Io e l'estate

Voci conosciute si trovavano davanti la porta di casa. Chiaki, Iroha, Junpei e Fuyumi mi erano venuti a trovare per studiare, Chiaki non mi guardava nemmeno negli occhi.
La nonna li fece accomodare in soggiorno mentre sguardi bizzarri da parte sua incrociavano quelli di Chiaki; che disagio.
"Yo Kenchan! Siamo venuti qui perché abbiamo bisogno del tuo cervello per i compiti!" Disse Junpei ad alta voce. "Ikeda-kun perdonaci se siamo venuti senza preavviso ma Junpei aveva invitato tutti..." Sussurrò Fuyumi, le sue gote erano rosate... Un bizzarro contrasto con il colore dei suoi capelli. "Ken-tai ma tu non abitavi solo con tua nonna?" Domandò Iroha indicando degli indumenti femminili sparsi per il salone. Chiaki nel suo silenzio mi fulminò con lo sguardo, poteva dire tutto ma aveva deciso di non dire nulla.

"Non è come sembra..."

Provai a spiegare la mia posizione ma, Junpei senza il minimo pudore iniziò a giocare con quegli abbigliamenti notturni, Iroha insieme a Chiaki ne erano disgustate... mentre Fuyumi era totalmente andata, sembrava un addobbo natalizio.
"Ken nii-chan scusa hai visto il mio pigiama?" Una figura molto formosa apparve dinanzi al gruppo in quello che era un accappatoio, i suoi lunghi capelli rossi e il suo sguardo accattivante mettevano in risalto le sue forme... l'intera stanza era in subbuglio. Junpei cadde a terra con il naso grondante di sangue mentre Fuyumi si nascose dietro Chiaki sussurrando a sua volta "Ken-tai"... Iroha e Chiaki iniziarono quello che poteva esser un rituale per maledirmi.
"Ken nii-chan potevi avvertire che venivano i tuoi amici..." Sorridente la rossa iniziò a squadrare da molto vicino – evitando Junpei – tutti quanti. Il suo sguardo si fermò su Chiaki, sembrava quasi in subbuglio nel vederla. "Aspettatemi due secondi che mi cambio e verrò a conoscervi!" Esclamò prendendo quello che era il suo pigiama dalle mani di Junpei e corse nella sua stanza.
"Ken-tai vorremmo una spiegazione." Puntualizzò Iroha mentre con la mano sinistra accarezzava i lunghi capelli bianchi di Fuyumi oramai in tilt.

"Lei è la mia amica di infanzia Natsume, mio padre e suo padre a loro volta erano amici di infanzia quindi siamo cresciuti come fratelli..."

Replicai deluso, non mi meritavo tutti quegli insulti.
"Ta-da! La vostra sorellona è pronta!" Esclamò Natsume che con audacia si sedette accanto alle tre ragazze, per Junpei non c'era più speranza.
"Allora Chi siete voi?" Indicò Iroha e Fuyumi, per qualche assurdo motivo Chiaki sembrava venir ignorata dalla sorellona.
"Io e il tipo morto lì a terra siamo amici dalle medie con Kenta mentre..." Natsume interruppe Iroha appoggiandole l'indice sulle labbra, non si aspettava un gesto così audace. "Shshsh ho già capito tutto!" Lo sguardo fisso su Chiaki rendeva la situazione davvero imbarazzante, perché Natsume era fissata così tanto con lei.
"E tu? Immagino che anche te conosci Kenta da tanto, vero?" Domandò a Chiaki che, sobbalzò nel verso senso della parola, era la seconda volta che la vedevo colta di sorpresa, era carina a modo suo.
"No... assolutamente io e quello psicopatico ci conosciamo da nemmeno un anno." Volevo provare a replicare ma la sorellona mi lanciò una delle merendine da lei comprate, mi aveva davvero zittito con il cibo.
"Natsume...san? Kenta non ci aveva mai parlato di te... e ne ti abbiamo mai vista!" Esclamò Iroha oramai diventata una babysitter. "Vengo da Tokyo sono venuta qui per aiutare la nonna per conto di mio padre, da quando il nonno non c'è più mio padre si sente ancora più responsabile!" Con quell'ultima esclamazione Junpei tornò nel mondo dei vivi notando come la situazione era... Bizzarra, mi prese di forza portandomi verso la cucina, non lo capivo davvero.
"Kenchan la tua amica non sembra avere qualcosa contro Chiaki? La sta guardando in maniera bizzarra... E soprattutto non la senti? Sta facendo domande bizzarre." Aveva ragione Junpei questa volta Natsume stava esagerando.
Si era fatto tardi, Fuyumi e Chiaki uscirono di casa per prime e io sentendomi responsabile le accompagnai.
Rimasero solamente Natsume, Iroha e Junpei i quali intrapresero una conversazione su di me.
"Natsume-san come lo vedi Kenta? Da quando abbiamo iniziato il secondo anno la sua vita sembra esser cambiata." Disse Iroha tenendo a bada Junpei dal frugare nelle mie cose. "Ken nii-chan non è mai stato un tipo facile ma sono contento che abbia conosciuto una ragazza perfetta per lui!" Esclamò Natsume conquistando l'attenzione di Junpei. "Natsuchan che vorresti dire?" Domandò spaesato Junpei. "Il mio fratellino è innamorato fin da bambino di una ragazza e ora sembra che stia proseguendo bene!" La conversazione si era fatta più confusa, i tre continuarono a scambiarsi informazioni su di me fino a che non tornai a casa, a quel punto Junpei ed Iroha uscirono.
"Junpei, Kenta mi ha riferito che hai aiutato Chiaki a scoprire informazioni dalla nonna, è vero?" Domandò Iroha mentre percorreva quel piccolo percorso illuminato dai lampioni, era fortunata ad abitare accanto ad uno dei suoi amici. "Non so di cosa tu stia parlando, non ho mai parlato con la nonna di Kenchan soprattutto per conto di Chiakichan." La conversazione terminò con tanti interrogativi, i due si separarono per tornare nelle rispettive case pensando ancora a cosa intendesse Natsume con quella frase.

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