Credo di essere un po' arrugginita ormai. E' da così tanto tempo che non scrivo una recensione... non ricordo più da che parte si comincia!Ma ci proverò ugualmente.

Il racconto di cui andiamo a parlare oggi è "Il viaggio di Alice" di Navigatrice, ex partecipante al concorso di scrittura creativa Steampunk Revolution 2018.

Troverete la sua intervista in questa raccolta.

La storia racconta, in pochissimi capitoli, le vicissitudini della Alice di Lewis Carroll nel periodo dell'adolescenza; la sua famiglia desidera darla in sposa a un partito ricco, ma ella non è molto accondiscendente all'idea. Cerca in ogni modo di apparire inadatta a ogni pretendente, mostrarsi sciocca con l'intelligente, scorbutica con quello gentile, ecc. E' una ragazza molto acculturata, a cui piace documentarsi, leggere e scoprire. Un cervello come il suo, durante l'epoca vittoriana, è sprecato per il matrimonio. Lei vuole scappare, andare via da quella casa ed essere finalmente libera. Ma... in che modo? Ebbene, questo è il punto forte del libro di cui tratto oggi.

La trama s'infittisce man mano che si procede con la lettura. Non è assolutamente un romanzo rosa, anzi, lo definirei un vero e proprio thriller, pieno di suspanse e di particolari molto interessanti. Vengono toccati argomenti delicati, quali la pazzia e l'omicidio. Argomenti storici e di psicoanalisi.

Il personaggio principale viene evidenziato in tutta la sua interezza.

Il racconto è narrato attraverso la prima e la terza persona; vi è dunque un alternarsi costante fra il narratore esterno, che spiega i fatti, e Alice, che spiega ciò prova, di quello che vorrebbe, illustrando nei minimi particolari i suoi piani un po' raccapriccianti. I personaggi di Carroll, lo stregatto, il cappellaio matto, ecc, sono solo un contorno. Il centro della storia si basa su Alice e la sua psiche. Ed è giostrato tutto in maniera così perfetta che talvolta ci si dimentica persino che l'Alice di cui si parla sia la stessa di "Alice nel paese delle meraviglie".Il finale poi...cavolo, ti lascia senza fiato.

Rispetto al racconto portato durante il concorso, Navigatrice qui ha cercato di utilizzare uno stile differente, ciononostante... si percepisce che è opera del suo sacco. I temi trattati, il modo in cui ne parla, la chiarezza degli avvenimenti mentre si legge, sono particolari caratteristici di questa autrice. Per tanto, consiglio vivamente la lettura di questo racconto. Inoltre è romanzo breve, come ho già accennato, con sedici capitoli circa. Perfetto per chi ha voglia di leggere, ma non ha abbastanza tempo per concentrarsi su un vero e proprio romanzo di cinquecento pagine.

Ho poche critiche da fare. A mio giudizio, talvolta, il passaggio da prima a terza persona ( e viceversa ) mi è risultato un po' forzato durante la lettura. Quindi suggerisco all'autrice di rivedere questa scelta e magari decidere se utilizzare solo la prima o solo la terza. 

Ovviamente è un consiglio, puoi anche infischiartene Navigatrice, dopotutto sei molto più brava di me a scrivere T_T <3.

Grammaticalmente ho trovato tutto impeccabile, forse un unico refuso di battitura in tutto il racconto, quindi su questo punto è tutto a posto. Parlando del fattore estetico: la copertina della storia non mi entusiasma particolarmente. Oddio, alzo le mani, è molto bella. Io stessa ho visto diversi lavori della ragazza che te l'ha creata e li adoro, davvero, ma ritengo che non mostri pienamente al lettore quello che questo racconto ha da offrire. Ce ne vorrebbe una con un po' più di impatto, credo. E numererei i capitoli. Visivamente è più carino ed è molto più facile ricordarsi a quale capitolo si è arrivati nel caso si perdesse il segno.

Per il resto, non ho nient'altro da aggiungere. E' una bellissima storia e sono ben felice di consigliarla a tutti i miei marshmallows lettori. Grazie ancora per avermi dato l'occasione di scoprirla, Navigatrice!
Ti auguro tanta pace e tanto zucchero.

E anche tanto successo.
Perché una come te non dovrebbe passare inosservata.