedicare alla noia che al lavoro.
Dicevo, quando sono incappata nel suo libro per caso, leggendo il prologo sono rimasta piacevolmente colpita.
Solitamente i libri sugli Dei non mi entusiasmano molto, perché ormai ne ho viste di cotte e di crude sia al cinema che in cartaceo, ma Giulia è riuscita a catturare la mia attenzione unendo queste famigerate divinità con gli angeli.
Proprio così marshmallow! Ha unito cristianità e religione pagana insieme. Una cosa buffa che mi è piaciuta particolarmente. E devo dire che lo sta facendo benissimo!
D'altronde io nutro un amore particolare per gli angeli (Daughter of smoke a bone è l'incriminato libro che mi ha fatto fissare), ma ignorando questa mia piccola ossessione, vi consiglio vivamente di andare a leggere la sua storia.
La città degli dei racconta le vicende di un piccolo dio che, scaraventato giù dalla sua terra natia dalle forti mani di suo padre, il dio del caos, finisce per reincarnarsi in un angelo.
Un serafino, per essere precisi. E fra gli angeli non esistono né maschi né femmine.
Sono tutti asessuati. Eccetto qualcuno che è addetto a procreare, ma dettagli.
Lì gli angeli vengono istruiti e ognuno di loro impara ad utilizzare al meglio il dono per la quale sono particolarmente portati. Chi il canto, chi il ballo, chi il disegno... insomma avete capito.
Ma tra angeli non sempre si va d'accordo e durante le lezioni, quando l'insegnante manca, è molto probabile arrivare alle mani e agli insulti, alle prese per il culo e, ironia della sorte, al caos.
Insomma, è come ritrovarsi davanti una mini Hogwarts composta da mormocchi alati!
Adesso ditemi se questo Arcangelo Urihel non vi ricorda qualcuno:
D'altronde, imparano anche a manovrare (si potrà mai dire così?) le loro arti magiche.
E il nostro protagonista è diventato un vero esperto in questo.
Chissà se anche lui avrà un libro appartenuto al principe mezzosangue? Che dite?
Sembra che questo povero angelo si sia fatto di crac o di qualche droga pesante, dicendo che "qualcuno gli parla". E penso sia quello che pensano i suoi compagni di classe ogni qualvolta che lo dice. Perché, in fondo, solo noi sappiamo che le voci potrebbero appartenere alle sue doti da divinità.
Che lui non sa di possedere!
Pazzesco non trovate?
Ovviamente il racconto non tratta solo della sua vita da angelo e delle lezioni.
Man mano che la storia andrà avanti lui scoprirà chi sono gli Dei, comincerà a farsi ancora più domande e, spero, arrivi a concludere che c'è qualcosa che non quadra in lui.
Arriviamo alla fatidica domanda:
Suggerisco questo racconto?
Perché non dovrei farlo? E' una storiella molto graziosa e sono sicura che l'apprezzerete.
Certo, alcune spiegazioni sono un po' lunghe durante i dialoghi, ma chissenè! Leggetela lo stesso! E innamoratevi anche voi degli occhi divini del nostro Kasday!
Pace e zucchero a tutti
la vostra solita
Alidinchiostro
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