L'autunno in estate

Quel giorno mi alzai prestissimo, feci una doccia veloce e preparai la valigia non prima di essermi cambiato con i miei abiti migliori.
Dovevo andare a fare solamente una semplice gita... Che con tutta probabilità mi avrebbe portato a compiere un passo importante per la mia adolescenza, era chiaro che il mio sentimento per Fuyumi era forte ed ero convinto di poterlo tirare fuori senza imbarazzarmi.
Ero il secondo ad essermi alzato, nel salone eravamo solamente io e Natsume che ancora era nel suo sobrio pigiama da brava ragazza.
"Nii-chan come mai così elegante? Sai che sono solamente dei templi?" Disse con tono sarcastico punzecchiandomi non poco. "Dimmi un po' per caso vuoi di nuovo dire ad una ragazza che la odi?" Le sue frecciatine colpivano il mio orgoglio, le sue dita tastavano le mie guance come se fossi quel bambino che ricordava... Era davvero attiva la sorellona.

"Smettila! Volevo dichiararmi a Fuyumi prima di tornare a casa tutto qui."

Tutto qui? Non era per niente facile il solo pensiero di sbagliare mi stava facendo morire dall'ansia, ero riuscito a non pensarci ma la sorellona era riuscita a farmi stare male... Non volevo esser ricordato con un'ennesima storia buffa sul mio conto, volevo andare oltre al passato e crearmi dei nuovi ricordi.
"Stai facendo un grosso sbaglio Kenta, dopo questa settimana ancora pensi che quei sentimenti siano giusti? Voglio bene a Fuyuchan ma sai bene anche tu che lei non è quella che ti piace." La sorellona smise all'improvviso di darmi fastidio allontanandosi sempre di più da me, il suo tono non era scherzoso, non voleva ridere di me... Pensava davvero che quei sentimenti non valessero nulla? Che diavolo stava dicendo... Perché ora mi andava contro?

"Tu non capisci Nee-san, odio questo tuo comportamento criptico... Da quando sei venuta a stare da me non fai altro che parlare ad indovinelli... Lo vuoi capire si o no? Io non ricordo il nome, il viso e tanto meno voglio ricordare di quella dannatissima ragazzina del cazzo, cresci tra poco sarai una studentessa universitaria e ancora credi nelle favole?"

Non avevo mai urlato tante cattiverie a Natsume, non sapevo nemmeno io cosa mi era preso, non ero arrabbiato... Ma deluso? Credevo che la mia sorellona mi capisse più degli altri, la reputavo parte della mia famiglia fin da quando ho memoria e ora? Ora mi faceva la predica per una stupida bambina conosciuta anni fa.
"Io sarei la bambina ora? Kenta chi dei due si sta comportando in maniera infantile? Ti conosco più di quanto qualsiasi altra persona sulla faccia della terra e so quando stai facendo cose avventate." Riprese fiato, nei suoi occhi c'era un luccichio che dava un chiaro messaggio: stava per piangere.
"Sei tu che fino a due giorni fa pensava ancora a lei, sei tu che continui a parlare nel sonno riferendoti a lei... Ma sai che c'è? Volevo dirti una cosa importante ma adesso non voglio più fartela sapere!" Sbraitò così forte da svegliare tutti quanti, le voci spaventate dei miei amici non mi diedero tempo di pensare così presi e me ne andai via più lontano possibile da quell'imbecille di Natsume, questa volta mi ero davvero stancato di tutto quanto, una volta tornato a casa avrei reciso ogni legame con il passato una volta per tutte.
"Natsume? Che succede?" Domandò Chiaki scesa poco dopo la mia fuga, la sorellona era a frignare come una bambina mentre il suo pigiama lasciava intravedere qualcosa di più adulto.
"Il mio fratellino ora mi odia ed è tutta colpa mia, volevo solo dirgli che conoscevo la ragazza del suo passato, volevo solo dirgli che ero in contatto con lei ma se ne è andato e... Ho paura che si perda..." In preda alle lacrime Natsume iniziò davvero a sembrare una bambina, non voleva esser lasciata da sola ma allo stesso tempo voleva cercarmi per scusarsi di tutto il guaio che aveva causato, io e Natsume fin da bambini eravamo così ed era per questo che le volevo bene come parte della mia vera famiglia.
"Va bene Natsume io vado a cercare Kenta ok? Tu rimani con Iroha e Fuyumi!" Scortata nella camera delle due Chiaki senza poter spiegare nulla schizzò via dall'abitazione, investì Haruka che confusa strisciò nella villa alla ricerca di risposte.
Chiaki vagò poco nel buio, mi trovò nascosto in un parco per bambini tra i giochi.
Si mise accanto a me seduta, cercavo un modo per ignorarla in tutti i modi ma non ci riuscivo... iniziò ad accarezzarmi la testa dolcemente come se fossi un bambino, mi ricordava la nonna.
"Non ti piaceva esser accarezzato qui vero? Natsume mi racconta spesso di tuoi aneddoti infantili." Rispose cercando di scaturire una mia reazione, che cosa stupida.

"Strega se devi davvero consolarmi non parlare della sorellona."

Terminai la conversazione così, non avrei detto nient'altro e non avrei sentito nient'altro.
Chiaki mi abbracciò continuando ad accarezzarmi la testa, era davvero dolce... Non mi sarei mai immaginato di star bene in questo modo con lei.
"Kenta volevi davvero dichiararti a Fuyuchan vero? Secondo me è una idea grandiosa..." Non mi sarei mai aspettato di venir supportato in questo modo da lei, iniziai a piangere... Era da tanto che non lo facevo.

"Strega..."

Mi strofinai gli occhi non prima di essermi calmato con le lacrime, che imbarazzo.

"Tu hai qualcuno che ti piace?"

Domandai dopo essermi preso un grande respiro, in una piccola parte di me avrei voluto che dicesse no, non capivo bene il perché.
"Sì è un mio vecchio amico di infanzia, non ci vediamo da tantissimo tempo ma siamo ancora in contatto..." Rispose tutto di botto, non pensò nemmeno alla cosa, fu incredibile... Non mi aspettavo tutta quella sincerità.

"Ti auguro che tu e quel ragazzo possiate stare insieme in futuro, davvero."

Mentivo, come non ho mai mentito in vita mia.
All'interno della villa tutti erano in subbuglio per cercar di consolare la sorellona, era disperata e tantomeno pronta a dialogare in maniera umana.
"Haruchan non sei triste? Hai perso una opportunità d'oro per dichiararti a Kenta..." Disse Junpei ancora in boxer. "Nah, ho intenzione di vincere e poi Chiaki senpai non potrà mai soffiarmi il ragazzo!" Si fece tardi, io e Chiarki riamanemmo fino all'orario della partenza a parlare di questi fantomatici amici di infanzia, era incredibile quanto io mi sia trovato bene con lei.
Tornammo alla villa e io e la sorellona ci riappacificammo come due piccoli bambini dell'asilo, dimenticai totalmente di dichiararmi a Fuyumi come pensavo a Chiaki come non avevo mai pensato a qualcuno in vita mia, ero geloso di quel ragazzo.
Una volta tornati a casa iniziai subito a fare i compiti per le vacanze, i giorni passavano e finalmente la scuola ricominciò e con quella stava per iniziare anche l'autunno.

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