Le cronache dei quattro regni- il sud infuocato
Titolo: LE CRONACHE DEI QUATTRO REGNI – IL SUD INFUOCATO
Recensista: Laura Pafumi
Leggere questo libro significa immergersi completamente in un’atmosfera da “Le mille e una notte”, sembra di camminare tra le vie di Agrabah di Alandino, sotto un sole cocente in un paese continuamente in fermento.
La scrittrice di questa storia ha preso in esame diversi personaggi da raccontare. Partiamo con la protagonista, una vagabonda di nome Sheereze Haghesh. Nel suo paese viene considerata una Khoole, ovvero un’invisibile e quindi non ha diritto ad un lavoro, ad una casa, un’istruzione... ma la libertà che si respira insieme a lei, che si sveglia la mattina sui tetti della città e gira per le strade senza nessuno che le dica cosa fare e dove andare non ha prezzo.
Purtroppo, Sheereze assiste involontariamente ad un omicidio in un vicolo della città, e fermata da un corteo che passa attraverso le strade, viene arrestata, essendo l’unica presente vicino al cadavere. Inutili le sue affermazioni di innocenza.
Intanto, tra le mura del palazzo, per Gashir Koshur, figlio maggiore del Khadir, ci sono altri problemi a cui pensare. Nemmeno per lui è un giorno come un altro perché sono iniziati i preparativi per il suo matrimonio. Infatti sta per sposare in matrimonio combinato la giovane Faerneys, principessa del popolo del nord. Un matrimonio che si spera ponga fine all’odio tra il popolo del sud e quello del nord. Solo che, al momento in cui la giovane Faerneys deve presentarsi alla cerimonia, sparisce senza lasciare tracce.
Come ho detto all’inizio, l’atmosfera che si respira immergendosi nella lettura è quella di una fiaba fantasy vecchio stile. Tra riti di buon auspicio, veste sontuose fatte di sete pregiate, colorate di oro e pietre preziose, aromi intensi dovuti ad infusi preparati per l’occasione, questo matrimonio ci travolge, facendoci vivere all’interno del racconto. Anche i personaggi hanno un profilo psicologico ben definito, e essi stessi ci coinvolgono nelle loro vite soprattutto tramite i loro gesti e le loro espressioni.
Il modo di scrivere di questa autrice è coinvolgente, con un lessico sofisticato ed elegante, usa un linguaggio ricercato ma comprensibile, anche se contiene molti termini propri della storia. Ma nessun problema, una cosa che ho apprezzato moltissimo in questo libro è che la scrittrice ha riservato un intero capitolo alla descrizione di questi termini, per noi stranieri e inusuali. All’inizio della storia ci spiega in modo preciso e accurato tutto il mondo che ha creato, i suoi usi e costumi e i modi di vivere. Ci spiega come sono divise le terre, sia a livello geografico che politico, ci spiega il significato dei termini che usa lungo la narrazione e ci presenta anche i vari personaggi, descrivendoli e spiegando i loro ruoli all’interno della storia.
Purtroppo però, nonostante la bellezza della storia e il modo di scrivere di questa autrice, gradevole e fluido, questo libro non ha tutte le visualizzazzioni e le stelline che invece meriterebbe. Questa cosa mi rattrista, ma al tempo stesso non mi sorprende più di tanto.
Forse può essere solo un mio punto di vista personale, ma ritengo che molte persone possono iniziare a leggere questo libro, entusiaste dal modo di scrivere e dalla storia estremamente curata, per poi scoraggiarsi durante la lettura per tutti questi termini nuovi che la scrittrice ha creato. Infatti, nonostante la spiegazione dettagliata e curata che ne ha fatto all’inizio, io ho trovato difficile ricordarmi ogni termine straniero e anche i vari nomi delle persone.
A parer mio, potrebbe essere più intuitivo, se tutti questi termini avessero un nome molto più simile al loro reale nome o comunque più vicino all’uso che ne viene fatto, in modo che istintivamente, il lettore capisce subito a cosa si riferisce ogni termine nuovo. Inoltre, forse questo calo di lettori è da attribuirsi alla lunghezza dei vari capitoli, che è abbastanza lunga. Questi due motivi, uniti tra loro, potrebbero scoraggiare molti lettori, ed è un vero peccato.
Resta il fatto che “ReginaLuna23” scrive in una maniera invidiabile, ricreando in modo coerente e intelligente, un mondo del tutto fantasioso ma coerente con se stesso.
Se mai questo libro dovesse raggiungere una certa fama, che io le auguro perché ne avrebbe tutte le carte in regola, potrebbe benissimo rivaleggiare con la più famosa J.K. Rowling. Voi che ne dite?
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