Parte 4
[Manifesto della "Famiglia" di Sawmill, allegato al rapporto investigativo]
Morte ai porci cristiani!
La famiglia di Sawmill è l'avanguardia della Liberazione della Terra
dagli sfruttatori capitalisti cristiani
e dai loro servi borghesi di Holywood e di New York!! La nostra Liberazione travolgerà tutti i porci che si opporranno alla nuova età dell'Acquario che sta per cominciare,
i padroni saranno sacrificati allo spirito Sacro della Libertà degli animali
e della madre Gaia,
alla Libertà del Caprone che ci guida e
che scioglie i nostri nemici e unisce la nostra Famiglia,
alla libertà dell'angelo che ci porta la Luce.
Il sangue delle cagne e dei porci
accrescerà la forza dello Spirito della Libertà e della
sovversione contro l'imperialismo bianco
e salverà la Terra dal male.
[Dal diario di Molly]
11 agosto 1969
Caro diario,
tante cose stanno succedendo, e mi pare che un'intera vita di eventi incredibili e inquietanti, una vita diversa da quella che ho sempre fatto fino a ieri, mi stia travolgendo e mi stia facendo perdere ogni sicurezza e ogni certezza che avevo di me, del luogo dove sono nata e delle persone con cui sono cresciuta e che amo.
Due settimane fa, dopo il colloquio con padre Giacalone, ho raccontato tutto a Charlie. Non ci crederai, ma anche lui sembrava sapere molte più cose di quanto pensassi. Sapeva di Rebecca e, pensa un po', conosce addirittura alcuni freak, quelli che chiamano hippie, coi capelli lunghi vestiti di stracci, della sua compagnia! Non potevo crederci e quasi sono andata su tutte le furie! Come! Proprio tu, gli ho detto, che sarai mio marito e dovresti proteggermi da quella gente...tu te la fai con quella gente! Devo aver avuto un attacco isterico, e c'è mancato poco che Charlie mi schiaffegiasse per farmi calmare. Comunque mi doveva delle spiegazioni! Dunque, il fatto è che lui lavora, da un paio di mesi, al diner sulla provinciale, vicino al motel Panama. Il locale è di suo fratello più grande, Jack, che ha ventidue anni, e di un suo socio - un italiano, mi pare Antolini o qualcosa del genere. Suo fratello conosce un sacco di gente: tutta quella che frequenta il diner, inclusi alcuni membri del gruppo di Rebecca. All'inizio di luglio, una sera, quando Charlie era nel locale con Jack e il socio, sono entrati due tizi sbrindellati coi capelli lunghi e hanno offerto ai ragazzi della marijuana. Charlie e il fratello hanno rifiutato, ma il socio ha accettato e hanno fumato quella roba nel diner; quell'italiano e i tizi hanno cercato in tutti i modi di convincere Jack e Charlie, e alla fine il fratello si è fatto due boccate. Charlie giura che non l'ha toccata. Comunque, quei tipi sono diventati habitué e, a quanto pare, sono in confidenza con Jack e il socio, forse si vedono addirittura a Sawmill a fumare erba e chissà che altro. Secondo Charlie, quegli "hippie" non sono cattivi e fanno semplicemente una vita diversa...perché minimizza? Forse mi nasconde qualcosa? Che si incontri anche lui a Sawmill? Basta, sto diventando paranoica e non ragiono bene...devo dormire di più...se solo riuscissi a prendere sonno...
Tua Molly
16 agosto 1969
Caro diario,
è ormai da diverse notti che non dormo...ho i nervi a pezzi...continuo a pensare a Rebecca, a come salvarla, e a Charlie...penso sia stato sincero, non ho motivi per dubitare di quello che mi ha detto, ma non sono comunque tranquilla...sapere che, al diner, ogni giorno può incontrare qualcuno di quei...drogati delinquenti!
Basta, non posso andare avanti così...devo fare qualcosa...domani prenderò il registratore portatile e andrò a cercare Rebecca...in fondo sono una giornalista, no?...la convincerò a tornare mia amica, scoprirò qualcosa sui suoi amici, sulla ragazza scomparsa, sul fratello di Charlie e su Charlie? Ecco, brava Molly, stai tornando ad essere paranoica!
[pagina strappata]
17 agosto
L'ho fatto. sono andata a Sawmill. Questo pomeriggio. Non l'ho detto a nessuno, né ai miei né a Charlie né a padre Giacalone...non capirebbero e mi avrebbero impedito di indagare...ma santo cielo! Nessuno indaga in questo schifo di paese! Le ragazze scompaiono, nessuno sa niente e nessuno fa niente! La polizia, i preti, i padri, gli uomini grandi e grossi e coraggiosi dove sono? Solo una ragazza di diciassette anni, una giornalista, l'amica del cuore di una ragazza perduta ci deve pensare?...
Ho incontrato l'uomo con la camicia a quadri. l'ho conosciuto...non è come pensavo...è un bell'uomo è un ragazzo diverso da tutti quelli che ho mai visto...è più grande, sulla trentina...ha uno sguardo sofferente e malinconico...gli occhi penetranti e verdi ti scrutano, ti entrano dentro, in profondità...ti ipnotizzano e ti riflettono come uno specchio infinito... come...un abisso...
allo stesso tempo è dolce e disarmato, come un ragazzo perduto e abbandonato, come l'Hansel della fiaba...ha una cicatrice sotto il lobo dell'orecchio destro, che prosegue lungo la linea della mandibola...
me lo sono ritrovato davanti appena uscita dal bosco, sullo spiazzo tra la vecchia strada sterrata e le case abbandonate...è come se mi aspettasse in quel punto...
mi ha parlata: si ricordava di me, aveva sentito tutto quello che avevo detto a Rebecca! Mi ha detto: "tu la ami...le vuoi bene più che a una sorella...si vede che sei la sua amica del cuore, che faresti tutto per lei"...poi mi ha sorriso, con quelle labbra sottili e pallide, mostrando i denti piccoli e bianchi...con quella dolcezza "se anche io avessi avuto un amico così...o un'amica...come te...nessun male mi avrebbe sfiorato...nessuna bruttezza, nessuna sofferenza, nessuna menzogna"...mioddio, come parlava! mi ha letto dentro, mi ha spogliata di ogni difesa, di ogni paura, timore...quella voce mi ha trasmesso pace e mi ha disarmata, come un incantesimo...
"So perché hai paura di noi...dicono che siamo cattivi, sporchi, delinquenti, drogati, ladri...ribelli...sì, siamo ribelli contro la falsità degli adulti, dei potenti, dei padri che ci hanno abbandonato, delle chiese che ci hanno condannato, della polizia che ci ha picchiato, dei maestri che ci hanno giudicato...siamo ladri contro chi ci ha rubato il futuro, la speranza, l'innocenza, l'illusione, l'infanzia...
noi vogliamo solo vivere in pace, in armonia con tutti gli esseri viventi..."
Ho quasi dovuto fare violenza a me stessa per interrompere quella voce incantevole e così vibrante, profonda...per chiedergli: "Dov'è Rebecca? Sta bene?" Allora lui mi ha sorriso di nuovo, ancora più dolcemente..."sta bene come non è mai stata prima: ora è fuori, nei boschi, a raccogliere le erbe, i fiori e le bacche con cui ci nutriamo...la potrai incontrare domani sera, qui, alle nove...sarai un'invitata speciale". Poi, come leggendomi nel pensiero e anticipando quello che stavo per chiedere, mi ha detto "Sì, ci sarà anche Caroline: non è scomparsa, è qui con noi! Potrai vederla...anche lei è più felice di come non sia mai stata...vedrai tu stessa...".
"Penso...penso che verrò"
"A domani allora, Molly"
"A domani..." "Richard Cohn...chiamami Rick".
Ora sono appena tornata a casa e ho scritto di getto tutto...se non l'avessi scritto non potrei credere che sia reale...quel ragazzo...quelle parole...
Ma quello che mi ha detto padre Giacalone...no, quello che mi ha detto Rick deve essere la verità...mi sento così bene...come in estasi...non mi sono mai sentita così...bene...ora la testa mi si fa un po' pesante...quasi non riesco più a scrivere...
[illeggibile]
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