Non aggiorno da un po'.
Forse perché la sfiga ha deciso di lascArmi vivere ancora per un po' in santa pace.

Ma... abbiamo un ma, sono venuta a raccontarvi e a farvi sbellicare per questa bellissima sfiga.

Allora, è iniziato tutto con il cielo normale.
Insomma se ti hai un cielo plumbeo e grigio sulla testa, sarà normale che nell'arco della mattinata pioverà, nel caso contrario, sole a tutto spiano.

Il cielo, l'altro ieri, era normale.
Nessun segno di pioggia o sole.

Io vado a lavoro in bici.
Fatto sta, che quando sono uscita, pioveva.

Ok, ho pensato, smetterà di piovere o almeno pioverà con più grazia e meno forte.

Non lo avessi mai detto...

Ho visto l'arca di Noè in lontananza.
Il vento che mi spingeva in non so quale direzione.
E la pioggia ha inziato a battere più forte.

E voi adesso mi direte: "Perché non ti sei fatta venire a prendere?"
È semplice: nessuno poteva.
E mi chiederete ancora: "Potevo aspettare che si calmasse, no?"
Eh no!
Perché ha piovuto forte fino alle 17, e io sono uscita da lavoro alle 14.

La sfiga mi ama.

Poi, verso metà strada, ho detto: "Famme salì sul marciapiede, sennò mi mettono sotto"

Non lo avessi mai fatto...

Pensavo che fosse il marcipiede basso, sapete quello che non serve frenare e alzare la bici per salirci, e invece...

Mi sono schiantata e in più, in quel pezzo di cemento davanti al marciapiede, c'era una pozzanghera profonda quanto il mio stomaco.

Mi sono lavata i piedi, letteralmente.

Sono arrivata a casa fradicia, con la voglia di farmi una doccia bollente perché faceva freddo.

Ma no!
Perché non c'è  due, senza mille.

Avevano chiuso l'acqua perché stavano facendo altri lavori alla caldaia, che già in precendenza era stata aggiustata.

Ma boh, si spacca sempre, chissà perché?

E niente, non ho potuto godere del tepore e dei benefici della sua calura.

Mood.