Capitolo 6 Le ninfe e il bauletto
Miraglio e Pelago s'incamminarono sulla via del ritorno seguite da Gaspanina.
«Senti Gaspa, non c'è bisogno che tu ci segui fino a casa...» mugugnò la driade.
«No!» obiettò la lampade: «Non l'avete riconosciuta la voce al telefono? Quella era Hecate ed è furibonda per il casino che avete combinato!»
«Ti ripeto che siamo state costrette da quell'ingrifata di Alcyone!» rispose Pelago: «Ma ti pare che abbiamo voglia di reclutar maschi a caso? C'è un limite a tut...»
La nereide s'interruppe e domandò: «Aspetta un momento... mi stai dicendo che a casa nostra è comparso uno di quei faccioni dal quale sbucate voi allampanate?»
«Come ti permetti, screanzata!» le urlò Gaspanina: «Sono semplici portali dell'oltretomba, spariscono dopo un po'...»
«E ti ci voleva tanto per dirlo, Gaspa‽» tuonò Miraglio.
«Io vi odio.» rispose la lampade: «Prima o poi ve la farò pagare!»
Il trio si diresse nei pressi del boschetto, tuttavia il paesaggio fu differente da come lo ricordarono: diversi alberi abbattuti e scaraventati qua e là, pozzanghere ovunque e tutto sembrò rimandare a una furiosa battaglia.
Nel centro, due super sgnoccolone che se le davano di santa ragione.
Gaspanina osservò la ninfa armata di falcione e spaventata, disse: «H-Hecate... tu qui...»
La boss delle lampadi, dopo aver lanciato uno sguardo di sfida alla misteriosa rivale, sorrise alla sottoposta: «Oh eccoti, hai portato le due disgraziate?»
«S-Sì...» annuì la ninfa: «Ti scongiuro, dagli la punizione che meritano!»
«Oh, lo farò sicuramente!» Hecate sorrise sadica, mentre si avvicinò alle due roteando l'immensa falce tra le dita come se fosse uno stuzzicadenti: «Chi di voi due vuole un biglietto di sola andata per l'oltretomba?»
«Ehi ehi, calma lugubrona!» esordì Miraglio: «La colpa è tutta di Alcyone che ci ha coinvolte in una caccia al maschio! Accoppa lei e risolvi la faccenda! A proposito, com'è che tutto è ridotto a un macello?»
A quella domanda rispose l'altra contendente: «Stavo passeggiando tranquilla e beata per il boschetto quando d'un tratto sono stata attaccata da tutti i fronti, ho visto Hecate e ho pensato che fosse opera sua, così ho cominciato a difendermi scagliandole di dosso qualche albero...»
«E-Ehm...» la driade fu colta da imbarazzo e le sorrise di circostanza: «Ciao capa... siamo state noi a disseminare di trappole il nostro territorio... avevamo paura degli intrusi.»
Pelago osservò attonita la boss delle driadi e si lasciò scappare qualche parola di troppo: «Quindi tu saresti Euridice‽AMMAZZA CHE BONAZZA! Tu sì che avresti successo con i maschi, mica come quella che si fa le foto su instanymph e mendica popolarità...»
«Ciucciaalghe, vedi di darci un taglio...» le sussurrò Miraglio:«Euridice non ama questo genere di apprezzamenti, soprattutto non ama parlare di maschi...»
«E che sarà mai?» continuò Pelago: «Non mi dire che non cucca per colpa della sua forza ercul...»
Euridice le sorrise, poi prese un albero con una mano e le urlò: «TI TIRO UN TRONCO!»
Mentre Gaspanina rise compiaciuta di fronte a quell'affermazione e a quel gesto di brutale forza assassina, Miraglio andò alla ricerca del suo bauletto...
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